Alle spalle dobbiamo avere solo la chitarra e i ricordi. Emanuele Zullo, chitarrista dei The Bank, gruppo afrobeat di cui avevamo parlato un anno fa, ha le spalle grosse. Insegnante di chitarra di Vasco Brondi, esperienze nelle migliori scuole del mondo, tra cui la L.A. Music Academy e un passato nella band irlandese Eve Of Mind e con il bluesman Jeff Jones.

Ecco la sua playlist per passare un buon quarto d’ora in buona compagnia, tra bombe inesplose, cassette trovate in casa e primi baci.

  1. La canzone più potente di una bomba al napalm

Simpathy for the devil ha un suono che sin dalla prima percussione ti entra dentro la pelle. Quando entra Mick Jagger nelle vesti del Diavolo sei già schizzato dentro al pezzo. Personalmente è una delle poche cover che suono e continuo a suonare con la mia band negli States, anche alla nostra versione il pubblico dice: “It’s a Bomb!”.

  1. Il primo album che hai tenuto per le mani

Blood on the Tracks (Bob Dylan), cassetta indimenticabile ed indimenticata. l’ascoltavo e riascoltavo perchè era l’unica cassetta originale che avevo all’epoca, la trovai a casa e non smisi più di suonarla. La copertina però non mi piaceva.  Alla mia prima lezione di chitarra volevo imparare proprio quei pezzi li. 

  1. E l’ultimo

Vestiges & Claws (José Gonzales), bel disco ma ormai sono già suo fan da esattamente 10 anni e potrei essere di parte.

  1. Il pezzo che conosci tu che non conosce nessuno

Save Myself (Willy Mason). Sono molti, il primo che mi viene in mente è quello.Ci fu un periodo in cui passavo ore ed ore alla ricerca di artisti sui siti di label americane ed inglesi. Scoprii un mondo di artisti che mi piacevano parecchio e speravo di vedere poi dal vivo. Li sentivo come una mia piccola scoperta, Willy Mason è uno di loro ma potrei citarne molti altri.

  1. La canzone del tuo primo bacio

Non lo ricordo proprio per niente, sono passati troppi anni. Spero fosse Come mai degli 883, hahaha.

  1. Se Ferrara fosse una canzone

Una Giornata Senza Pretese (V. Capossela)  è un pezzo bellissimo come lo è questa città. E’ una canzone affascinante ed ha degli accordi incastrati in modo sublime. Il movimento che ti dà è lineare ma in realtà sotto sotto dinamicissimo, sembra Ferrara. E’ accompagnato da parole che fanno una foto precisa che potrebbe essere lo scatto a una delle vite di Ferrara, almeno nella mia testa. La versione di “Live in Volvo” poi è quella giusta. 

  1. La canzone da ascoltare sotto le lenzuola

Voglio Una Pelle Splendida (Afterhours è la prima che mi è venuta in mente senza troppe riflessioni, quindi deve essere lei.

  1. Il pezzo che ti sorprendi a canticchiare di nascosto

E di Vasco. Mi sorprende che ogni tanto mi vengano fuori quelle note, quelle parole. Nessuno doveva saperlo prima di questa dichiarazione: Sarò un suo grande fan, mi sto preparando. Mi spiego. Ho passato anni a discutere “contro” Vasco, per partito preso, in modo stupido. E’ chiaro che i tempi oggi sono più maturi, mi sono reso conto che diventerò, se non lo sono già, un fan del Blasco anche io. 

  1. La canzone che conosci a memoria

Tranne l’ultima strofa che non me la ricordo mai! Ashamed è un pezzo che suono e canto duemila volte all’anno per divertimento. La so tutta con tutte le parole esatte tranne quando arrivo alle ultime linee. Prontamente mi fermo, cerco il testo sul cd e lo rileggo ancora.  Diciamo che la so a memoria a tre quarti ma va bene così. 

  1. La canzone giusta per lasciarsi al binario di un treno

I Wish I Was A Girl dei Counting Crows. Le parole non c’entrano nulla ma la musica sì, mi ricorda quel momento là preciso, quella scena. Nonostante il pezzo parli di tutt’altro. A volte è bello quando, senza un motivo apparente, il suono di un pezzo ti crea un’immagine, una sensazione o un ricordo.  La voce di Adam Duritz e il modo splendido che ha di cantare, mi trascina spesso oltre le parole. Il suono con cui esce questo pezzo sul disco è potentissimo, proprio come un treno che va velocissimo da qualche parte.  Ecco che questa canzone, infatti, la metterei per lasciare qualcuno al binario di un treno per un arrivederci o un addio e pensarlo mentre va.

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