Per misurare il successo di un’iniziativa, o anche solo la curiosità e la viralità che ha saputo suscitare in rete un evento, è sufficiente dare un’occhiata a quante persone si recano davvero nei luoghi in cui si tengono dibattiti, premiazioni, conferenze, proiezioni o quant’altro. La rete è fatta di promesse: parteciperò, non mancherò, figuriamoci, ci mancherebbe, bellissima iniziativa, ma certo. Ma la partecipazione, quella vera, spesso delude le aspettative e ci si ritrova in molti meno del previsto, causa mille imprevisti e ripensamenti di tutte quelle persone che almeno dietro la sicurezza di un monitor avevano invece assicurato la loro presenza.
Non è di sicuro il caso della premiazione del concorso fotografico Instagram sul Carnevale Rinascimentale, venerdì scorso ad ora di aperitivo nella rinnovata veranda liberty di Giori (i cui lavori di ammodernamento sono quantomeno discutibili ndr): un mare di persone, curiosi, politici, giornalisti, fotografi in erba e professionisti al punto da non riuscire quasi a girare e poter capire e scoprire le foto finaliste del concorso.

Organizzato dal Comune di Ferrara, in collaborazione con la community Instagram di IgersFerrara il concorso fotografico aveva come tema il Carnevale Rinascimentale da poco tenutosi nella nostra città. Un’occasione per raccontare per immagini questo evento e la città stessa, attraverso l’occhio curioso e informale di un cellulare usato come fotocamera. Instagram, per chi ancora non lo conoscesse, è uno dei social network più popolari al momento insieme a Twitter e Facebook, di recente acquisito proprio da quest’ultimo. Concentra la sua idea di comunicazione in fotografie rigorosamente di taglio quadrato cui è possibile applicare particolari filtri che rendono vintage lo scatto, con colori pop, anni Settanta, sbiaditi o a tinte Polaroid. Un revival della fotografia d’antan alla portata di chiunque abbia uno smartphone in tasca. E’ la democrazia applicata alle immagini: tutti possono fare un bello scatto se poi un filtro ne risolverà le imperfezioni e la renderà più bella. Il mondo stesso attraverso i colori da sogno di Instagram è più interessante, cool, a portata di like, come gli status che spesso scriviamo raccontano una parte migliore di noi, quella che vogliamo rendere pubblica, celando(ci) i difetti peggiori e le piccole debolezze del quotidiano.
Ecco allora spiegata l’esplosione di Instagram anche in Italia ed in particolare a Ferrara, dove la community attiva di fotografi mobili conta diverse decine di utenti e un gruppo ormai avviato, che organizza eventi e contest giorno dopo giorno.

Foto di Giacomo Brini

“E’ una delle più attive in Italia” ci racconta il local manager per Ferrara di Instagramers Italia @fedetails, al secolo Franco Colla, a molti già noto per il blog omonimo dove ritrae scorci suggestivi della città con alcune informazioni storico-artistiche.
Con lui a premiare il vincitore del concorso fotografico anche Orazio Spoto, segretario dell’associazione Instagramers Italia, che coordina il lavoro di oltre 50 città e che a Ferrara è legato anche da ragioni sentimentali. E’ quasi un secondo lavoro per lui, vista la rapida crescita degli appassionati di questo social che partecipano attivamente a Instagramers Italia, sempre pronti a raccogliere stimoli, proposte, visite turistiche speciali o quant’altro per documentare e raccontare tramite il proprio smartphone una storia originale.
“A Ferrara abbiamo trovato un terreno fertile, dalle istituzioni arrivano segnali importanti di attenzione e coinvolgimento e dopo questa collaborazione altre seguiranno per il Palio o il Buskers Festival”, racconta Spoto. Ma non finisce qui: ci sono corsi appositi per discutere insieme le app di fotografia mobile migliori, le tecniche, i fotoritocchi più indicati e nuove sperimentazioni. “Igers Academy è una sorta di scuola di formazione, teniamo dei veri e propri seminari aperti al pubblico. Per noi è importante lo strumento di comunicazione del cellulare, non tanto questo o quel Social Network che come ogni moda può passare o evolversi”.

E a Ferrara chi sono gli utenti Instagram più attivi?
“Ragazzi ma soprattutto adulti – racconta il local manager Franco Colla – appassionati di arte, storia o semplici fotoamatori che ogni tanto sperimentano l’uso di uno strumento meno sofisticato di una reflex ma dalle enormi potenzialità in rete. In esclusiva per noi sono state aperte stanze esclusive in Castello, siamo saliti sul campanile del Duomo… Per un appassionato è senz’altro una bella opportunità di vedere cose nuove!”.

Nella confusione accalcata davanti alle foto, tra uno spritz e una crocchetta di patate, la premiazione scorre via veloce e tra un saluto e l’altro nemmeno mi accorgo del momento in cui viene proclamato il vincitore. Vince lo scatto riportato qui sotto dell’utente @fedeclick, che nella vita è il più noto fotografo Federico Vecchiatini, in forza a La Nuova Ferrara, abituato a destreggiarsi tra reflex, flash e conferenze stampa istituzionali. Sorrido. Alla fine Instagram sarà pure democratico e alla portata di tutti ma l’occhio, l’esperienza, l’inquadratura costituiscono un linguaggio dove alcuni che possiedono una dote naturale riescono ovviamente ad ottenere risultati migliori. Nessuna app potrà mai automatizzare o sostituire l’estro e l’arte propria degli esseri umani: la rivoluzione è rimandata un altro po’. Nel frattempo, in periodi di crisi e di pessimismo generalizzato, raccontare per immagini colorate e leggere le città è già un segnale positivo di attenzione, promozione e valorizzazione del territorio che non può solo che farci bene.

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