Il 20 giugno è iniziata l’estate, ed è iniziato il viaggio di Ilaria verso la terra in cui il sole non tramonta mai. Da Ferrara a Capo Nord in bicicletta in trenta giorni. Obiettivo: arrivare il 20 luglio dopo aver pedalato per oltre 4.200 km e attraversato dieci nazioni. Durante questo mese Ilaria è diventata reporter per La Nuova Ferrara e Bike Italia, ha raccontato la sua avventura a oltre 1.600 fan che ha raccolto la propria pagina facebook Ilaria Corli – Ultracycling.

Ilaria è partita con gli altri 800 partecipanti durante la Ferrara Bike Night lei in più aveva un rimorchio da 35 kg con lo stretto necessario per accompagnarla durante il mese successivo e che a necessità fungeva da stendino, questo rallentava la sua velocità di crociera a 22 km/h contro i suoi abituali 29/30 km/h.

Per i partecipanti la direzione era il mare per lei Capo Nord. A Mesola inizia il suo viaggio, il suo sogno preparato con cura e dedizione nei mesi precedenti, durante il quale può contare solo sulle proprie forze, fisiche e psicologiche. Un viaggio di preparazione nel 2014 fino a Oslo, attraverso Austria e Germania; da aprile due mesi intensi di preparazione con uno dei migliori allenatori per il triathlon e lunghe distanze e poi via verso il punto più alto d’Europa, seguendo un percorso completamente diverso e andando alla scoperta di nuovi paesi e nuove culture: Italia, Austria, Repubblica Ceca, Polonia, Lituania, Lettonia, Estonia, Finlandia, Norvegia. Il tempo non sempre ha aiutato, si è trovata sotto piogge intense che sembrava non volessero smettere mai, e un vento fortissimo soprattutto nella parte finale del percorso, ma ha potuto ammirare paesaggi mozzafiato sotto i raggi del sole del nord che non tramonta mai.

Con Ilaria ci incontriamo in una sera non troppo calda d’estate, dove mi racconta a modo suo il viaggio, quello che segue non è un diario dettagliato sono curiosità e aneddoti che Ilaria mi ha regalato e mi hanno particolarmente colpito. Dai posti in cui ha dormito ad alcuni compagni di viaggio che ha incontrato, dalle culture che ha conosciuto agli animali che ha visto per la prima volta.

Grazie al gemellaggio con il Ferrara Buskers Festival è stata ospite a Sochaczew, vicino a Varsavia, a Kaunas e a Helsinki. Alcune soste erano state pianificate, altre completamente improvvisate. Una notte è stata ospite a Gemona da una coppia di friulani; un’altra volta in Polonia, era molto stanca e mancavano ancora una ventina di kilometri alla tappa pianificata a Ostroleka, così si è fermata a chiedere a un edicolante se c’è un albergo in zona, e una coppia di polacchi che aveva la casa vacanze nel paese, le chiede se vuole dormire da loro, un po’ titubante insiste per essere accompagnata nell’unico B&B del paese, purtroppo al completo. La coppia le rinnova l’invito e decide di accettare, vanno a fare la spesa e preparano una grigliata. Dopo cena fanno una passeggiata dietro casa per vedere il tramonto, Ilaria mi racconta di uno spettacolo incredibile che può ammirare attraverso il bosco. La mattina successiva Aleksandra e Nicolaj le preparano una colazione da campionessa… wurstel, ketchup e formaggio, che nel suo piatto raddoppiano vista la lunga pedalata che l’attendeva.

dalla pagina Facebook di Ilaria Corli

L’unico mezzo di trasporto, oltre alle sue gambe e alla bici, l’ha utilizzato per arrivare in Finlandia, a Tallin si è imbarcata sulla Tallink Boat che attraversa il mar Baltico. A parte le zanzare, una quantità incredibile, mi confessa che non appena si fermava veniva aggredita ovunque, molto peggio delle nostre. Un particolare che mi racconta della Finlandia mi colpisce molto, mi rivela che le case non hanno scuri o tende oscuranti alle finestre, eppure d’estate il sole non tramonta mai. Nicole, la ragazza ferrarese che l’ha ospitata, le ha rivelato la sua idea “visto che d’inverno il sole non sorge mai, non appena arriva i finlandesi non vogliono perderne neanche un raggio”. In Finlandia ha visto finalmente le prime renne, aspettava da un sacco questo momento, e mi svela che anche solo passargli accanto la aiuta nel proseguire il suo viaggio, i momenti di sconforto ci sono stati, soprattutto durante le lunghe salite e i tratti infiniti con vento contrario. Le renne sono un po’ come i greggi di pecore che si trovano in alcune zone del nostro paese, ci passi di fianco e non si curano del tuo passaggio, non sono intimorite, al contrario decidono loro i tuoi tempi, se devono attraversare la strada lo fanno incuranti della presenza di automobilisti, o ciclisti. Ilaria mi racconta che la Finlandia è bellissima, ma nello stesso tempo ti mette alla prova, ci sono saliscendi continui, strade lunghissime e i villaggi sono molto distanti gli uni dagli altri. Le tappe che ha percorso in questo paese sembravano non finire mai, è una nazione lunghissima, fortunatamente oltre alla pioggia ha incontrato compagni di viaggio incredibili, da una signora sulla sua mtb a un signore ungherese che non sapeva nemmeno una parola d’inglese, ma che è comunque riuscito a darle utili consigli per la parte finale del percorso. Durante il viaggio cadeva anche il suo compleanno, festeggiato in un paese d’eccezione: Rovaniemi, a casa di Babbo Natale e al confine con il Circolo Polare Artico. Il confine con la Norvegia lo attraversa dopo quattro settimane dalla partenza, è anche l’ultimo stato prima del traguardo. La Norvegia è la terra dei fiordi, delle montagne innevate che scendono a picco sul mare, del vento, tanto tantissimo vento soprattutto contro; in mezzo alle praterie immense di colore verde scuro spuntano rare case color rosso vivo.

Capo Nord lo raggiunge di lunedì, dopo precisamente 4.254 chilometri. Chilometri di salite e di tunnel tra le montagne dove le automobili sfrecciano veloci. Gli ultimi chilometri li percorre in solitaria con i pensieri che frullano nella testa, con la consapevolezza in mezzo a tutto quel niente di terra brulla, rocce e neve, di avercela fatta, di esserti realizzata a 28 anni appena compiuti. Capo Nord non è solo la meta di un viaggio che attraversa l’Europa, è anche la meta di una nuova consapevolezza, di aver superato i propri limiti e di aver vinto una sfida, prima di tutto con se stessa.

E dopo Capo Nord, dove dirigiamo la bicicletta Ilaria?

1 Commento

  1. Franco scrive:

    Sei un mito, ti ammiro, mi fai sognare. Franco

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