Il giorno che Savonarola scese dal piedistallo

Alla fine c’era da aspettarselo che si stufasse di stare lì in piedi, su un trespolo a farsi circondare di zozzoni che lasciavano la loro sporcizia sotto il suo naso, mozziconi di sigaretta, bottiglie vuote e spesso rotte, coppette gelato appiccicose.

C’era pure da aspettarsi che non sopportasse più di farsi spaccare le sue belle dita nervose e inquisitorie ogni tre per due, per non parlare di quella fastidiosa sciarpa della Spal che se il campionato arrideva gli toccava tenere a mo’ di scialle per almeno una settimana.

Avevano dato il suo nome a una piazza e a una via ma non avevano ancora capito chi fosse davvero. Ne avevano fatto una statua imponente, classico primopiano per le foto dei turisti, alle spalle il castello e davanti un filtro per Instagram.

Capite? Una statua. Lui che a Firenze istituì i Falò delle Vanità, dove persino il buon vecchio Botticelli buttò a rogo le sue opere inestimabili. Firenze poi, pure la ha la sua bella statuina, e a dirla tutta, come ogni ferrarese che si rispetti, appena trasferito attaccò subito a parlare nell’altro dialetto, viene per natura, siamo bravi a mimetizzarci.

E poi guardare questi tizi che si infilano la lingua in bocca in pubblico senza pudore, che parlano usando solo gergo da barbari senza censura, che vestono come giullari ed esibiscono le loro grazie senza vergogna.

Savonarola scese con fatica dal suo centralissimo basamento nel bel mezzo dell’apocalisse e se ne andò borbottando parole di rimprovero. Ma diciamocelo, Savonarola era un gran cagacazzi.


Mr. Bean

Non è colpa sua se lo chiamano tutti così, è che proprio gli somiglia, ma tanto. Solo che a chiamarlo Rowan Atkinson nessuno capirebbe. E tutti a dire che è il vigile più cattivo e irreprensibile. Fa un po’ te: se ti chiamassero Mr. Bean non ti salirebbe la carogna? Non dire bugie… ecco vedi?

Però davvero, anche tu, signor sosia di Mr. Bean, se tutti vedono che gli somigli vuol dire proprio che gli somigli e amen. Non puoi fare le multe senza ritegno a tutti quelli che vedi passare in due in bicicletta, siamo pur sempre a Ferrara. Poi la gente si aspetta che tu sia un bonaccione senz’usta non puoi deluderli così.

Ricorda che si prendono più api col miele che con il veleno. Cosa c’entra? Niente. Poi c’è gente a cui va peggio, magari qualcuno somiglia di natura a Plinio Fernando o Marty Feldman. L’importante è essere belli dentro.

Quindi non fare multe signor vigile Mr. Bean e tutti smetteranno di chiamarti così. Promesso.

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