Ricordate il concorso FramE, di cui abbiamo parlato qualche mese fa su queste pagine? Ha visto in gara per il mese di gennaio oltre 130 partecipanti, che si sono sfidati a colpi di click sul seguente tema:

La giuria, composta oltre che dal sottoscritto anche dal fotografo Giacomo Brini, dalla fotografa Luisa Veronese e dai rappresentanti delle associazioni Riaperture e FramE, ha scelto i tre vincitori di questo mese: tre scatti davvero originali e suggestivi, oltre ad aver assegnato tre menzioni speciali.

1 classificato – ANTONELLA PIVETTI
Il paesaggio ferrarese è esempio emblematico del continuo sforzo dell’uomo di controllare le acque – che fluirebbero indistinte nel territorio della pianura – per strappare terra alla palude. In tal senso, la foto di un’idrovora dei primi del Novecento della bonifica di Burana è di per sé una testimonianza nodale dello sviluppo del territorio. Il gioco dello specchio offerto dalla calma acqua del bacino trasfigura i meccanismi idraulici alludendo a suggestive immagini di mostri post industriali o a scenari steampunk, e l’attenzione del fotografo offre una rigorosa e, al contempo, inusuale visione del tema proposto, attraverso la realizzazione di uno scatto di elevata qualità compositiva

2 classificato – VIVIANA CARLI
L’acqua è elemento vitale del territorio ferrarese in particolare per quanto riguarda il settore ittico che caratterizza i territori costieri delle valli di Comacchio e della sacca di Goro. La rete da pesca con piccoli pesci ad essa appesi, posta in primo piano, è una suggestiva allusione all’acqua e al suo frutto più prezioso per l’uomo. In sfocato, quasi fluide sagome sullo sfondo, i capanni da pesca delle valli e un’ampia superficie d’acqua smaterializzano il dettaglio in primo piano rendendo la foto fortemente creativa nell’interpretazione evocativa del tema del mese. D’altronde, una percorrenza è anche questo, il fluire dell’acqua e di ciò che la popola.

3 classificato – OLIMPIA GALLETTI
Chi attraversa il paesaggio ferrarese vive l’esperienza dell’intersezione continua tra flussi trasversali determinati dalle infrastrutture viarie e idrauliche. I frutti del lavoro umano sul difficile territorio di pianura trovano il loro apice costruttivo nella realizzazione degli argini dei canali e dei ponti che li attraversano. La foto proposta offre un inedito ed efficace punto di vista, di rigoroso e simmetrico dettaglio, sui rigidi e immoti piloni in cemento armato di un vecchio ponte, nel punto in cui essi si confrontano con il placido fluire della percorrenza della via d’acqua. Le piene d’acqua del passato, inoltre, lasciano segni sul cemento che raccontano altre storie, percorrenze remote o recenti in continuo fluire.


Ed ecco invece le MENZIONI SPECIALI:


Menzione speciale – ERIK GHEDINI
Una poetica interpretazione di un casone di valle che restituisce un’inusuale visione onirica e narrativa del territorio vallivo e delle sue componenti primarie.

Menzione speciale – CORRADO PAVANI
Il fascino delle valli al tramonto è stato una fonte di ispirazione per molti. In questa immagine risulta particolarmente equilibrato il rapporto dei soggetti sui diversi piani di lettura.

Menzione speciale – CATERINA PETRUCCI
L’uso di un sistema analogico “post prodotto” sfruttando le potenzialità del mezzo stesso offre una efficace visione artistica del tema.

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