Volti di donne. Occhi di donne. Sguardi intensi, a tratti malinconici, ci osservano sopra sorrisi appena accennati. Tanti ritratti di donne comuni, ognuna portatrice di una storia sofferta, tutte segnate ma vittoriose, uscite dal loro inferno personale.

Sono queste le opere che potrete ammirare in Via San Romano dall’8 al 22 marzo.

L’evento nasce da un impegno corale. Cristina Mazza, che da anni promuove iniziative culturali fuori e dentro il bar 91sanromano, ha chiamato l’artista e amico Piermaria Romani, il quale da sempre si occupa di raccontare storie, anche al femminile.

Queste storie erano già pronte, si intrecciavano leggere tra colorati pezzetti di stoffa. Erano state raccolte negli anni e nei luoghi più diversi con rispetto ed attenzione. Angelica, Betty, Eleonora, Irene, Yuki, Isabelle, Linda, Wiorika, Lucia, Luisa , Monica, Stefania, Valentina e Patrizia hanno narrato a Piermaria le loro sofferenze, la violenza subita, il carcere, la droga, la paura e l’orrore. Piermaria le ha ascoltate e ritratte. Ha dato loro un volto, un’apparenza che possa servire quale “talismano”, oggetto apotropaico capace di chiamare a se gli spiriti femminili di ogni tempo e infondere forza e coraggio a chi vive ancora prigioniera dei suoi demoni.

Le opere sono molto grandi, troppo grandi per il piccolo bar di San Romano. Allora prende forma un’idea vincente: Cristina si attiva e sparge la voce lungo la via, tra i colleghi esercenti che conosce così bene. La risposta non tarda ad arrivare.

Solida Pelle, John Verlato, Spazio Zero by Renèe, Zazie, Black Cat, Boma Store, 91sanromano, 3 Store, Storie di Tè e Caffè, Peperosa, Kimso, Mari Corsetteria ed Equivalenza hanno prontamente accettato.

Esporranno tutti una o due tele di Piermaria, a titolo completamente gratuito.

Courtesy Piermaria Leandro Romani

Chiaccherando con loro si dimostrano entusiasti dell’iniziativa. Nessuna illusione, difficile che l’esposizione incrementi significativamente le vendite o il numero di avventori. Però tutti concordano sull’affermare che si tratta di qualcosa di positivo che porterà un po’di arte, condita da un significativo risvolto sociale, in una via speciale.

San Romano, infatti, era la via dei pellegrini che dalla cattedrale muovevano idealmente verso Roma. Una via storica, nel cuore più antico della città, che negli ultimi anni sembrava destinata a svalutarsi e perdere inesorabilmente fascino e attrattiva. Iniziative condivise come questa possono concretamente muovere verso una piccola rinascita culturale. L’arte, si sa, ha il magico potere di distruggere il “brutto” e trionfare nella “bellezza”. Inoltre, aiuta sempre a riflettere sul tempo che viviamo e su come lo viviamo.

Cos’altro aspettare? Segnate in agenda quest’appuntamento: l’8 marzo (che per fatalità pare essere la feste delle donne) davanti il civico 91 di Via San Romano alle ore 18:00. Da qui, con Cristina e Piermaria si farà un giro per i negozi citati ad ammirare le opere.

Se non vi pare abbastanza, potete anche prendere parte ad una piccola riffa, in cui potreste aggiudicarvi un “Paesaggio compensativo per l’umanità” di Piermaria. E se proprio non ce la fate oggi… avete tempo fino al 22 marzo per cercare tra le vetrine i volti e gli sguardi di queste donne.

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