LA SITUAZIONE. A Ferrara, città culturale per antonomasia, una galleria d’arte, forse la più importante, rischia di chiudere. La Galleria del Carbone è situata nell’omonima via al civico 18/A, di fronte alla Chiesa di San Giacomo, ora sala 4 del Cinema Apollo. Le sue pareti hanno ospitato opere di artisti locali e da tutto il mondo. Circa 120 pubblicazioni, 200 mostre e 250 artisti in tredici anni: anche i numeri spiegano bene la mole di iniziative che si succedono ininterrottamente da circa tredici anni.

L’“Accademia d’Arte Città di Ferrara – Galleria del Carbone”, associazione di volontari senza scopo di lucro, vive dei contributi dei soci, di libere donazioni dei cittadini, di aiuti della Cassa di Risparmio di Ferrara (il cui futuro è ancora incerto) e della Camera di Commercio cittadina. L’attività, per continuare, ha bisogno, ora più che mai, del sostegno della cittadinanza e delle istituzioni locali. Le spese (affitto, utenze, pubblicità) sono tante e, ultimamente, complice anche la crisi, ancor più gravose. “Il nostro scopo – mi spiega Paolo Volta, uno dei fondatori – non è quello di vendere ma di promuovere l’arte, soprattutto quella di artisti ferraresi”. Durante l’ultima riunione, da poco svoltasi, nella quale era presente anche l’Assessore alla Cultura Massimo Maisto, si è riflettuto sulla necessità di ampliare la rosa degli associati, ma soprattutto di trovare un altro spazio, possibilmente col sostegno delle istituzioni, nel quale poter svolgere anche corsi a pagamento aperti a tutti. Un’altra assemblea pubblica è prevista per giovedì 4 luglio alle ore 18:30. Partiamo, però, dalle origini, dal senso e dalla storia di quest’ avventura.

GENESI DEL “CARBONE”. Nel 1997 nasce l’associazione “Accademia d’Arte – Città di Ferrara”, “un nome un po’ altisonante”, mi dice sorridente Paolo, frutto della scelta di nove soci fondatori, molti dei quali ex studenti ed ex insegnanti dell’Istituto Dosso Dossi, tra i quali Gianni Vallieri, Paola Braglia Scarpa, Isabella Guidi, Lucia Boni e Giuliana Magri. Nei primissimi anni si stabiliscono nella sede delle ACLI in via Ariosto, 88. Successivamente, “un amico, Sergio Ambrosone, ci ha dato in affitto questo spazio”, qui in via del Carbone. La prima esposizione nella nuova sede risale a marzo del 2000: si tratta di una mostra dell’incisore Vito Tumiati, alla quale seguono quelle di Giovani Cimatti, ceramista e docente a Faenza, e di Giorgio Villa. “Abbiamo, quindi, forse in maniera un po’ presuntuosa – sorride ancora – fin da subito presentato anche artisti di fama nazionale e internazionale, nonostante nel nostro statuto si spieghi come il nostro intento principale sia quello di valorizzare gli artisti locali ferraresi.” L’arte, però, difficilmente si lascia confinare dentro recinti angusti.

Foto di Chiara Galloni

TRA ODESSA E NORIMBERGA C’É FERRARA. Proprio per questo motivo partecipano ad alcune mostre fuori dall’Italia, ad esempio a Monaco, a Odessa e in Texas. In particolare, a Odessa, in Ucraina, Paolo vi partecipa ben due volte: nel 2005 (con Gianni Cestari e Sergio Zanni) e nel 2007 (con Daniela Carletti, Adriana Mastellari e Luisa Denti), al Simposio Internazionale di Pittura, che si svolge al Museo di Arte Orientale ed Occidentale, ed è organizzato dall’Associazione Iniziativa Artisti Europei Indipendenti (U.E.K.I.), con sede a Monaco di Baviera. Nello stesso luogo sono esposte opere, tra gli altri, di Michelangelo e di Caravaggio. In seguito hanno avuto modo di esporre anche nella stessa Monaco. Per completare la collaborazione, alcuni artisti ucraini e tedeschi, come ad esempio Vadim Tselousov e Viktoria Tselousova, hanno esposto nella Galleria del Carbone, la quale ha ospitato anche la collettiva “Kunst in der Tasche”, organizzata insieme a Christoph Gerling, artista tedesco di Norimberga.
Si è creata, insomma, una rete artistica tra Ferrara, Odessa e la Germania. Nei prossimi mesi vi sarà un nuovo scambio artistico con Norimberga: dal 23 agosto, per circa un mese, vi saranno due esposizioni, al Carbone e alla Porta degli Angeli, mentre da metà ottobre a metà novembre saranno Paolo e altri ad esporre nella città tedesca.

CONTAMINAZIONI. “…una accanto all’altra le reti…” è una collettiva tutta al femminile del 2004 nella quale avvengono, come spiega la scheda, “incontri tra personalità artistiche, operatività ed intendimenti diversi. E’ uno svolgere, un cucire e rammendare insieme un tessuto”.  Le commistioni possono avvenire, dunque, non solo tra paesi e culture diverse, ma anche tra ambiti artistici differenti e apparentemente distanti tra loro. Paolo mi racconta di quando una volta in biblioteca ha trovato un libro di Luigi Rognoni, “La scuola musicale di Vienna. Espressionismo e dodecafonia”. In esso ha scoperto molti collegamenti tra questa scuola e la pittura: è stato, insomma, un libro fondamentale per la sua formazione. A volte, infatti, capita che un musicista e, ad esempio, un pittore si sentano in sintonia tra di loro, riconoscano ognuno nell’opera dell’altro uno stimolo, qualcosa di affine. “Noi vorremmo appunto che sempre più spesso artisti con stili diversi potessero dialogare tra di loro”. Non dovrebbero esserci confini tra le varie forme artistiche e, all’interno delle stesse, tra le varie tendenze, ma si dovrebbero cercare “assonanze e, perché no, anche dissonanze reciproche”.

BASSANI E SAN FRANCESCO SCOLPITI. Dal 15 giugno al 7 luglio nella Galleria si possono visitare le sculture di Alfredo Filippini, artista poliedrico, il quale mi ha raccontato alcune storie legate alle sue opere. Fin da giovanissimo – parliamo dell’immediato secondo dopoguerra – inizia la sua attività artistica, ma il passaggio dalla pittura alla scultura avviene solo negli anni ‘80. I soggetti delle sue sculture sono figure umane immortalate nelle azioni più diverse: lavori quotidiani (“Fornarina”, “Scariolante”, ad esempio), agonismo sportivo (“Esultanza”, o i “Lottatori”), o figure storiche (“San Francesco”). Vi si possono trovare anche due rilievi in bronzo dedicati alla memoria dei genitori, scomparsi tra il ’75 e il ’76, e un omaggio a Giorgio Bassani e al suo racconto “Dietro la porta”.

Per chi volesse associarsi, fare donazioni o avere informazioni:
Indirizzo: via del Carbone 18/a – Google maps
Cellulare: 393-9546489 (Paolo Volta)
E-mail: – acca.blu@libero.it – galleriadelcarbone@gmail.com
Sito: http://www.exibart.com/profilo/sedev2.asp?idelemento=1159
Canale You Tube: http://www.youtube.com/user/lagalleriadelcarbone

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