Ecco gli scatti vincitori del concorso fotografico FRAME per il mese di febbraio. Il tema era ARTI E MESTIERI:

La giuria, composta da Eugenio Ciccone di Listone Mag, dai fotografi Giacomo Brini e Luisa Veronese oltre che dai rappresentanti delle associazioni Riaperture e FramE, ha scelto i tre vincitori di questo mese in collaborazione con il Centro Studi Dante Bighi.

1 classificato – Valentina Tomasi

L’acqua torna ad essere elemento protagonista in questa foto di grande impatto visivo ed emotivo. Un uomo, la sua barca e una rete: la pesca è qui un mestiere antico che si ripropone uguale a se stesso negli anni e assurge a valore di tradizione e di rito. Il bianco e nero è ben realizzato e ottima risulta la composizione. La fotografia è sommariamente divisa in quattro settori, ognuno dei quali ospita un elemento fondamentale della narrazione: il pescatore, la barca, la rete e il riflesso della stessa, che crea un gioco di intrecci e linee simili ad un ricamo

2 classificato – Giorgia Mazzotti

La fotografia permette all’osservatore di immergersi nell’atmosfera densa di storia e di fascino delle vecchie librerie. La curva disegnata dalla poltrona accompagna lo sguardo in una sorta di spirale che si chiude sul protagonista, intento nello spostamento dei volumi dagli scaffali e posto al centro della composizione che si presenta, nell’insieme, gradevolmente armonica.

3 classificato – Roberto Targa

Immagine molto poetica di un mestiere particolarmente importante sul nostro territorio: un riparatore di biciclette, alle prese con una ruota da riparare, sembra auscultarla attraverso il suo cacciavite, con la stessa concentrazione con cui un musicista accorda il suo strumento o un medico cerca di percepire gli umori interni del proprio paziente. L’originalità della declinazione del mestiere del “biciclar” ha profondamente colpito  la giuria rispetto ad altre foto con simile soggetto.

Le menzioni premiate questo mese sono state ben tre:

Menzione speciale – Vittorio Colamussi

La gestualità di un rito culinario tutto ferrarese, la preparazione dei cappelletti, è protagonista di questa foto che, grazie a un sapiente uso delle diagonali e a un pattern interessante si distingue per la buona composizione.

Menzione speciale – Sofia Rossi

Un artigiano/artista completa con alcuni tocchi di colore il suo manufatto in legno: una tortora dal collare. Si tratta di una specie presente sul nostro territorio, in particolare nel parco del delta del Po. L’equilibrio di colori caldi e tenui dona una particolare delicatezza all’immagine.

Menzione speciale (a cura del Centro Studi Dante Bighi) –  Irene Serravalle

La fotografia che ritrae un paio di forbici tenute dalla mano del sarto, mentre tagliano in diagonale l’immagine, è quella che tra tutti gli scatti raccolti da Frame nel mese di marzo, ci è “avvenuta”*.

Citiamo Roland Barthes ne La camera chiara perché non è tanto per l’ottima tecnica con cui è stato eseguito lo scatto ad averci spinto a segnalarla tra le migliori.

La giusta messa a fuoco del soggetto, il buon utilizzo dei bianchi e dei neri e il taglio lungo e stretto, a rafforzare il gesto della sforbiciata da destra verso sinistra, sono certo elementi che la mettono sullo stesso piano di molte altre buone fotografie inviate sul tema Arti e mestieri questo mese. Ciò che però ci ha spinti a sceglierla tra tante è proprio una forza attrattiva, una capacità di sollecitare le nostre emozioni, facendo fare “tilt dentro di noi”, a un primissimo sguardo. Anche se, dobbiamo riconoscerlo, non contiene un esplicito riferimento al territorio ferrarese, elemento identitario che fa da trait d’union ai 12 mesi di Frame, questa foto è stata amore a prima vista.

(*Roland Barthes, La camera chiara. Nota sulla fotografia, Torino, Einaudi, 2003)

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