Non vi nascondo che il caldo di questi giorni mi fa sentire un po’ in colpa a non parlarvi di una meravigliosa spiaggia caraibica ventilata, fresca, con un mare fantastico e via così fantasticando. Quello di cui invece vorrei parlarvi (rapidamente, state tranquilli, non vi si incolleranno le dita allo schermo dello smartphone) è una bella esposizione di illustrazione.

Dal 26 giugno se entrate all’Osteria Adelardi, non importa se per mangiare o anche solo per cercare un po’ di sollievo (sì, hanno l’aria condizionata), alle pareti vedrete delle stampe quadrate e rettangolari abbastanza particolari. Sono alcuni dei lavori ideati e realizzati da Elia Barbieri, illustratore e designer di Sermide. “In realtà ho studiato qui a Ferrara all’Università – spiega Elia – Lingue e Letterature straniere”.

Anche se sono le prime stampe su pannello delle sue opere che si possono ammirare, Elia ha già esposto in giro per l’Italia. “Alcune delle cose esposte qui all’Osteria Adelardi non sono inedite, alcune le ho già mostrate alla Fruit Exibition a Palazzo Renzo, a Bologna, altre sono state pubblicate su Dispensa Magazine come spoiler dell’evento Taste al Salone del Gusto a Firenze, ma c’è anche una tavola che mi aveva commissionato La Stampa e un’altra che avevo realizzato in occasione della Conferenza sul Clima di Parigi”.

Si, avete capito bene, dalle illustrazioni a proposito di cibo, alimenti e gastronomia per arrivare alla più stringente attualità: “La mia illustrazione preferita non è esposta e riguarda la guerra in Ucraina”. Una delle passioni di Elia è infatti riuscire a unire nei sui lavori dalle linee nette e dai colori pieni, l’attualità, le sue suggestioni e, perché no, quello che gli è rimasto degli anni universitari. “Tutte le mie esperienze, di studio e di lavoro nel mondo dell’editoria mi hanno portato a cercare di elaborare un linguaggio che sia compreso dai più. Cerco di comunicare  attraverso simboli che la gente possa capire cercando al tempo stesso di essere meno banale possibile”. Ed ecco dunque che i favi di un alveare diventano il vestito di una ballerina, le scie dei razzi che cadono su Gaza i contorni di un viso piangente, una tazzina di tè un cigno candido. Non voglio rovinarvi la sorpresa quindi mi fermo qui. Anche se non ci durate più dal caldo, prendetevi un momento, godetevi l’aria condizionata dell’Osteria Adelardi e date un’occhiata alle illustrazioni di Elia.

Foto Off Line Frames

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