Oh ma ve li ricordate gli Indie Thursday? Come cosa sono?! I giovedì indie… li facevano al Renfe qualche anno fa. Quanto tempo fa? Oddio, qualche anno… Si parla pur sempre del 2008 o giù di lì. Sembra passata una vita vero? Ve li ricordate? Se non ve li ricordate ve li raccontiamo noi.

Anche perché sono tornati. E manca poco, davvero poco alla prima data, domani 12 novembre.

La storia. Gli Indie Thursday nascono da un’idea (no, non di Accorsi ma) di Roberto ‘Bobo’ Roversi, conosciuto per essere lo storico papà di Ferrara sotto le stelle. «Gli Indie Thursday? Madonna cosa mi fai ricordare!!!» è il suo primo commento in merito. Roversi continua poi la chiacchierata cercando di fare mente locale nei ricordi, quando un lunedì mattina di novembre gli chiedo maggiori informazioni sulla nascita dei giovedì al Renfe. «Ci sono cose che avevo completamente scordato di aver fatto, sai? Comunque, per rispondere alla tua domanda, ebbene sì, sono io che ho pensato e dato vita a quella rassegna musicale. L’ho curata sempre io per due, forse tre edizioni – non ricordo – e poi è morta. C’era la collaborazione di Manu Fusaroli, c’era pure un giovane Andrea Vincenzi che faceva le foto da mettere sul Myspace dopo i concerti».

Il concept, il palco, i gruppi. Allora esisteva appunto a Ferrara quel posto per creare musica che era il NaturalHeadQuarter di Manu Fusaroli: uno studio di registrazione, sala prove, o come si leggeva sull’etichetta ‘un baricentro di produzioni musicali’. «Ci gravitavano intorno sia gruppi importanti che registravano lì i loro album, sia giovani musicisti e gruppi ferraresi appena nati, che andavano al NHQ per fare le prove, spiega Bobo Roversi. L’intento degli Indie Thursday era perciò quello di dire: “Cari gruppi locali, invece di farvi conoscere solo dai compagni del liceo o dell’università, perché non vi mettete in gioco aprendo il concerto dei gruppi della scena indipendente italiana?”». Per questo ogni data della rassegna vedeva sul palco un gruppo con già un nome nella scena indipendente, preceduto da un gruppo locale che gli apriva la serata. «Così avevamo i Don Vito e i veleno che, se volevano farsi vedere da un pubblico più ampio, suonavano prima dei Tre allegri ragazzi morti; Gli scherzi di Susy che aprivano i Virginiana Miller e i Pazi Mine che aprivano Ronin, musicista che ha collaborava con Bugo, Ovo e i Bachi da pietra. Una sera suonarono anche insieme sullo stesso palco gli Zen Circus, Brian Ritchie dei Violent Femmes e Giorgio Canali. C’è stato anche un giovane, giovanissimo Vasco Brondi, un ‘Vaschino’ ancora sconosciuto, che aprì gli Ardecore».

Una gallery di alcuni concerti delle passate edizioni di Indie Thursday al Renfe

Quella volta che pagai di tasca mia i Baustelle. «Ci sono cose di cui vado molto orgoglioso, a posteriori – continua Roversi. Questa cosa però non c’entra con gli Indie Thursday. Cioè, c’entra ma non era dentro la rassegna, ma te la racconto lo stesso». Si parla di rischio, di impresa, di rischiare. «Ci fu una volta che decisi che avrei fatto di tutto per portare i Baustelle a Ferrara, anche mettendoci prima dei soldi io pur di riuscirci. E così ho fatto, insieme ad Ale Ghetti. Volevamo ‘La moda del lento’ e così abbiamo contattato direttamente il cantante del gruppo, Francesco Bianconi. La serata, inaspettatamente, fu un successo, tanto che arrivammo a contare solo quello che avevamo anticipato, senza tanto pensarci il resto dell’incasso l’abbiamo dato a loro. Ma non ci interessava. Non ci interessava poi tanto guadagnarci su, volevamo solo portare la musica che ci piaceva nella nostra città. Ferrara è, senza eufemismi, una città di brontoloni. Io quando ho potuto non ho brontolato, mi sono invece tirato su le maniche, rischiando i miei quattrini. Nessuno si fa il pensiero che fare l’imprenditore ha due facce: o ci si guadagna o ci si perde. È in tutti i casi una gran sbatta».

“Suonala ancora, Sam”. E arriviamo all’oggi. A far ritornare in programmazione gli Indie Thursday, a investire e rischiare, sono ora due ragazzi: Livio Lafratta e Diego Franchini. Insieme hanno creato l’Officina Meca, un’agenzia che si occupa di musica, eventi, cultura ed arte a Ferrara. «Ci pensavamo già da tempo – spiega Livio, a Ferrara da 3 anni e originario di Taranto – ma l’evento scatenante è stata l’improvvisa chiusura dello Zuni. Volevamo pensare a qualcosa per la Ferrara musicale. E’ strano che nella città dove da tanti anni esiste una rassegna come Ferrara sotto le stelle, poi durante il periodo invernale non abbia un posto dove far suonare la scena indipendente italiana e straniera. Per questo vogliamo provare a ridare alla città un luogo e degli eventi che ospitino questo tipo di musica, creare possibilmente un collegamento tra la vita musicale estiva e quella invernale». Un altro elemento importante per Franchini e Lafratta è tornare a parlare di musica pagata. «Il biglietto avrà un costo, differente data per data e comunque contenuto ampiamente sotto i dieci euro. Pensiamo sia giusto pagare i gruppi che verranno, perché la musica di qualità deve tornare ad avere un valore».

Il Renfe. I concerti saranno sempre al circolo Arci Renfe di via Bologna, sia per creare un collegamento con le passate edizioni, sia perché di fatto è tra i pochi palchi ferraresi che si presta a questo tipo di concerti. «Emotivamente ci tenevo molto a far riprendere queste serate – spiega Diego, che come musicista suona ora nei Tutto Esplode al Rallentatore e Nu Bohemien. Agli Indie Thursday venivo con gli amici, partivamo apposta da Castelmassa. A me hanno dato tanto, da piccolo non conoscevo troppo la scena indipendente e ricordo ancora oggi la potenza di vedere sul palco del Renfe gruppi come i Red Worms Farm. Vorrei che ora le date che scegliamo io e Livio possano fare lo stesso per i giovani che stanno a Ferrara e nelle città vicine. Speriamo di avere una risposta di pubblico che ci permetta di investire sulla programmazione primaverile, in modo da continuare le serate anche in primavera, dopo le 4 invernali già fissate».

I vecchi flyer dei concerti, e quelli in arrivo nel 2015

Un consiglio ai ragazzi. A questo punto, qual è il miglior auspicio che Bobo Roversi può fare a Officina Meca? «Ai ragazzi che hanno deciso di riaprire il discorso Indie Thursday, direi: occhio! Rispetto a noi che non facevamo pagare il biglietto perché al tempo c’era ancora una Fondazione Carife che ci permetteva di proporre i concerti gratis – conclude Bobo -, ora i tempi sono notevolmente cambiati. Avevamo però creato un appuntamento che era diventato cool, veniva sempre più gente perché là c’era altra gente che amava quello stesso tipo di musica. Era ed è la classica cosa che si autoalimenta, perciò consiglio loro di non farlo come uno sparo nel buio. Riproponendo gli Indie Thursday in un circolo Arci che si è disabituato a fare musica di quel livello, bisogna ripartire da zero, o comunque ricreare un’abitudine ai giovedì indie. Consiglio loro di spiegare sempre chi verrà a suonare al Renfe: una breve biografia, giusto due righe sul chi e cosa si propone. Ricordo che avevamo messo queste informazioni nei flyer che giravano per la città, perché serve sempre qualche elemento che crei interesse e faccia venire la gente a sentire il gruppo proposto. Bisogna coltivare in parallelo anche un’informazione culturale, sempre».

– Certo che, sai una cosa?
– Cosa, Bobo?
– Al tempo non ce ne rendevamo conto, ma rivedendo in archivio i nomi che abbiamo fatto passare, beh, ora posso dire che avevamo portato a Ferrara dei signori nomi!

E chissà. Magari un domani anche queste quattro date di fine 2015 rimarranno nei ricordi di molti. Qualcuno verrà contattato per sapere cosa erano questi Indie Thursday, qualcuno ricercherà le foto sui social, scoprendosi e ritrovandosi tra chi, in mezzo al pubblico, aveva deciso di investire sulla musica a Ferrara.

Si ringraziano Bobo Roversi e Linda Morini per la gentile concessione delle foto.

Le date:

giovedì 12 novembre: management del dolore post-operatorio
→ https://www.facebook.com/events/1639711609615230/

giovedì 26 novembre: Tommaso Paradiso dei Thegiornalisti
→ https://www.facebook.com/events/772642692867554/

giovedì 10 dicembre: C+C=Maxigross
→ https://www.facebook.com/events/1836710576555233/

giovedì 17 dicembre: Andrea Appino degli The Zen Circus
→ https://www.facebook.com/events/1485664961738507/

Per maggiori informazioni: https://www.facebook.com/officinameca

 

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