Uno strumento per permettere di lavorare a persone con disabilità. Lo scorso 10 luglio è stato inaugurato a Ferrara il locale ‘Sorsi & Morsi’. Un bar tavola calda in porta San Pietro 57/B, gestito dalla cooperativa ‘Scacco matto’, una realtà che da tempo si occupa di inserimenti lavorativi a favore di persone svantaggiate. E, tramite tirocini formativi, alcune persone affette da disagio mentale saranno impiegate nel locale. Dell’iniziativa, ma anche della storia e delle attività portate avanti dalla cooperativa ‘Scacco matto’, abbiamo dialogato con il presidente Wladimir Fezza.

Come è nata l’idea di dar vita alla cooperativa?

«La cooperativa ‘Scacco matto’ nasce da una esigenza territoriale, creare posti di lavoro per persone in trattamento psichiatrico».

A cosa si deve la scelta del nome?

«Il nome ‘Scacco matto’ nasce dall’idea di non evidenziare ciò che facciamo, ma al tempo stesso con un gioco di parole far emergere la nostra mission rivolta al ‘Matto’».

Da quanto tempo è attiva sul territorio?

«La cooperativa nasce nel 2010 a Portomaggiore, dopo un paio d’anni di start up prende slancio nel biennio 2013-2014, per poi approdare sulla città di Ferrara nel 2015».

Quante persone sono coinvolte?

«La cooperativa segue attualmente 75 utenti».

La cooperativa ‘Scacco matto’ è impegnata sia in ambito psico-riabilitativo che nei percorsi di tirocinio formativo e borse lavoro. C’è un collegamento stretto fra i due settori?

«La cooperativa si occupa esclusivamente di utenti in trattamento psichiatrico creando per loro servizi a 360 gradi, dal trattamento riabilitativo all’inserimento lavorativo, dall’accoglienza in
casa famiglia a trattamenti domiciliari».

Capita che alcuni pazienti siano coinvolti in entrambi gli ambiti?

«Sì, molti di loro usufruiscono dei nostri servizi in più ambiti».

Quale è la finalità del trattamento psico-riabilitativo a domicilio?

«Alleggerire il carico di lavoro domiciliare per l’utente, riacquistare gradualmente quelle competenze volte all’autonomia domestica. Tutto questo per evitare il riacutizzarsi della patologia,
riducendo di conseguenza i ricoveri e i costi per il sistema sanitario».

Nella fase della riabilitazione dei pazienti con psicosi, in cosa consiste la metodologia di Marc Spivak?

«La metodologia di Marc Spivak è uno degli strumenti utilizzati per la riabilitazione in psichiatria, un linguaggio comune fra gli operatori pubblici e privati del sistema ferrarese».

Come si articolano i tirocini formativi e le borse lavoro?

«Le borse lavoro sono in fase di estinzione a favore del tirocinio di tipo ‘C’, nei prossimi mesi in arrivo anche il tipo ‘D’. Il tirocinio è uno strumento completo a disposizione del sistema. Vengono concordati a tre: ente promotore, ente ospitante e utente».

Quale è il ruolo del ‘Club dell’amicizia’ di Portomaggiore?

«La cooperativa negli anni ha sempre cercato di far rete sul territorio. Il ‘Club dell’amicizia’ è una associazione di volontariato costituita da Utenti psichiatrici del territorio di Portomaggiore che da anni collabora con la cooperativa ‘Scacco matto’».

Chi sono i facilitatori sociali?

«I facilitatori sociali sono utenti esperti che sono stati formati nel tempo in campo psichiatrico per supportare il sistema riabilitativo».

Come si è arrivati all’inaugurazione del bar tavola calda ‘Sorsi & Morsi’?

«Questa nuova attività commerciale è in linea con la mission della cooperativa, creare nuovi sistemi per gli utenti psichiatrici».

Quale è la finalità del progetto?

«La finalità del progetto è quella di creare nuovi posti di lavoro per gli utenti psichiatrici».

Quale è l’aspetto più gratificante legato a questo lavoro?

«Offrire una rivincita sociale per molti di loro».

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