La fine della scorsa stagione calcistica di serie B ha decretato la promozione nella massima serie della Spal. Uno storico ritorno, a quasi cinquant’anni di distanza dall’ultima volta, che oltre a rappresentare un successo sportivo di un gruppo, ha anche contribuito a rafforzare la funzione aggregante del calcio. Sulla scia di questa capacità di collante sociale del pallone, abbiamo pensato di realizzare una rubrica che accompagni il lettore alla partita che la squadra biancazzurra dovrà, di volta in volta, disputare in serie A.

Senza prenderci troppo sul serio, ci dedicheremo all’avversaria di turno e a quel mondo di rimandi invisibili che il suo nome evoca, saltellando fra aneddoti, dati di almanacco, pronostici e ricordi adolescenziali. Non ci sarà una formula omogenea per articolare questa forma di racconto, che proveremo a sviluppare sotto il titolo di ‘Polis sportiva’. Un po’ per richiamare a modo nostro l’acronimo che compone il nome della Spal. Un po’ per coltivare quel senso comunitario e popolare di uno sport che, nonostante i suoi elementi patologici, continua a esercitare un suo fascino. Buona lettura a tutti.

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