Le mura dell’Osteria degli Adelardi hanno visto protagoniste questa settimana le opere di Sara Fattori.

Chiacchieriamo in un pomeriggio di sole di settembre, Sara mi racconta le sue “favole illustrate” e le opere che ha deciso di esporre nel locale della nostra città.

Fumettista e illustratrice, nasce “con la matita in mano” – come si descrive – a Rimini nel 1991. Già a 10 anni, o forse prima, inizia a inventare e disegnare i primi fumetti, solo in quinta superiore decide di partecipare a un corso di fumetti. Incontra qui i due maestri che le indicheranno la via, Mauro Masi – fumettista riminese – e Francesco Babini, fumettista e illustratore allievo di Hugo Pratt, collabora con Dada editore e la rivista Vanity Fair. Vedono in Sara un grande potenziale e le consigliano di farlo diventare un mestiere, avvisandola che sarà una strada lunga e difficile, che all’inizio dovrà essere più una passione, ma perseguendola potrà diventare un lavoro di passione.

Sara inizia a lavorare in un’agenzia di viaggi, ma presto si rende conto che l’unica cosa che le dà soddisfazione è illustrare i propri pensieri e sogni, far viaggiare le persone nella propria visione del mondo; così inizia a prepararsi per l’esame di ammissione al corso di fumetto e illustrazione dell’Accademia di Belle Arti di Bologna.

I lavori esposti presso l’Osteria appartengono a due serie diverse, nella prima sala troviamo Eurafrica Fiabe e nella seconda sala una serie di fumetti che rappresentano il percorso di “crescita grafica” di Sara.

Eurafrica Fiabe è una serie d’illustrazioni che rivisitano le fiabe che tutti conosciamo in chiave africana, nel modo più filologico possibile. Ci troviamo così davanti a Ebanocchio con un naso lungo come Pinocchio, La Bella Addormentata sta dormendo nella savana, con giraffe, zebre e ippopotami che la vegliano; Raperonzolo non si trova in cima a una torre, ma deve srotolare i suoi lunghi capelli da un baobab.

Foto di Giulia Paratelli

Queste illustrazioni nascono dalla riflessione di Sara sui drammi dei paesi poveri del mondo, in particolare quelli africani e il modo di affrontare la vita e le sofferenze di questi popoli, sempre con il sorriso sulle labbra, che nonostante la tutto non perdono la speranza, “nelle foto che ci portano i missionari li vediamo sempre sorridere”, come mi racconta Sara.

Un po’ come succede nelle nostre fiabe in cui ci sono dei bambini che vengono abbandonati e che hanno fame ma continuano a sognare e a sorridere, se ci ripensiamo ora ci viene da chiederci se se era così lieta la loro fine.

Quando ha ideato il progetto Sara ha iniziato a documentarsi sui paesi in cui stava ambientando le sue fiabe, è così che Alice non vive più nel paese delle meraviglie ma in quello delle Bidonvilles.

Sara, mi rivela, che spera che guardando queste sue illustrazioni le coscienze dei lettori si possano illuminare, almeno in parte, riducendo le frontiere che ancora esistono; il suo obiettivo è di farci sognare un po’, tutti insieme, in un futuro con meno disuguaglianze e nello stesso tempo affrontare le difficoltà con lo stesso sorriso che ci regalano i popoli della “terra dei colori”, come lei definisce l’Africa. I temi sociali rappresentano un suo grande interesse che esplora anche attraverso altre serie illustrate, come Potpourri.

Eurafrica Fiabe ha esposto a Bologna, Ferrara e Roma, è stata selezionata al concorso regionale “ArteinContemporanea 2013”, un bando di concorso che porta per dieci giorni nelle strade di Modena le opere degli artisti selezionati, ha esposto presso la galleria Fondazione Fotografia della città emiliana.

La seconda sala degli Adelardi è dedicata al percorso grafico di Sara. Mi racconta che ha deciso di esporre alcuni fumetti che rappresentano la sua crescita creativa e grafica; attraverso opere che ha presentato a concorsi, altre realizzate in occasione di alcune collaborazioni e alcune ideate come omaggio ai suoi fumettisti preferiti.

Quelle satiriche, mi dice Sara, sono nate dalla collaborazione con il mensile online Routesmag.

Altre sono tratte dalle illustrazioni pubblicate sulla fanzina forlivese a km 0 Nuovemani, con la quale Sara tutt’ora collabora periodicamente, una fanzina consultabile solo online sul sito della Fanzinoteca d’Italia: una palestra per aspiranti fumettisti.

Attraverso questa esposizione viviamo in pieno la poliedricità di Sara, che si confronta con le diverse tecniche d’illustrazione: si fondono e si mescolano tra di loro. Ci rende partecipi della sua visione del mondo attraverso un linguaggio fantastico e nello stesso tempo incredibilmente reale.

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