È da molto tempo che guardo con sconcerto e fastidio lo stato in cui è posto il grande metafisico nella rotonda di san Giovanni: senza un piedistallo, con faretti che non lo illuminano, senza una targhetta che gli attribuisca nome e Autore. Avendo un po’ di anni sulle spalle, ricordo molto bene quando si trovava nel cortile di palazzo dei Diamanti e ricordo bene (ultimo anno di governo Sateriale) quando fu collocato nella rotonda. Ho sempre pensato fosse di De Chirico e infatti, qualche giorno fa mi sono avvicinata alla statua e c’è scritto: De Chirico 1/3.
Ho chiesto tempo fa all’URP del Comune ma nessuno sembra ricordare più il progetto ne sapere nulla della statua.

Qualche settimana fa riceviamo questa lettera dalla nostra lettrice Maria Cristina Patria riguardo la bellissima scultura dechirichiana posta al centro della rotatoria di Piazzale San Giovanni, a Ferrara. Nessuno sembra ricordarla in questo periodo in cui si parla molto dell’opera di De Chirico, complice il successo della mostra a lui dedicata a Palazzo Diamanti. Sembra incredibile come la memoria collettiva vacilli appena si torna indietro di oltre dieci-quindici anni, in epoche dove internet era ancora lacunosa e appannaggio di pochi fortunati.

Cercando in rete si trova menzione dell’installazione su La Nuova Ferrara del 19 ottobre 2004:

Piazzale San Giovannni nel segno di Giorgio De Chirico. E’ un ingradimento de ‘Il grande metafisico” realizzato dal famoso artista nel 1969, la statua che è stata scoperta ieri pomeriggio e che campeggia al centro della rotatoria che congiunge il quartiere di Borgo Punta con Porta Mare.
E’ un’opera in bronzo realizzata nel 1985 delle dimensioni in centimetri di 286x106x87 che il Comune ha avuto come dono dall’Unipol LegaCoop il 12 ottobre di 19 anni fa. In questo periodo la statua era stata collocata nel giardino interno di palazzo Diamanti, vista in questi anni da centinaia di migliaia di visitatori. E’ stata una scelta del sindaco Gaetano Sateriale, che ieri ha presenziato all’inaugurazione insieme all’assessore ai lavori pubblici Claudio Bariani, quella di far diventare la rotatoria più agognata della città, un luogo dove esporre l’arte. La statua posta in piazza San Giovanni non dovrebbe avere una collocazione duratura, ma potrebbe essere alternata con altre opere. E’ infatti allo studio un progetto per rendere il centro della rotatoria un luogo espositivo.

È interessante notare come la frase “è un ingrandimento de Il grande metafisico realizzato dal famoso artista nel 1969″ possa innescare dubbi ed essere male interpretata. È un ingrandimento del famoso artista o un ingrandimento di un’opera del famoso artista, ma fatta da qualcun’altro? Nemmeno CronacaComune, l’organo di informazione ufficiale del Comune di Ferrara che riporta un breve comunicato dell’avvenimento nel 2004, può fugare il dubbio.

Diamo a Cesare quel che è di Cesare e scriviamolo qui una volta per tutte alle future generazioni che usano la rete e sono poco avvezze alle ricerche storiografiche tra scaffali polverosi. La copia de Il grande metafisico realizzata nel 1985 è opera dello scultore ferrarese Maurizio Bonora, ed è ingrandita di 5 volte rispetto le dimensioni originali della scultura di De Chirico.

Nel frattempo sono passati oltre undici anni e la statua non è mai stata sostituita con altro (fortunatamente!), ma nemmeno valorizzata in qualche modo. Non sarebbe bello rimediare tardivamente con una piccola targa ai piedi della scultura che ne ricordi autore e titolo, un faretto a led che consenta di ammirarla in orari notturni e magari un modo agevole di farvi visita senza essere investiti dal traffico intorno? Sarebbe un costo irrisorio per le casse comunali, ma che valorizzerebbe un angolo davvero metafisico e suggestivo alle porte della città, nei pressi del pluripremiato Torrione del Jazz Club.

3 Commenti

  1. Florio Piva scrive:

    Desidero essere il primo ad approvare la proposta sensata che lei ha fatto. La precisazione circa l’autore mi sembra doverosa come riconoscimento al valore e alla capacità del Sig. Maurizio Bonora, perché, come me, chissà quanti altri hanno creduto fosse opera di De Chirico

  2. Paolo Holzl scrive:

    Non discuto la qualità dell‘ opera ma l‘assurda collocazione incongruente con qualsiasi criterio estetico.
    L‘assoluta sproporzione tra la rondonda e l‘opera la rende ridicola, è come una sola candelina su una torta nuziale.
    Se non ci sono i soldi per creare un basamento (anche erboso), che la ponga in rilievo, meglio spostarla in una rotonda molto più piccola.

  3. paolo volta scrive:

    Non è solo la collocazione della “scultura”, che è una fusione in bronzo, è tutta la piazza che ha avuto una progettazione carente sia come scelta dei materiali che come funzionalità, in più è un nonfinito sia sul lato dx che sx. Provate a percorrerla è anche pericola per il transito in bicicletta nei raccordi tra l’asfalto e le ciclabili. Per il Comune basta che siano regalate dagli artisti tanto così per loro è pubblicità….

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