Alla scoperta del Team Lasagna, studenti Unife in un surreale contest europeo  

Screenshot 2016-02-19 09.11.20Ci sono un pugile, uno sciatore e una podista. Tutti e tre abitano e studiano a Ferrara, ma hanno deciso di cimentarsi in una sfida a spasso per l’Europa: arrivare a Parigi senza soldi e senza telefono ma con uno zaino pieno di lattine di Red Bull. Non è una barzelletta, anche se lo può sembrare, è il team Lasagna iscritto al contest internazionale Can You Make It.

La prima selezione che devono superare, per entrare di fatto in gara e misurarsi con oltre 160 squadre provenienti da ogni angolo del globo, è guadagnare più voti possibili su Facebook (si vota qui!) entro giovedì 25 febbraio. Per questo i tre – Ivan, Tommaso e Sara – hanno iniziato a far girare online il loro video di presentazione e a raccontarsi attraverso servizi e interviste ai giornali.

Listone Mag per supportare la causa estense ha deciso di porre qualche domanda a Tommaso, per farsi raccontare meglio il carattere e i buoni propositi della squadra. 

Team Lasagna o Tim Lasagna? Un tributo alla nostra tradizione culinaria o a un improbabile chitarrista fusion?
Mi trattengo nel banale e rispondo Team Lasagna, se non altro per simpatia verso il dittongo che lo compone, rispetto al chitarrista opto per la versione culinaria professando ignoranza.

Che cosa vi spinge a fare cazzate del genere?
Mi ha costretto la mamma, no, in verità dubito che sia da spiegare: quando mai si può essere non solo giustificati ma perfino incoraggiati a dar di matto in giro per l’Europa? Siamo seri, ci vogliono pure rimborsare i voli!

Come vi siete conosciuti?
Tramite la mia prima coinquilina a Ferrara, Serena, e poi abbiamo consolidato a suon di birre, cazzate e discorsi sulla vita altamente ponderati.

Che facoltà Unife frequentate?
Ingegneria (io, se odiate gli ingegneri trattenetevi perché tanto non cambia nulla, siamo un cancro), medicina (Ivan) e biologia (Sara).

Siete di quelli che bevono Red Bull a colazione?
Ivan è più propenso di me di sicuro, a me basta ancora il caffè.

Chi è il team leader? Come mai?
Non abbiamo un team leader, dipende da cosa facciamo, ora ho io il martello di Thor ma appena gli altri lo leggono dubito mi rimanga per molto.

Il Team Lasagna in tre parole.
NON SIAMO CAZZARI.

Se il team fosse una canzone?
My generation, The Who.

Un animale?
Rinoceronte, duri a morire (non quello estinto, suo fratello).

Un film?
Into the wild ma senza intossicarsi e (spoiler!) morire.

Pensate che il viaggio possa essere un pretesto per rimorchiare?
Partendo dal presupposto che la figa sta ovunque dubito che la mia ragazza ne sarebbe felice. A vedere la media delle altre candidature volendo ce ne sarebbe, ma non costituisce di fatto una motivazione.

In verità già solo per raccogliere voti il nostro successo social è balzato alle stelle, specialmente su Instagram: personalmente ho avuto molti contatti da giapponesi, sia maschi che femmine, non me ne vogliate ma fatico a distinguerli certe volte. Sara invece spacca proprio di brutto, la followano i palestrati come se non ci fosse un domani, quozienti intellettivi che volano.
Ivan guarda i messaggi con la ragazza in fianco, ahimè i pugili se lo fottono il cervello.

Pensate che tutta la faccenda possa essere un pretesto della Red Bull per vendere di più?
Assolutamente, ma ammettiamolo, se lo meritano stavolta. Altro che la mulino bianco con zorro e le galline.

Supponiamo che vinciate questo concorso: avete già qualche idea su come arrangiarvi?
L’autostop ancora non si paga e la gente su ampia scala é generosa, basta impezzarli spiegando il progetto e qualcosa ne viene, al peggio perdiamo qualche kg e diventiamo bellissimi.

Cosa pensate di riuscire a mangiare in cambio di una singola lattina di Red Bull?
Tutto quello che si trova, ho delle obiezioni sui ratti ma ben cotti non li disdegno, suppongo. Seriamente… spero almeno un panino al giorno, una birra di quando in quando, non credo che sia il valore della lattina l’importante ma come viene venduta (si, alla Red Bull sono dei cazzo di geni del male).

Cosa non può mancare nel vostro zaino?
La Red Bull, la tenda, CIBO, pennarelli per fare i cartelli per l’autostop e calzini puliti.

Scarpe da trekking o infradito?
Entrambe?

Non vi sentite un po’ punkabbestia?
Solo con le scarpe da trekking.

Qual è la Ferrara in cui vi riconoscete? Cos’è Ferrara per voi?
La Ferrara dei Due Gobbi, di Massimo e degli scalini del duomo. La stessa Ferrara che accoglie l’Internazionale e i buskers, la Ferrara universitaria che riesce a mantenere l’umanità del piccolo borgo pur avendo decine di migliaia di studenti.

Che locali frequentate?
Si va a messa ai Due Gobbi, a catechismo all’Arci Bolognesi, il Bar Anna regna sempre e per il resto un po’ tutto ma con discontinuità.

Avete mai provato a bollire la Red Bull?
No ma ho bollito una GoPro ed è rimasta al dente.

E adesso parliamo di emergenza rifiuti.
Parliamo del canone Rai in bolletta, vi prego, parliamone.

 

Lascia un commento

Prima di lasciare il tuo commento, ricordati di respirare. Non saranno ospitati negli spazi di discussione termini che non seguano le norme di rispetto e buona educazione. Post con contenuti violenti, scurrili o aggressivi non verranno pubblicati: in fondo, basta un pizzico di buon senso. Grazie.