dal sito ufficiale degli Strike

Perché ascoltiamo con maggior piacere musica che già conosciamo? C’entrano il senso di riconoscimento e la voglia di farci accarezzare dai ricordi. La musica non è mai un sottofondo ma un dispositivo di necessità. C’è la canzone giusta per ogni cosa. C’è quella da ascoltare in macchina quando abbiamo perso l’uscita dall’autostrada. C’è la canzone giusta per dire addio a chi non ci vuole o ci vuole troppo. E c’è il pezzo perfetto per smaltire la nebbia.
Abbiamo chiesto ai musicisti ferraresi quali sono le loro canzoni. Quelle che ascoltavano da piccoli, quelle che si vergognano di canticchiare e quelle perfette per accendere lo spleen della domenica.

Iniziamo con Antonio Dondi, cantante degli Strike, storica band ferrarese nata nel 1986 con il bacio dello ska in fronte. Negli anni gli Strikes sono cresciuti, spaziando dal rock alla la musica popolare, condividendo il palco con i 99 Posse e i Mano Negra, solo per citarne un paio. Le risposte di Antonio sono una vera e propria patchanka. Dark, rock, jazz in un vortice di ricordi e turbamenti. Antonio risponde di getto senza pensarci. Le risposte cambiano ogni due ore. Ecco cosa ne è uscito.

  1. Il pezzo per far tornare fredda una birra calda 

    Letter to the censor ( Mano Negra)

  1. La musica della tua adolescenza

Sono un classe 1966 e sono cresciuto con un fratello di dodici anni ed una sorella di cinque anni più grandi di me, dunque avevo un sacco di dischi in casa. Mio fratello mi ha trasmesso l’amore per una cultura classica sullo stile di Mozart, Beethoven, Bach, Burt Bacharach, Kurt Weill, Ennio Morricone, Battisti, Gaber, tanto per fare qualche nome. Con mia sorella invece, con la quale sono stati ai primi grandi concerti a partire dagli undici anni, si andava di Pink Floyd, Neil Young, Bob Marley, Rolling Stones, Beatles, Doors, Allman Brothers, Clapton, Zappa, Cocker, Cohen, Springsteen, Deep Purple, Police, Janis Joplin, Who, Byrds, Grateful Dead, Hendrix, Bob Dylan, Mayall, Patty Smith, Iggy Pop, Lou Reed, ma anche la disco music che passava alla mitica Baia degli Angeli.

Ci tengo a sottolineare che il mio primo grande amore è stato Edoardo Bennato scoperto con ‘Burattini senza fili’, https://www.youtube.com/watch?v=4Syc7xZ8zdc, cassetta trovata in macchina da mio fratello. Era il 1977 e sono rimasto profondamente segnato anche dai  primi album di Dalla. Ad un certo punto i miei ascolti dovevano per forza entrare in collisione con quelli dei miei fratelli. Avevo quattordici anni nel 1980: Franco Battiato, David Bowie, AC/DC, Cure, Litifiba, Clash, Devo, Gaznevada,  Joy Division, Sex Pistols, Sister of Mercy, Dead Kennedys, UB40, Bauhaus, Depeche Mode, Ultravox, Soft Cell, Kraftwerk, Stranglers, Stiff Little Fingers, Wall of Voodoo, Tuxedomoon, Simple Minds, Cabaret Voltaire, Siouxie e the Banshees, The Sound, U2, Heaven 17, Eurythmics, Duran Duran, Modern English, Virgin Prunes, New Order, Adam & tha Ants, Japan, B-52′, Blondie, Dead Can Dance , Peter Gabriel, Art of noise, Echo & the Bunnymen, PIL, Violent  Femmes, OMD, CCCP,  The Jam, Skiantos, Style Council, Dexi’s Midnight Runners, Smith, James Brown, Elvis Presley, Stray Cats, Housemartins, Tom Waits, Talkin Heads, Buddy Holly, Redskins, Specials, Madness, Peter Tosh, Kinks, Animals, Spencer Davis Group, gli artisti della Stax e della Motown e un’infinità di band che potrei scrivere per un anno intero senza fermarmi.

  1. La canzone che ti fa venir voglia di arruolarti nella Legione Straniera

Odio la guerra, le divise e i militari, mi risulta impossibile. Preferisco darti una canzone che disprezza la guerra… ‘War’ di Edwin Starr

  1. La canzone contro il mal d’amore, il mal di vivere, il mal di denti, tutto

I’ fall in love too easily’ eseguita da Chet Baker

  1. Se Ferrara fosse una canzone

‘Il silenzio del rumore’ di Franco Battiato

  1. Un pezzo per trasformare i lunedì in fine settimana

‘Rockit’ di Herbie Hancock

https://www.youtube.com/watch?v=jEJNd3OZkMQ

  1. La tua canzone preferita in una lingua straniera (l’inglese non conta)

‘Zobi la mouche’ di Les Negresses Vertes

  1. Il cantante di cui è innamorata tua mamma

Renzo Arbore

  1. La canzone che dedicheresti al tuo primo peluche

Mai avuto un peluche. Potrei dedicarla allo splendido robot anni ‘60 di mio fratello che ho smontato e distrutto.
Where is my mind’ dei Pixies

  1. La voce più potente del viagra

Etta James

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