Certe sere Piazza del Popolo a Copparo si riempie di gente, anche col tempo avverso, che si concentra a capannello davanti ad un portone che altrimenti quasi non si noterebbe, inserito perfettamente nell’edificio che costeggia la piazza e ospita svariati esercizi commerciali.

Ma il Teatro De Micheli non ha bisogno di grosse insegne, basta soltanto una targa a fianco del portone: ogni copparese sa dove si trova.

Nelle serate di programmazione ecco allora raggrupparsi una piccola folla in coda alla biglietteria o davanti alle porte di legno, che ci indica con chiarezza che lì c’è un teatro vivo, che si misura col suo pubblico, capace di interpretare i suoi desideri e di guidarlo nell’esplorazione dei diversi generi. Con i suoi 496 posti, il de Micheli è uno dei teatri più attivi della provincia, grazie ad un’offerta articolata rivolta a spettatori diversi per passioni ed età.

“Luogo privilegiato di confronto col pubblico”, spiega il direttore Luciano Giuriola, “è la biglietteria, aperta tutti giorni”, dove a turno lavorano tutti i dipendenti e i tanti giovani volontari che prestano servizio in Teatro. E’ proprio grazie al loro lavoro che si stabilisce un legame di fiducia tra l’istituzione teatrale e il suo bacino di utenza. I volontari ricoprono diversi ruoli e contribuiscono a curare e migliorare tutti gli aspetti della comunicazione, dal sito web alle pagine sui social network alle illustrazioni degli opuscoli. In cambio, ricevono una formazione sul campo su come vive e funziona un teatro, in tutti i suoi aspetti, dall’accoglienza degli spettatori alla scelta degli spettacoli.

Una storia a lieto fine, quella del De Micheli, che rappresenta uno tra i tanti teatri storici della nostra regione che hanno rischiato di finire nella troppo lunga lista di teatri inutilizzati, fino al progetto di recupero iniziato con l’acquisto da parte dell’amministrazione comunale nel 1989. Nato come politeama su iniziativa di Enrico de Micheli, assume la conformazione attuale nel 1923 e instaura un legame solido col suo pubblico, in una zona povera di strutture culturali, proponendo spettacoli che spaziano dalle compagnie locali dialettali, alla lirica, al cinema.

“L’attuale de Micheli”, prosegue Giuriola, “inaugurato il 24 ottobre 2004, in questi anni ha offerto un cartellone suddiviso in tre filoni principali: Prosa, con all’interno la rassegna “Il paese civile”, musica con le “Serate al de Micheli”, e il “Teatro ragazzi”, che propone circa 30 repliche all’anno rivolte a bambini dal nido alle scuole medie”. Sono molte, per un teatro che opera in provincia, segno di una forte vocazione pedagogica. Ma non c’è solo questo.

Foto di Giulia Paratelli

L’attività del Teatro comprende una serie di laboratori, molti dei quali rivolti ai bambini della scuola primaria, che da spettatori possono diventare attori di uno spettacolo, vivendo un’esperienza formativa unica e di alto livello. Quest’anno sono state impegnate in questi progetti circa 21 classi e i lavori finali sono previsti per la metà di maggio.

“I laboratori con i bambini rappresentano un valore aggiunto”, spiega Giuriola, “perché il teatro è un grande gioco, ma con regole ben precise da rispettare per la riuscita dell’insieme, senza dimenticare che sono un’occasione di formazione anche per l’adulto che accompagna i ragazzi”. “Quest’anno è stata inoltre realizzata una collaborazione con il Liceo Ariosto di Ferrara, da cui è scaturita la rappresentazione dello spettacolo contro le mafie “Dentro gli spari”, di Giorgio Scaramuzzino, messo in scena con ingresso gratuito nell’atrio Bassani del liceo”.

Un teatro in continuo dialogo, dunque, con la società, che esce dai confini fisici del proprio palcoscenico per approdare in altri luoghi di cultura e che al contempo mette a disposizione i propri spazi ad altre realtà. Ne è un esempio la scuola di musica Varos Zamboni, che offre corsi di musica d’insieme e lezioni individuali, ed è ospitata nelle strutture del teatro durante tutto l’anno. Per gli adulti, è consolidata l’esperienza di Studio Arthemisia, nato nel 2006, con laboratori teatrali condotti da Davide Pedriali con Roberta Pazi, che si tengono ogni anno da gennaio a giugno sul palcoscenico del de Micheli.

Facciamo un bilancio della stagione appena conclusa col direttore: “Anche quest’anno, la proposta del teatro si è rivolta a più pubblici, con i consueti 8 spettacoli di prosa, che la scorsa stagione hanno spaziato da Marco Paolini ad Amanda Sandrelli a Lillo e Greg”. In più, le 5 serate inserite nell’ambito della stagione “Il paese civile” – titolo che ci ricorda la missione non ultima delle istituzioni culturali di costruire una società consapevole – in cui a fianco dei monologhi di Celestini e Ayala compaiono spettacoli di ottimo livello ad ingresso gratuito.

Le 6 “Serate al de Micheli” hanno visto in scena dal Quartetto di fiati Ebanystar col pianista Lorenzo Meo, che ha aperto la stagione, all’operetta “La vedova allegra” con la Compagnia Teatro Musica Novecento, passando per il Concerto di Natale con i solisti del circolo musicale Varos Zamboni. Non bisogna poi dimenticare la rassegna “Tracce d’autore” con i concerti di alcune tra le migliori cover band degli artisti più noti italiani e stranieri, programmati nel corso della stagione, e i concerti di artisti affermati, quest’anno i Marlene Kuntz, che hanno scelto il de Micheli per la seconda data del 3D3 Tour. 5 domeniche sono state dedicate quest’anno al progetto “In famiglia al de Micheli”, realizzato in collaborazione con la rete bibliotecaria di Ferrara, dedicato a famiglie con bambini dai 3 anni in su, che possono trascorrere un pomeriggio insieme a teatro, ascoltando letture animate, laboratori e narrazioni con merenda finale. Infine, 7 serate hanno visto protagoniste compagnie dialettali provenienti da tutta la provincia impegnate in commedie brillanti all’interno del progetto “Rezitàr in dialèt”.

“L’idea è di creare un teatro che coniughi innovazione e tradizione e viva tutti i giorni”, dice il direttore, “attraverso gli spettacoli, uno o due alla settimana da ottobre ad aprile, le prove e i laboratori teatrali”. Scommessa riuscita, a giudicare dai numeri, con circa 25000 presenze all’anno più le attività laboratoriali.

Cosa aspettarsi, per l’anno prossimo? “Come quest’anno”, ci dice il direttore, “sono confermate le Stagioni, i laboratori e i progetti già consolidati, e continua la Rete dei Teatri, iniziativa nata tra i teatri Comunali de Micheli, di Ferrara e di Occhiobello, per creare un circuito culturale allargato, all’insegna della complementarietà delle proposte. L’obiettivo è di favorire la partecipazione del pubblico alle offerte artistiche dei diversi teatri: presentandosi alla biglietteria con un biglietto di un teatro appartenente alla Rete si può godere di una riduzione sul prezzo dello spettacolo scelto. Lo stesso vale nelle altre sedi. Durante l’estate i teatri sono chiusi ma l’attività non si ferma: il cartellone per la prossima stagione sarà pronto come di consueto a fine luglio, ad eccezione delle proposte musicali, che hanno tempi diversi e saranno in gran parte calendarizzate nei mesi successivi. A settembre inizierà la campagna abbonamenti per la stagione 2013/2014, che partirà come sempre a novembre.

Nel frattempo, potremo tornare al de Micheli in occasione del Settembre Copparese, durante il quale i suoi spazi saranno aperti al pubblico, e nel mese di ottobre, che sarà dedicato alla rappresentazione di spettacoli fuori stagione e a manifestazioni a scopo benefico.

1 Commento

  1. LICIA scrive:

    Grazie a questo articolo ho scoperto le attività del teatro copparese. Sono felice che esistano ancora posti che riuniscono tanta gente di età e gusti diversi. Posti dove riscoprire l’arte e noi stessi.

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