Possiamo rileggere le parole evocative e struggenti di Giorgio Bassani, con le quali descrive la magnolia del suo giardino, dedicandole oggi ad un altro grande albero che vive da moltissimi anni nel cuore delle nostra città?

La paulonia monumentale del piccolo cortile di Casa Niccolini, all’angolo tra via Romiti e via Paradiso, come la magnolia di via Cisterna de Follo, “costretta fra quattro impervie pareti piuttosto prossime crebbe nera luminosa invadente puntando decisa verso l’imminente cielo..” e “dritta dalla base al vertice come una spada ormai fuoresce oltre i tetti circostanti ormai può guardare la città da ogni parte e l’infinito…”

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Foto di Paolo Volta

Questa bellissima pianta, assai poco diffusa, è la prima a regalarci stupefacenti fiori dal profumo intenso e fruttato, anticipando le robinie e i tigli. La sua chioma maestosa è una presenza verde preziosa nel dedalo delle strette vie medievali, tra i ciottoli e i muri di cotto.

Ma la sua sorte si teme sia ora segnata: nell’attuale restauro della Casa Niccolini, che ospiterà la nuova sede della sezione ragazzi della Biblioteca Ariostea, pare che la bella paulonia debba essere sacrificata. Piuttosto che un’eventuale potatura della chioma, se questa… invadente fuoresce, si pensa di eliminarla del tutto. Come appena avvenuto per i grandi tigli e bagolari, che oscuravano così bene la visione dello stadio di calcio Paolo Mazza.

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Speriamo che questo non avvenga. Non si muoveranno gli ambientalisti per fare cerchio attorno alla paulonia, forse persino pochi ferraresi sapranno che si sta decidendo ora se lasciarla vivere e continuare a donarci i suoi incredibili fiori o se vedremo, oltre il muro di cinta del piccolo giardino, un grande vuoto al posto della sua amica presenza.

Andiamo a vederla ora, finché ancora ci regala la sua ombra e “può guardare la città da ogni parte e l’infinito”.

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Foto di Flavia Franceschini

4 Commenti

  1. Florio Piva scrive:

    Ho visto, nel tempo, restauri di antiche dimore intesi a coinvolgere le piante arboree esistenti. Tali restauri così concepiti hanno restituito ai complessi ultimati la loro grande bellezza, Le piante cosi determinanti per l’insieme, esaltano l’opera dell’uomo, Ho conosciuto progettisti che hanno fatto di tutto per salvare un albero, anche uno solo. Veramente spero che persone scrupolose a tal punto esistano ancore e non si estinguano!

  2. Roberta scrive:

    Sono stata una degli ultimi abitanti di quella casa.
    Il mio cuore è rimasto lì.

  3. Luigi scrive:

    L’architettura senza il verde non risalta e l’avevano capito bene i maestri del ‘900. Purtroppo siamo regrediti.

  4. silvana onofri scrive:

    SPERIAMO CHE IL COMUNE DI FERRARA PRENDA L’ESEMPIO DAI PRIVATI CHE HANNO MANTENUTO E CURATO LA BELLISSIMA MAGNOLIA DI CISTERNA DEL FOLLO 1.

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