Matteo Coen ha 37 anni e vive a Losanna, in Svizzera.

Quando sei emigrato? Cosa facevi prima? Cosa fai ora?

Sono emigrato nell’aprile del 2008. A Ferrara facevo il medico specializzando, ma facevo anche della ricerca. Adesso, e ancora per qualche mese, lavoro al 50% in ricerca e al 50% in ospedale come “interne”, cioè assistente. Poi lavorerò prevalentemente in ospedale.

Cosa ti manca?

Le mancanze cambiano (e si dimenticano). Quindi non credo mi manchino le stesse cose di quando sono partito. Una costante, forse, è la famiglia. Una certa idea di famiglia allargata, dove, certo, c’è quella biologica, ma anche la famiglia che ci siamo costruiti attorno negli anni e che comprende gli amici e tutti quelli per cui ti rendi conto di provare nostalgia.

Cosa hai trovato?

Sul campo lavorativo: libertà. Libertà nel lavoro, la libertà di mischiare, mescolare, provare. L’idea di fare ricerca e di lavorare allo stesso tempo in ospedale, ad esempio, non è mai apparsa come un’idea folle, ma una possibilità concreta, reale e che l’università sostiene.

In medicina trovo la libertà di poter associare la medicina “somatica” all’approccio psicologico e sociale. E poi ho trovato l’ayurveda, l’aikido e l’ipnosi, il vegetarianismo e la meditazione, le montagne, e il lago…

Come trascorri la domenica? Cosa mangi?

Risveglio tardivo, passeggiata alla scoperta di Lausanne, e cinema con Sara, la mia compagna che si è trasferita qui assieme me.

Oggi mangeremo zucca, siam pur sempre della bassa! Zucca all’indiana però, una ricetta imparata ormai nel lontano 2009, in un corso cerale (sic!) di cucina ayurvedica. La curiosità e un incontro folgorante con un medico ayurvedico (ok, anche la solitudine!) mi hanno portato nei locali di un’antica loggia massonica ginevrina (dismessa!) ad imparare le basi della cucina ayurvedica. E quindi la zucca, dopo essere stata cotta al forno, viene saltata in padella con nigella (onion seeds), cumino, coriandolo, peperoncini e curcuma. A fine cottura ho aggiunto dei vermicelli di riso. Et voilà. E sì, ho cucinato io!

2 Commenti

  1. Alessandro Marcigliano scrive:

    Se volete un ferrarese a Bruxelles….son qua

    • Lucia scrive:

      Sandro, sì!!! Vogliamo proprio sapere che cosa cucini la domenica… un bacio a te e a tutti gli expats!!!

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