Venerdì, 19 aprile 2024
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18 Dicembre 2017
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Eugenio Ciccone
e.ciccone@listonemag.itClasse '83, nato e cresciuto a Ferrara dove vive in una casa tutta bianca con una ragazza mora e una bimba biondina. Da 10 anni si occupa di design e comunicazione per il suo studio OBST. È vicepresidente di Factory Grisù e consigliere di Contrarock. Ha fondato e scritto il blog Ciccsoft, possiede un cane Lego di nome Cagnazz e un pianoforte per suonare qualcosa, ogni tanto. Ama il minimalismo, l'Helvetica, il bianco e nero, le foto inclinate, l'odore di terra bagnata, il tepore dentro la macchina in autunno.
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Buonasera,
sono figlia di una ferrarese (per la precisione, di Santa Maria Maddalena, ad là da Po) e sto facendo alcune ricerche sui luoghi dove sono nati i miei nonni materni, che non ho mai conosciuto, i miei otto zii e zie e, soprattutto, mia madre che a dodici anni fu costretta a fare la serva presso uno zio a Lomazzo, nel comasco, per riuscire a sopravvivere. Devo i miei 4 nomi (solo due legalmente registrati all’anagrafe) ad un grave lutto che colpì la famiglia di mia madre qualche settimana prima della mia nascita e cioé la morte dell’intera famiglia di sua sorella Beppina in uno dei bombardamenti che colpirono Ferrara nella primavera del ’44. I miei nonni materni erano braccianti ed abitavano in una casupola sulla golena del Po dalla parte di S. Maria Maddalena, non lontana dall’attuale ponte di ferro che congiunge Pontelagoscuro col territorio veneto. Mia madre, di carattere piuttosto introverso, non ci parlava molto della sua infanzia ma una volta, mentre percorrevamo il ponte, si fermò a lungo a contemplare quella casetta, poco più di una capanna,dicendomi che era stata la sua abitazione. Allora mi parve quasi una favoletta, ma la paura che mia madre mostrava nei confronti dell’acqua e delle alluvioni mi convinse che ne fosse stata vittima frequente. La casa non c’é più ma mi piacerebbe trovarne qualche traccia magari nella casualità di una foto di quella parte del fiume. Credo che da nella zona ci fosse anche il porto-canale, andato distrutto durante l’ultima guerra. Se nel suo archivio ci fosse qualche immagine di questo tratto del Po, gliene sarei grata.
Resto dunque in attesa e La ringrazio di costituire la memoria storica di una parte d’Italia che non manca di essermi cara e di affascinarmi.
Buona serata,
Giuliana Alberti