L’autista del camion che fa retromarcia in piazza Castello canticchia un brano di Lucio Battisti. Schiarisce la voce mentre scende dal mezzo per scaricare la merce di fronte al negozio di frutta. Un istante e il suo sguardo va oltre le transenne che lo separano di pochi metri da piazza Savonarola. I raggi del sole di un mercoledì pomeriggio gli restituiscono una folla crescente di giovani in coda. Chissà se conosce gli idoli di quei fan. Certamente saprà che la sera è in programma il primo concerto di Ferrara sotto le stelle dell’edizione 2013. D’altronde il logo della manifestazione campeggia sui tendoni che foderano il palcoscenico. E il gruppo viareggino The red carpet, a cui spetta il compito di aprire le danze, presto salirà per suonare.

Ma l’esercito di giovanissime e giovanissimi che non vede l’ora di attraversare i varchi e prendere posto proprio sotto il palco, è lì per i “Fun.”. C’è chi ha preso il treno dal Veneto, chi dalla Toscana, chi dalla Campania o dalla Puglia. «Li ho ascoltati la prima volta in radio – confessa Martina da Trento – e mi sono subito piaciuti. La loro è una musica che mi aiuta a rilassare. Oltre alla melodia, però, guardo anche al messaggio del singolo testo. Traducendoli si comprende che non sono solo canzoncine. Io studio psicologia a Padova e, insieme alle mie amiche, ho pensato di visitare la città di Ferrara e il Castello Estense e dopo approfittarne per assistere al concerto». Le fa eco Chiara, anch’essa da Trento. «Le canzoni dei ‘Fun.’ tendono tutte a variare il proprio ritmo. Mi hanno colpito d’impatto, al primo ascolto. Poi è subentrata la curiosità d’informarmi sulle loro biografie. Secondo me è importante che un evento come questo si tenga al centro della città, nel rispetto delle esigenze dei residenti. Mi piacerebbe che anche da noi a Trento ci fosse spazio per manifestazioni estive di questo tipo».

Mentre l’apertura dei cancelli tarda ad arrivare, qualcuno si attrezza come meglio può. Un mosaico di teli da mare colorati diventa il tappeto sul quale improvvisare una insolita partita con le carte da poker. E se la fame tradisce la prolungata attesa, ecco tirar fuori dagli zaini dei provvidenziali panini. Intanto un signore di età più avanzata fa lo slalom in mezzo ai ragazzi seduti brandendo un cartello con scritto ‘Compro biglietti’.

Foto di Eugenio Ciccone

Fra fan ci confronta sugli ultimi concerti seguiti, su tutti spicca quello di Bruce Springsteen a Milano. Oltre a conoscersi fra addetti ai lavori. «Scrivo per il sito internet www.soundsblog.it – precisa Arianna, di Orvieto – e questa è la prima edizione che seguo a Ferrara da giornalista. Trovo che la scelta degli artisti in calendario obbedisca a una formula ben bilanciata. Non ho seguito la scorsa edizione al Motovelodromo, ma ritengo che piazza Castello rappresenti una cornice suggestiva rispetto ad anonimi palazzetti. Delle scorse edizioni sono più legata a quella del 2010 e all’esibizione di Paolo Nutini. Sono arrivata nel pomeriggio, verso le 16.15, per fare alcuni ‘sopralluoghi’ prima del concerto serale. La mia speranza è di riuscire a registrare un video, anche brevissimo, con i saluti della band per il sito. Conto di seguire le tappe successive della manifestazione, oltre al concerto della Pfm, in programma a Ferrara, il prossimo 6 luglio».

Un triplice suono di fischietto decreta l’imminente apertura e il flusso dirompente dei più giovani irrompe energico in piazza. Li seguono, a passo più misurato, i loro ‘fratelli maggiori’. In tutto saranno circa 4 mila persone.

Il film del concerto è un nastro che procede a ritmo sostenuto. Poche le pause per una formazione indie-rock composta dal vocalist Nate Ruess, dal polistrumentista Andrew Dost e dal chitarrista e trombettista Jack Antonoff. Il pubblico è senz’altro rapito dall’adrenalina sprigionata dai tre, che si fanno accompagnare nell’esibizione da altrettanti musicisti. Il cantante Nate se ne accorge e sottolinea la sua emozione esclamando: «This is insane!». Quando attacca il brano ‘All the pretty girls’, ballano anche le cameriere dei due bar al lato della piazza. Lo spazio per tirare il fiato e lasciarsi andare a versi più delicati e orecchiabili arriverà di lì a poco con ‘Carry on’. Un ritornello unanime sancisce che forse è il brano più apprezzato. Ma c’è ancora tempo per ascoltare ‘We are young’, il brano che meglio sintetizza il proprio universo espressivo. «Tonight we are young… », urlano sia gli adolescenti in prima fila che i trentenni nelle retrovie, e mentre urlano sembrano afferrarla con le unghie e con i denti, la propria giovinezza. E mentre il cielo della notte estense avvolge come un manto le teste dei fan, molti dei loro sogni e qualche sbadiglio, i ‘Fun.’ decidono che è il momento di far sentire ‘Some nights’. Un punto e a capo, come il segno d’interpunzione che caratterizza il nome del proprio gruppo. Ma dalle parole di omaggio di Nate verso Ferrara, «This is a beautiful night!», la suggestione è che sia solo un arrivederci.

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