Un appartamento in via Gobetti, appena dietro galleria Matteotti, può diventare un passatempo simpatico per trascorrere un’ora diversa dal solito. La ricetta è semplice: tu e i tuoi amici venite rinchiusi in una stanza per 60 minuti, ci sono alcuni enigmi da risolvere per trovare la chiave d’uscita e acciuffare l’assassino misterioso raccogliendo tutte le prove.

La moda delle Escape Room è approdata finalmente anche a Ferrara, dove da poco meno di un mese è attiva Real Escape Room, progetto coordinato da una web agency di Udine che ha sistemato un appartamento a fianco ad uno studio odontoiatrico del centro. Ci si prenota online dall’apposito sito, ci si presenta puntuali per un piccolo training iniziale e per indossare i giubbetti da detective dell’FBII, una versione tarocca dei più blasonati investigatori americani. Niente cellulari, niente oggetti personali o calcolatrici, il tutto resta rigorosamente negli armadietti all’ingresso.

Se state pensando a qualcosa di spaventoso lasciate da parte ogni timore, abbiamo provato per voi il gioco e il tutto è a prova di fifone o di persone poco avvezze a questo tipo di giochi, come il sottoscritto. Possono giocare persino donne in gravidanza e cardiopatici, ci rassicurano, il massimo dello spavento è il suono della pioggia in sottofondo e qualche tuono a basso volume. Questo è quel poco che vi possiamo dire senza spoiler che rovinino il gioco.

All’ingresso in un’atmosfera dark e misteriosa ci riceve Alessandro, giovanissimo game master vestito di nero, indossa una inusuale cravatta musicale che lo rende più un pianista da piano bar che un detective. Ci spiega le regole, ci chiede come ci chiamiamo. Saremo i “Listoni in giallo” in omaggio alla vecchia Fletcher. Un’ora di tempo, si entra dalla porta e poi ci si deve arrangiare per trovare il modo di uscire, ma tutto è monitorato dalle telecamere, quindi in caso di necessità il game master è sempre presente fuori. Uno schermo dentro la stanza trasmette piccoli indizi se necessari a sbloccare momenti di impasse, oltre a mostrare il countdown dei 60 minuti che incombe ansiogeno sulla vostra investigazione.

Gli enigmi non sono sequenziali, non è una caccia al tesoro, non c’è un ordine per fare le cose ed anzi essere in un piccolo gruppetto aiuta moltissimo, idealmente in tre o quattro persone. Talvolta la soluzione è immediata, a volte vanno utilizzati indizi sparsi nei posti più impensabili, come in un videogioco. A volte ancora la chiave di tutto è fare gruppo, aiutarsi diventando un vero team: il senso ultimo è proprio quello di fare squadra, collaborare tra amici per un obiettivo comune, nel gioco come nella vita.

Da profano la cosa che mi lascia più perplesso è la mancanza di un indizio iniziale, ma credo sia normale in questo tipo di gioco ed anzi rende tutto più interessante. Una volta dentro sei obbligato a guardare un po’ tutto prima di capire da cosa partire e quali enigmi risolvere per primi. Chiavistelli da aprire, codici, libri, messaggi nascosti, inchiostri simpatici… c’è davvero di tutto nella Escape Room di via Gobetti e un’ora passa in fretta se siete poco metodici. Quando suona l’allarme finale siamo ad un passo dalla soluzione, ci manca appena l’ultimo puzzle da risolvere, vediamo la chiave dietro il vetro ma… sarà per un’altra volta. Con riluttanza abbandoniamo la scena del crimine: i Listoni in giallo sono stati bravi ma non abbastanza da fare tutto nei 60 minuti. Foto di rito e firma sul muro per immortalare il nostro passaggio.


Come in un film che ci è piaciuto particolarmente, spiace dover andar via e non poterci tornare, sapendo già i trucchi, ma voi che leggete ora sapete come passare una piovosa serata di questo maggio in modo originale.
I costi: 25 euro a persona in due, 20 euro in tre, 15 euro per gruppi di più persone.

PRO
indizi divertenti e talvolta sorprendenti;
grande varietà dei puzzle da risolvere;
ottimo coinvolgimento nella storia;
ricercatezza dell’allestimento;

CONTRO
alcuni indizi erano fuori posto e hanno richiesto l’intervento lampo del game master, sicuramente un errore di gioventù, vista la recente apertura;
difficile da risolvere in coppia, scomodo da giocare per gruppi superiori a 5;

Per prenotazioni e informazioni: www.escaperoomferrara.it

#ciaone

1 Commento

  1. Zeno Govoni scrive:

    Da scettico ho voluto provare pure io l’ESCAPE ROOM ma quella in via bologna (a breve aprirà un’altra Escape Room a Gualdo). Ammetto che mi sono divertito, l’ora è volata e mi piacerebbe riprovare l’esperienza. Ma c’è un aspetto che secondo me è molto interessante in questo tipo d’esperienza e cioè le dinamiche del gruppo che si creano. Dopo pochi minuti esce subito il leader del gruppo, quello che non è leader ma ci mette l’anima, quello silenzioso, quello pratico etc. Questo aspetto è veramente molto interessante anche per le aziende o anche a scopo didattico. Suggerisco a tutti di provare questa esperienza sia per divertimento sia per coglierne un’opportunità per la propria azienda.

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