Un picnic fra due anziani nel parco, un signore che osserva la loro tovaglia bianca e un’idea destinata a seminare ispirazioni in tutto il mondo. Siamo alla fine degli anni ottanta, nella quiete del Bois de Boulogne, il polmone verde di Parigi dove il mormorio della Senna increspa appena il silenzio del luogo. Il signore che lo attraversa in auto si chiama François Pasquier, è alla ricerca di un posto suggestivo per organizzare una grande festa, e la scena della coppia seduta sull’erba gli è illuminante. Le origini del ‘Dîner en Blanc’, una sorta di flash-mob ante litteram, vanno rintracciate proprio lì. Un evento dove tutti i partecipanti invitati, informati con poche ore di anticipo sulle precise coordinate spaziali e rigorosamente vestiti di bianco, si recano alla cena all’aperto provvisti di sedie, tavolini e cestini con le vivande. Una volta arrivati, si dispone il corposo mosaico di tavoli all’interno dell’area, si apparecchia, si consuma in compagnia per concludere sparecchiando e allontanandosi senza lasciare rifiuti. Un flusso pittoresco di migliaia di persone che, nel corso dei suoi ormai venticinque anni di attività, si sposta dal verde della capitale francese ai piedi dei suoi più celebri monumenti, come la piramide del Louvre o le fontane del Trocadéro.

L’appuntamento, con il trascorrere del tempo, conquista l’interesse della stampa internazionale. Anche una rivista italiana pubblica un articolo sull’argomento. Un giorno del 2003 se ne accorge a Ferrara l’imprenditore Zeno Govoni, sfogliando le pagine di quella rivista. Il filo conduttore fra il futuro ‘Street Dinner’ nel centro storico estense e l’evento parigino passa quindi da una lettura fugace. «Mi piaceva l’idea – ammette Govoni – che un’onda di persone vestite di bianco convergesse lungo le strade di Parigi per dirigersi a una cena all’aperto, fra gli sguardi incuriositi dei passanti. Tuttavia, i miei primi tentativi di organizzare privatamente un evento del genere a Ferrara andarono a vuoto. A quel punto, a distanza di alcuni anni dall’idea iniziale, provai a ribaltare l’iniziativa. Perché non proporre, pensai, una ‘cena in strada’ aperta al pubblico secondo le logiche di un evento turistico? Con uno staff che ne curasse ogni aspetto organizzativo?». Dopo un ulteriore paio d’anni privo di riscontri, Govoni trova nell’agenzia ‘Link Tours’ e nell’associazione ‘Strada dei vini e dei sapori’ due collaboratori che credono nel progetto. Nasce così nel 2010 la prima edizione dello ‘Street Dinner’.

Courtesy Street Dinner

Le istruzioni per partecipare, disponibili sul sito internet www.streetdinner.it, indicano solo la data della cena e il costo della prenotazione, oltre alla scelta sul tipo di menu, se a base di carne o di pesce. La location rimane segretissima ai trecento iscritti, che dovranno ritirare un’apposita card per prendere parte all’evento. Unica informazione a chi aderisce, meglio se in coppia o in gruppi di numeri pari per esigenze logistiche, è di farsi trovare all’interno del centro storico di Ferrara nel giorno e nell’ora dell’appuntamento. Già, perché la cena è solo l’atto finale di una insolita caccia al tesoro. Cellulari alle mani, infatti, i partecipanti riceveranno un primo messaggio con le indicazioni di dove recarsi per l’aperitivo di gruppo. Dopo aver raggiunto il luogo dell’incontro con il buffet e dopo la consumazione in piedi , si attende il secondo sms. In esso viene spiegato dove poter raccogliere tutto il necessario per la cena, dalle sedie e i tavoli pieghevoli ai cestini con le posate, oltre alle quattro portate e il vino. A quel punto, la bianca carovana si muoverà compatta sul far della sera con la destinazione svelata solo dall’ultimo messaggio.

«Per la prima edizione del 2010 – continua Govoni –  abbiamo scelto come luogo speciale della cena la piazza del Duomo. Ricordo che metà dei partecipanti proveniva da fuori Ferrara e che era presente un gruppo misto di amici, intenti a festeggiare un addio al nubilato. Nel pomeriggio, alle 18, l’aperitivo in piazzetta Sant’Anna ha dato il via alla giornata. Che è proseguita con la distribuzione del materiale alle spalle del castello Estense e si è conclusa appunto sul selciato davanti alla Cattedrale. L’anno successivo, nel 2011, invece, buffet in piazzetta San Nicolò, consegna di sedie, tavolini e cestini a fianco del cinema Boldini, e cena serale in corso Martiri della libertà, con una appendice al Giardino degli aranci del Castello Estense. Infine, nel 2012, abbiamo organizzato l’aperitivo al parco Massari, il ritiro degli oggetti in piazzetta Tasso e la cena in piazzetta dei Teatini. Cena vivacizzata da un momento d’intrattenimento affidato al comico Gianni Fantoni, anch’esso svelato solo durante la serata».

L’edizione dello scorso anno, peraltro, richiama l’attenzione di una tv canadese, che riprende lo svolgimento dell’evento e lo inserisce all’interno della serie ‘World’s weirdest restaurants’, un format dedicato ai più bizzarri ristoranti di tutti i continenti. Fra commensali che mangiano bendati in locale di New York per amplificare la ricettività di tutti i sensi, o convitati che approfittano di uno spuntino in un luogo di San Francisco dove è possibile portare a lavare il proprio bucato. La puntata verrà trasmessa in futuro su Discovery Channel. Inoltre l’esperienza ferrarese dello ‘Street Dinner’ cattura l’attenzione di una giornalista, coautrice del libro ‘A smart guide to Utopia’. Il volume, finalizzato a proporre idee sul tema multidisciplinare della ecosostenibilità, è diviso per aree e, nella sezione ‘Eat&Drink’, racconta anche della cena nella città estense.

A testimoniare l’atmosfera ‘internazionale’ dell’evento, la provenienza delle singole richieste di adesione. Gli organizzatori sottolineano come siano pervenute anche dall’Egitto, dalla Corea e dal Giappone.  Un appeal oltre i confini nazionali, agevolato probabilmente dai canali di Facebook, Twitter e Youtube della manifestazione, la cui prossima edizione è prevista il prossimo 7 settembre. Manifestazione che comunque fissa in trecento il numero massimo dei suoi partecipanti e in sessanta euro il costo a persona di chi vi aderisce. Sempre sul sito internet www.streetdinner.it è illustrato anche il pacchetto ‘Hotel & Dinner’, comprensivo di pernottamento e colazione in hotel a tre o quattro stelle, con i relativi prezzi.

2 Commenti

  1. Zeno scrive:

    Grazie Giuseppe ! ottimo lavoro, dettagliata la ricerca delle informazioni. Bravo e grazie. Ora spetta alla curiosità dei giovani, delle famiglie e di tutti gli amanti dell’arte, del buon cibo e del piacere di condividere la tavola con persone che non si conoscono per avvicinarsi a questa quarta edizione di Street Dinner !!!

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