C’è un bizzarro personaggio che si aggira per Ferrara e dintorni facendosi fotografare in luoghi pubblici come fosse morto. L’effetto è esilarante, anche se non tutti apprezzano. Non c’è nulla di macabro, quanto piuttosto straniante e surreale. Dissacrante anche, e per fortuna. Perché sorridere della morte è già aver fatto vincere la vita, che altro non si può fare.

Nato come un passatempo personale, la cosa ha preso piede su Facebook, tanto che questo involontario performer ha aperto una pagina dedicata ai suoi scatti chiamata Fotomorto. E c’è già la coda di fan che vogliono fare il selfie col morto. Nel suo ultimo scatto assieme ai buskers che vi proponiamo in anteprima, si vede come le persone siano più attirate da lui che dallo spettacolo musicale. Immaginiamo per Fotomorto un grande avvenire.

Nonostante lui voglia mantenere segreta la sua identità (nelle foto non si vede mai in volto), ci ha concesso la sua prima intervista.

Cosa puoi rivelare della tua identità?
Nulla.

Cosa fai nella vita?
Ho un lavoro che mi lascia poco tempo.

Dove vivi?
Mi spiace, non voglio rendere pubblica la mia vita.

Come ti è venuta l’idea di farti fotografare in posa di cadavere? Perché lo fai?
Mi è venuta all’improvviso guardando un posto qualsiasi (un negozio) e pensando sul momento che fosse un’ottima idea. Visto il primo risultato mi sono dato da fare per farne altre. Quello che si vede non vuole essere una provocazione, non voglio fare lo scherzo di sembrare morto ai passanti. Non è una candid camera.
Abbandonarsi al luogo, stendersi per mostrarsi vulnerabili all’ambiente e alle persone presenti. Non è una prova di forza, anzi è un atto di purezza, disinibizione. Con le armi abbassate. Lasciarsi andare e smettere di volere essere per forza protagonisti aggressivi. Un invito a non farsi prendere dal panico, da qui l’unica frase che ho messo sulla pagina: “nella peggiore delle ipotesi saremo soltanto morti”. Scioglietevi.

Foto di Fotomorto

Cosa rispondi a chi lo trova di cattivo gusto, offensivo?
Dopotutto è una pagina Facebook e quindi nessuno è obbligato a guardarla. Nel momento della foto non faccio male a nessuno perché dura pochi secondi e intorno a me non capiscono molto bene cosa stia accadendo. Quindi io penso che chi ha l’intelligenza di interpretare queste foto si divertirà e a chi invece darà fastidio o si riterrà offeso,pazienza.

A chi chiedi di fare la foto? Quali sono le reazioni di chi non ti conosce?
Chiedo di fare la foto a chi è presente in quel momento. Delle volte sono in compagnia di amici, ma altre volte l’ho fatta fare a sconosciuti. Chi non mi conosce fa la foto divertito, sorridendo e chiedendomi dove potrà vederla successivamente. Qualcuno ci mette parecchio tempo perché non capisce come si scatta col mio telefono e risulta ancora più comico rimanere a terra con la gente che guarda sempre di più.

Hai mai incontrato problemi?
Sì, mi sono trovato tante volte in posti in cui la foto sarebbe stata memorabile ma ero da solo e nessuno ha potuto scattarmela, questo è il problema maggiore. Per il resto ho solo paura che mi calpestino o mi passino sopra con un qualsiasi mezzo di locomozione. Sarà la fine di Fotomorto?

Come scegli i luoghi in cui fare le foto?
In certi casi li vado a cercare, in altri casi scatta il genio creativo in quell’istante. Mi si forma in mente lo scatto finale e faccio il possibile per farlo immediatamente. Qualche luogo mi viene suggerito dalla moltitudine di persone che seguono la mia pagina. Purtroppo certi posti sarebbero ottimi ma non riesco ad accontentare tutti, per adesso non riesco a girare l’Italia per seguire questo progetto. Non ho tempo a sufficienza a causa del mio normalissimo lavoro.

Le tue foto sono anche delle performances perché di fatto ti esibisci in luoghi pubblici, lo avevi mai fatto prima?
No. Non sono un attore di professione o un artista di strada.

Preferisci farlo in mezzo alle persone o in luoghi isolati?
Tutte e due. Il luogo isolato è più poetico e trasmette un messaggio relativo al luogo nel tempo. Il posto affollato è più divertente, ha un valore diverso. Non voglio costringere chi vede queste foto ad un particolare sentimento. L’importante è che vi scatenino una emozione, allora serve a qualcosa. Tanti son divertiti perché non lo farebbero mai per l’imbarazzo. A qualcuno piace semplicemente l’idea, a qualcun altro piace il clima sinistro della situazione e così via…

Altro che vuoi aggiungere?
Ringrazio l’enorme mole di persone che mi contatta in privato (piano piano risponderò a tutti), voi non vedete la pagina come la vedo io, cioè un conto sono i “mi piace” che mi aggiudico e un conto sono i visitatori abituali, che attualmente sono più di ottomila. Molti mi chiedono di fare una foto con loro ma non ho tutto questo tempo, mi spiace. Quelli che invece si sentono offesi o giudicano Fotomorto un insulto alla vita, è perché non hanno capito che con la morte non ha nulla a che fare. E’ un istante di abbandono dove separiamo ciò che siamo da ciò che vogliamo essere, un leggero lasciarsi andare, volersi bene. Al momento le foto sono poche ma il progetto si sta notevolmente allargando (tempo permettendo). Arriveranno scatti nuovi e da altre città.

9 Commenti

  1. Max scrive:

    fantastico! sono un grande assassinato di fotomorto e lo seguo fin dai suoi esordi! un grande “performer”!!!!!

  2. max scrive:

    hem..APPASSIONATO…non assassinato….muhhahaha che lapsus mortale….

  3. sabribali scrive:

    Suggerisco a Fotomorto di farsi fotografare a Focomorto.. :0)

  4. Feliciano C. scrive:

    Non la vedo bene la faccenda.
    Potrebbe anche essere interpretato come un “reato contravvenzionale” !
    Questa pratica richiede molta attenzione, dal momento che se la performance non viene recepita in modo corretto , si potrebbe configurare il reato di procurato allarme, che cita :

    “Chiunque, annunziando disastri, infortuni o pericoli inesistenti, suscita allarme presso l’autorità, o presso enti o persone che esercitano un pubblico servizio, è punito con l’arresto fino a sei mesi o con l’ammenda da euro 10 a euro 516.”
    Quindi in “Campana” misterioso personaggio…basta che una volta soltanto non giri per il verso giusto…l’emozione che tanto cerchi di scatenare ,ti farà aprire il portafoglio… e non per prender aria !
    Saluti

  5. Gentilissima cronista,

    Le scrivo per lamentare che l’azione performativa, o protestataria, o mortaccina che dir si voglia, viene immortalata (quale migliore definizione) ormai da molto tempo, e con la stessa postura, nelle fotografie dell’eccellentissimo Conte Geraldino Spaccalacqua, amico residente a Bologna.
    Con la presente voglio perciò svelare che questa versione Ferrarese trattasi di un volgare plagio che nulla ha a che vedere con le gesta di colui che, come Fenice, muore e rinasce ormai da anni sulle fotografie ch’egli posta sulla sua pagina di Feisbùc.
    Cordiali saluti,
    Il Presidente della Repubblica Italiana
    Giorgio Napolitano

  6. Stefania Andreotti scrive:

    Gentilissimo Presidente,
    grazie della segnalazione! Ammetto la mia ignoranza: non conoscevo il suo amico Conte Geraldino Spaccalacqua. A questo punto mi permetto di suggerire un gemellaggio tra i due: morti assieme.
    Un caro saluto

  7. Fotomorto scrive:

    Illustrissimo Presidente, volevo informarla che la pagina Fotomorto è partita solo il 14 agosto ma le foto le sto facendo da parecchio tempo prima, addirittura quando esisteva solo Myspace.
    Comunque già tanti anni fa Tatti Sanguineti si fingeva morto in svariate città Italiane. Sarei lieto di vedere il progetto del suo amico Conte per vedere se ha analogie col mio. Innanzi a tanta arte potremmo unirci in uno scatto mortale bolognese.

  8. Gabiria Do Santos scrive:

    También mi marido a él le gusta hacer lo muertos !
    Son diez años que su representación se ripete en dormitorio .
    Maldito !
    Hasta luego

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