di Federico Mariani, Fabio Pavanini e Andrea Pizzi

Come reagiva e come reagisce la piazza ferrarese quando gli azzurri della nazionale vincono i Mondiali di calcio? Per scoprirlo abbiamo svolto delle ricerche presso la biblioteca Ariostea, andando a recuperare i microfilm del Resto del Carlino e della Nuova Ferrara che raccontano le vittorie del 1982 e del 2006, e intervistato tifosi di ieri e di oggi.

“Per i mondiali dell’82 mi ero fatto fare la bandiera dalla sarta, una bandiera bellissima, di cotone, la tengo ancora a casa, così racconta un tifoso, che all’epoca aveva solo tredici anni. Quella volta non c’era tutto il merchandising che c’è oggi, certe cose non si compravano nei negozi. Bisognava organizzarsi, di solito con tela cucita in famiglia o in qualche merceria, e i bastoni fatti con i manici di scopa. I festeggiamenti del titolo mondiale furono incredibili, durarono tutta la notte. Già dalla vittoria storica contro il Brasile ai gironi si era capito che le possibilità di arrivare al traguardo finale erano buone e cominciarono grandi festeggiamenti, preludio di quelli che sarebbero arrivati dopo la finale contro la Germania. Allenava Enzo Bearzot, praticamente l’alterego di Pertini, godeva di grandissima fiducia. I giocatori erano di spessore. La Coppa del mondo era attesa da anni, l’ultima volta l’avevamo vinta nel 1938. Da viale Cavour fino davanti al duomo, tutta Ferrara si riempì di macchine con il tricolore che sventolava fuori dal finestrino. I motorini viaggiavano carichi di tifosi. I caroselli si facevano attorno al listone, non c’era ancora la zona a traffico limitato. In tanti lanciavano fumogeni, cosa che adesso non è più permessa nemmeno allo stadio. La piazza si trasformò per una sera nella curva ovest del Paolo Mazza. I più entusiasti si buttarono a nuotare nel fossato del Castello”.

L’episodio più particolare che abbiamo scoperto andando a spulciare la cronaca locale dell’epoca è quello di una signora che la sera dell’11 luglio 1982 se ne stava tranquilla in casa, estranea ai festeggiamenti: vide un colpo di pistola trapassare la tapparella e rompere il vetro della propria finestra, passandole accanto. Dopo attimi di paura la donna scoprì che lo sparo arrivava dall’arma di un tifoso che, preda di un eccesso di entusiasmo, nella foga aveva fatto scattare accidentalmente il grilletto. Fu una festa molto creativa, colorata, personale; avendo la possibilità di entrare nella piazza con le macchine fu molto vissuta e sentita.

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Un temerario nel fossato del Castello Estense

“Nel 2006 la piazza, in occasione dei mondiali, era organizzata molto diversamente – racconta un altro tifoso -. Una volta le partite si guardavano da casa oppure al bar, il megaschermo allestito in piazza Municipale fu quindi una grandissima novità. Forniva un punto di ritrovo e di unione durante le partite. Le persone seguirono l’intera finale in piazza, accumulando assieme la tensione che dopo il fischio finale sfociò nei festeggiamenti collettivi. Appena finita la partita iniziarono i consueti caroselli, che stavolta però riguardavano solo viale Cavour, all’incrocio dei 4S le macchine proseguivano senza entrare nel centro storico. Tanti ragazzi si tuffarono nel fossato del Castello, la folla festante davanti al duomo sventolava bandiere tricolori e intonava la canzone dei White Stripes. Non mancarono tifosi che per festeggiare indossarono la maglia della Spal, così come non mancarono tifosi extracomunitari che supportarono la nostra nazionale”.

Dai giornali si apprende che per la città fu una grande e gradita sorpresa il suono delle campane, fatte suonare dalla parrocchia del Perpetuo Soccorso, sembrava la notte di Pasqua. Come solito non mancarono alcuni piccoli incidenti, alcuni cassonetti vennero incendiati in Via Trento attorno alle 20.40. Questo purtroppo costrinse i vigili del fuoco a perdersi parte della partita per spegnere le fiamme.

 

Un microfilmato (davvero micro visti i cellulari dell’epoca) del momento della premiazione finale nel 2006, vissuta in Piazza Municipale a Ferrara.


Gli autori di questo articolo, Federico Mariani, Fabio Pavanini e Andrea Pizzi, sono studenti della 4g – anno scolastico 2013/2014 – del Liceo Scientifico A.Roiti, coinvolti grazie alla disponibilità del docente Giorgio Rizzoni nella realizzazione del progetto “Backup di una piazza“, vincitore del bando promosso da Ibc Emilia-Romagna “Giovani per il territorio”.

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