Ricordo la mia adolescenza come se fosse ieri: alla costante ricerca di me stessa e della mia identità, in un tornado di emozioni che ti risucchia e tutto a un tratto ti sputa fuori. Costellata di momenti indimenticabili che portavano già con sé il profumo del ricordo, e di altri in cui ero gemella di nubi gonfie di pioggia.

Ricordo perfettamente, in tutto questo, che una delle mie più grandi alleate era la musica. Auricolari conficcati nelle orecchie, un lettore cd portatile che girava e girava senza sosta, il gioco magico che mi portava a saltare da un genere all’altro, a tornare indietro dal rock al blues, a cercare citazioni tra le note e i versi, a rovistare tra i vecchi dischi dei miei genitori alla ricerca di qualcosa che mi aiutasse a esprimere quello che provavo, e che allentasse la pressione del mondo esterno su di me. La notte, mi piaceva ascoltare radio semi sconosciute fino ad addormentarmi, con gli auricolari ancora addosso e la musica che suonava sempre più piano. Chissà cosa avrei ascoltato se ci fossero state le radio online e le infinite possibilità di intercettare playlist e discorsi provenienti dall’altro capo del mondo… o banalmente da qualche radio indipendente che trasmetteva da vicino casa.

Come nel caso di Radio Barn (Radio Fienile), una delle attività che nascono dal Progetto Adolescenti della Cooperativa Sociale Integrazione Lavoro, dove ogni giovedì pomeriggio i ragazzi e le ragazze coinvolte trasmettono dal Centro sociale La Resistenza alle ore 17. Ho avuto l’opportunità di parlare con alcuni di loro e con il loro educatore, Gianluca Cuscini, e di partecipare a una delle puntate andate in onda.

Gianluca, come è nata Radio Barn?

Il gruppo si è formato dopo una serie di laboratori estivi che si sono svolti presso il Fienile di Baura, che ha messo a disposizione la propria apparecchiatura radiofonica utilizzata in occasione di un precedente progetto finanziato dal Dipartimento delle Pari Opportunità e sempre legato alla radiofonia. Nonostante io non abbia buon rapporto con la tecnologia, con l’aiuto dei ragazzi siamo riusciti a dar vita a questo progetto. I ragazzi che partecipano a radio Barn sono molto diversi tra loro, come tanti pezzi di un puzzle che si incastrano: sono complementari, si completano a vicenda. Hanno tutti un comune denominatore, che è la passione per la musica. La radio consente loro di avere una voce che non sempre si ha, e di esprimere la propria opinione e i loro gusti musicali in libertà.

Foto di Corradino Janigro

Radio Barn quindi è una delle tante ramificazioni del Progetto Adolescenti, giusto?

Esatto. Il Progetto Adolescenti è sostenuto dalla cooperativa sociale Integrazione Lavoro, e ha lo scopo di offrire ai giovani una serie di attività in linea con le loro passioni e inclinazioni, in modo che possano uscire, socializzare e sentirsi parte di un contesto più ampio. Con l’aiuto di un educatore, che sono io, i ragazzi che aderiscono possono sviluppare le loro potenzialità, dialogando con chi ha interessi simili e confrontandosi con chi ha interessi diversi, avendo così l’opportunità di svagarsi e intrattenersi in maniera creativa e, soprattutto, qualificata. L’idea è quella di offrire loro la possibilità di “provare a fare”, utilizzando anche spazi di aggregazione presenti in città come, ad esempio, l’Area Giovani. Fare rete con gli altri, condividere le proprie passioni, è molto diverso rispetto a trascorrere le giornate per strada o chiusi in casa.

Come funziona una puntata di Radio Barn?

Ogni giovedì scegliamo un tema diverso e ne parliamo tutti assieme, e ognuno propone un brano musicale da trasmettere. La cosa bella è che passiamo pezzi che normalmente non si sentono alla radio. Questi ragazzi, così giovani, hanno una cultura musicale ricca e variegata, è sempre una sorpresa. La puntata si può ascoltare in diretta dal sito internet di Radio Strike http://www.radiostrike.org e viene poi caricata sulla pagina facebook di Radio Barn, https://www.facebook.com/RadioBaRn/

Perché trasmettete dal Centro sociale La Resistenza?

Dai locali della Resistenza trasmette anche Radio Strike, una web radio libera e autogestita. I ragazzi e le ragazze in questo modo vengono in contatto con un ambiente dinamico e ricco di stimoli.

Lo staff di Radio Barn è variegato, e capisco cosa intende Gianluca quando li paragona a un puzzle. Il disegno complessivo è uno spaccato di adolescenza estremamente profondo, in cui i sorrisi si allargano a dismisura e le risate sono gratuite, l’emozione della diretta si percepisce appena nonostante la radio rappresenti una voce e un modo per esprimersi in un gioco di squadra che è perfetto nella sua spontaneità e delicatezza.

Ho approfittato della presenza di tutto lo staff per continuare il gioco che facevo da ragazzina, e ho chiesto loro dei consigli per comporre una playlist della giornata. Tra tanti spunti e suggerimenti, leggenda narra di una cover dei Metallica fatta da Mino Reitano… Questi sono i brani che ho scelto seguendo i consigli di Asia, Albi, Dima, Grazia e Ale:

  1. Metallica – Damage, inc.
  2. Nirvana – About a girl
  3. Doctor Peacock – Trip to Japan
  4. Queen – Killer Queen
  5. Eminem – Cinderella Man

Bonus tracks

  1. Mino Reitano – Mino dove vai? (cover di Basket case dei Green Day)
  2. Marco Masini – E chi se ne frega (cover di Nothing else matters dei Metallica)

Non sono riuscita a trovare la famosa cover dei Metallica, ma la ricerca continua…

* * *

Per avere maggiori informazioni sul Progetto Adolescenti è possibile contattare il Fienile di Baura all’indirizzo fienile@integrazionelavoro.org o per aggiornamenti più estesi sulla Cooperativa Sociale Integrazione Lavoro consultare il sito http://www.integrazionelavoro.org

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