Oggi il teatro Ferrara Off riapre i battenti dopo la pausa estiva. Siete già suoi affezionati frequentatori? Oppure non l’avete mai sentito nominare? In entrambi i casi potrebbe esservi utile questa guida veloce alla stagione autunno / inverno, redatta assieme ad uno dei suoi pilastri: l’attore e regista Marco Sgarbi.

Da adesso a fine 2015 sono sei gli spettacoli in cartellone, ciascuno (per la gioia dei più impegnati) verrà replicato una o più volte. Per ogni titolo Listone Mag vi propone tre buoni motivi per uscire di casa,  imboccare la strada che porta verso il baluardo, sedersi al buio su una sedia spaiata. Appunto: la platea si compone di 99 sedie, recuperate e donate. La puntualità è fondamentale per non far innervosire Marco, ma soprattutto per potersi accaparrare le poltroncine più comode e morbide.

Unknown-3“Racconti italiani” – venerdì 9, 16, 23 e 30 ottobre alle 21
IN SINTESI: quattro incontri dedicati ad altrettanti autori italiani del Novecento: Alberto Savinio, Dino Buzzati, Tommaso Landolfi, Ennio Flaiano.

PERCHÈ NON MANCARE
* Per scoprire o riscoprire l’incredibile Maria Paiato, talento polesano che da Stienta ha saputo conquistare sia il palcoscenico che il cinema nazionale. Sulla mensola in salotto niente meno che due premi Ubu, oltre a tanti altri riconoscimenti – tutti meritatissimi.
* Perché si debutta il 9 con un testo di Savinio, fratello di Giorgio De Chirico, e quando si andrà a Palazzo Diamanti a vedere la mostra sulla metafisica (inaugura tra meno di un mese) si  potrà citare casualmente “Poltrondamore”, suscitando l’ammirazione di amici, amanti e parenti.
* Perché Flaiano è grandissimo, Buzzati pure… ma questo Tommaso Landolfi? Curiosità.


Unknown“Tranne che il buio” – sabato 17, 24, 31 ottobre alle 21 – domenica 1 novembre alle 18
IN SINTESI: due molonoghi al femminile tratti dai racconti di Dino Buzzati, “Sola in casa” e “Spogliarello”,  interpretati da un’altra colonna di Ferrara Off: Roberta Pazi.

PERCHÈ NON MANCARE
* Perché il 16 ottobre avete visto la lettura di Maria Paiato e non potete perdere l’occasione di entrare con tutti e due i piedi nell’immaginario vivido dello scrittore bellunese.
* Perché Iris e Velia rappresentano la molteplicità dell’essere donna.
* Perché l’informalità del contesto vi farà assistere a un momento solitamente relegato al dietro le quinte (ma non si può svelare di più).


Unknown-5“Una vita senz’ombra” – sabato 6, venerdì 13, sabato 14 novembre alle 21
IN SINTESI: Giulio Costa nei panni di Peter Schlemihl, uomo qualunque al quale il diavolo (o qualcosa di simile) sottrae l’ombra.

PERCHÈ NON MANCARE
* Perché riporta il pubblico in una dimensione dimenticata e originaria, quella della fiaba e del racconto attorno al fuoco.
* Perché il tema faustiano del patto col maligno non passa mai di moda, inquieta sempre.
* Per vedere se Giulio Costa sarà abbastanza bravo da far dimenticare la sua ombra – reale – per terra.


Unknown-6“3 regine, 2 re, 1 trono” – domenica 15 novembre e 6 dicembre alle 18
IN SINTESI: spettacolo per bambini dai 6 anni in su, racconta la storia di cinque sovrani improbabili, impegnati a contendersi il potere tra paura, invidia, comicità, fantasia.

PERCHÈ NON MANCARE
* Perché è la prima data che Ferrara Off dedica ai più piccoli, ma si gode anche da adulti.
* Perché gli interpreti sono cinque adolescenti tra i 17 e i 19 anni che hanno frequentato il laboratorio per ragazzi tenuto da Marco Sgarbi.
* Per capire se funziona l’esperimento di avvicinare pubblico e attori riducendo il gap generazionale.


Unknown-2“Antropolaroid” – sabato 28 novembre alle 21
IN SINTESI: Tindaro Granata  si ispira alle storie tramandate dai nonni e ricostruisce voci di paese, per restituire la costrizione di chi cresce in un piccolo centro della provincia messinese.

PERCHÈ NON MANCARE
* Perché Tindaro Granata ha soli 33 anni ma ha già collezionato una bella serie di riconoscimenti per questo suo lavoro – tra cui premio Fersen come migliore attore creativo e premio della critica dall’Associazione Nazionale Critici Teatrali.
* Perché ci si trova di fronte ad uno studio antropologico svolto attraverso una serie di istantanee.
* Perché essere adolescenti in un contesto incapace di evolvere non è facile in Sicilia ma nemmeno in Emilia-Romagna.

 

Messa1“Messa in scena” – sabato 5, 12, venerdì 18 e sabato 19 dicembre alle 21
IN SINTESI: L’allestimento, l’esecuzione e lo  smontaggio di una messa. Lavoro di Marco Sgarbi  sulla sacralità della vita, che si ritrova in ogni  mestiere umano, compreso quello del prete.

PERCHÈ NON MANCARE
* Per mettere alla prova i propri automatismi, resistere all’impulso di alzarsi in piedi e dire amen.
* Per immaginare le reazioni del pubblico – composto in  larga parte di religiosi – che ha visto il suo debutto a Mantova, al festival “I teatri del sacro”.
* Perché a Ferrara non è ancora mai stato presentato e per l’occasione sul palco, assieme all’officiante, ci sarà un’assemblea – composta dagli  alunni dei corsi attivati lo scorso anno – che spingerà la visione un po’più in là.

 

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“Domeniche d’autunno” – 25 ottobre, 8 e 29 novembre, 13 e 20 dicembre alle 18
IN SINTESI: cinque incontri dedicati  alla poesia, all’arte e alla musica. Si comincia con le poesie di Pier Paolo Pasolini. Si prosegue con gli approfondimenti su Giorgio De Chirico curati da Giacomo Cossio, intervallati dalla performance site specific di Isabella Bordone. Si chiude con la sperimentazione musicale di Ieva Manoni e Agostino Maiurano.

PERCHÈ NON MANCARE
* Perché il quarantennale della morte di Pasolini ricorre il 2 novembre ma non ha importanza. Ogni occasione è buona per leggere, rileggere, ascoltare, riascoltare le sue parole.
* Perché per la performance di Isabella Bordone si potrà finalmente vedere il nuovo spazio a disposizione del teatro, attiguo alla sala principale. Mancano ancora i termosifoni, ma se farà freddo gira voce che nell’allestimento potrebbero entrare delle coperte.
* Perché in autunno di domenica alle 18 cos’altro si potrebbe fare?

Foto di Corradino Janigro

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