Forse alcuni di voi hanno ancora memoria per ricordare un gioiello della Ferrara prima delle guerre mondiali. Palazzo Fiaschi si ergeva in Via Garibaldi, immediatamente dopo Piazzetta Cortebella e venne distrutto il 29 Dicembre 1943, nel corso del primo bombardamento sulla nostra città. Da una foto, gentilmente concessa, reperita dal libro “Ferrara sotto le bombe di Giorgio Gandini”, si può constatare ciò che ne è rimasto.

Le macerie di Palazzo Fiaschi

Difficile reperire informazioni sulla sua storia ma lo ricordo molto bene nella sua imponenza e nelle sue particolarità. Alto e massiccio, con finestre architravate con frontoni, alternati triangolari e curvi, l’importante portale, con portico passante che immetteva in un ampio spazio interno. Questo ampio spazio era  attraversato in senso longitudinale da una corsia centrale a due liste di granito, che facilitava il transito senza sobbalzi di una carrozza. Al centro del portico in entrata, un paracarro bianco arrotondato, per evitare il passaggio di altri veicoli che non fossero ciclisti. A piedi si raggiungeva rapidamente la porzione di fabbricato che si affacciava in via Byron (allora Aldighieri).

Su “Ferrara, Voci di una città” sono riuscito a trovare un articolo dell’Arch. Costanza Cavicchi, dove era descritto il ritrovamento di una inedita raccolta di disegni d’architettura e decorazione ritrovata presso l’archivio privato di una nobile famiglia milanese, i Borromeo. L’ordinamento di tali disegni restituiva all’Aleotti la legittimità di molte opere già attribuite ad altri. Ma ecco ciò che ci interessa:

“…su un primo rilievo fotografico – eseguito in difficili condizioni ambientali dall’Istituto per Geometri “G.B. Aleotti” di Ferrara (ingegneri Brunetti e Ghesini), che fin dall’inizio, attraverso il preside, professor Faccioli, ha mostrato un generoso interessamento e ha incoraggiato questo progetto – è stato possibile svolgere un primo, anche se non definitivo, lavoro di studio e catalogazione dei disegni. Una delle identificazioni più interessanti riguarda lo scomparso palazzo Fiaschi in via Garibaldi, distrutto dai bombardamenti del 1944, in passato attribuito dubitativamente al Vignola.” (la data di distruzione corretta è invece 29 Dicembre 1943 ndr)”

Il progetto

Questo disegno, basandomi su ciò che ricordo, è “fedele” per quanto riguarda l’aspetto dell’insieme, specie nei decori d’angolo, ma differisce per la finestratura di un seminterrato che nel disegno non è previsto, che invece si vede chiaramente nella foto della porzione di muratura rimasta.

Rimase fortemente danneggiata anche la facciata posteriore, che in quel tempo era in una strada cieca, con sequenza di numerazione di Via Aldighieri, oggi Via Byron. La facciata appunto, fu ricostruita non rispettando l’antica foggia, però è rimasta una traccia molto significativa: una terzina di porte, uguali e adiacenti tra loro e con volta a tutto sesto (ai n° 19, 21 e 21a). Questa entrata a tre vie fino al dicembre 1943 era l’ingresso del Gruppo rionale Franco Gozzi. Molti cittadini, non conoscendo i trascorsi, avranno fatto mille congetture sul perché del “capriccio” di queste tre entrate consecutive. Bene, ecco chiarita la faccenda.

Oggi finalmente possiamo vedere ed apprezzare l’immagine del Palazzo Fiaschi che il gruppo Facebook “Ferrara e dintorni in cartolina e fotografia”, mi ha gentilmente fornito.

Facciata del palazzo

Con grande emozione rivedo insieme a voi quello che era solo un lontano ricordo. In quel tempo Via Garibaldi era molto larga in quel punto e ciò consentiva di osservare la costruzione da una discreta distanza, abbracciandone con lo sguardo tutta la sua dimensione. Osservo con attenzione la fotografia… è proprio come lo ricordavo, con le finestre del seminterrato, delle quali ne è rimasta una soltanto come testimonianza sullo sperone dell’angolo sinistro rimasto intatto. Interessante è pure la porzione dello spigolo, decorata con elementi marmorei di lunghezza alternata.

2 Commenti

  1. RITA PASTI scrive:

    Non conoscevo dell’esistenza di questo palazzo, doveva essere meraviglioso. Non so se abbia qualcosa in comune ma di primo acchito mi ha ricordato vagamente Palazzo Roverella.

  2. Claudio Fornasari scrive:

    Non ho memoria di questo ..Lo ritengo interessante come tante altre strutture ferraresi ..Grazie Florio che riporti alla luce documenti del genere ..Ho sempre detto “Mi sarebbe piaciuto vedere Ferrara prima della guerra ” .. Ciaoo!!

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