Ho visto due film in questi ultimi due giorni: uno era jOBS, l’altro era Zoran il mio nipote scemo.

Il primo parlava della vita di uno famoso, l’altro di vita in Friuli o di vita e basta. Il primo ha comprato attori hollywoodiani, vestiti vintage di pregio, parrucchieri e truccatori, è tutto un trionfo di marketing e lanci mass media. Il secondo ha comprato del vino. Il primo ci ha regalato un film che in maniera fine ho brevemente recensito con un ‘fa defecare il pene di suino’ e non proseguirò oltre. Il secondo ci regala un pezzo dell’Italia di oggi di rara bellezza.

C’era pure il regista al Boldini l’altra sera e un manipolo di persone attente: la sua barba e il suo sorriso davano il senso delle osterie di paese, dei discorsi semi impegnati fino a notte tarda, delle persone che fanno il proprio lavoro con passione e niente più. Semplice: una macchina gialla scassata, una persona insofferente incapace di fare programmi e confusionaria, aggressiva, violenta che non sopporta gli intralci. Poi una cosa, una maledettissima piccola cosa che poi… che poi è la realtà di ognuno di noi. Molto più onesta nello sbagliare, nello schivare, nell’allontanare. Quell’onestà che trovo nel cinema, luogo che ci rende tutti uguali a guardare nella stessa direzione lo stesso schermo. L’onestà di questo tempo che ci fa riflettere per non essere tutti artisti col facebook degli altri. Non compare nemmeno un cellulare, per dirne una, nessun computer con della frutta sopra. Ma ci sono delle sedie, un cameo commovente, c’è un bosco e un tramonto e un prato con un coniglio che saltella. Ecco, questo è quello che vorrei sempre vedere: cose (e persone) belle.

4 Commenti

  1. Massimo Devitor scrive:

    Ecco Emma, questa Tua recensione e’ l’ulteriore conferma di come “Zoran il mio nipote scemo” sia un film che “fa Anima”.
    Aggiungo che ancora non ho imparato ad andare al cinema da solo, ma poco ci manca !

  2. laura scrive:

    seistupenda.com

  3. Maldenti scrive:

    W la critica di pancia e di gola! Al cinema non si è mai soli, questo si sa. Grazie Emma.

  4. MarcoO scrive:

    Bello poterlo leggere. Spero siate riusciti ad andare il giorno dopo a vedere “l’ultimo pastore”,potrebbe avere la stessa recensione. Divertente anche pensare che sono andato con l’intenzione di “imparare ad andare al cinema da solo”, letti i commenti devo almeno cambiare la definizione…

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