Foto di Eugenio Ciccone

Mancano appena 5 giorni all’inizio del Ferrara Buskers Festival 2015, quel momento dell’anno in cui il centro storico si riempie di turisti, passanti, curiosi che affollano vie e piazze cittadine per vedere i musicisti di strada. Un festival cui segue a ruota quello dei Balloons, e poco dopo la tre giorni di Internazionale a chiudere la stagione estiva dove Ferrara è maggiormente sotto i riflettori.

Eppure in questi giorni Ferrara è deserta, silenziosa, svuotata. Chi è in ferie ha raggiunto località di mare o montagna, chi è in città resta rintanato in casa per il caldo torrido o il maltempo ferragostano, in giro si avventurano davvero in pochi eroi, complici anche molti locali chiusi per ferie. Persino il Puedes Summer Night, uno dei pochi luoghi di mondanità cittadina agostana, ha cancellato un paio di serate per il tempo incerto. In giro c’è davvero poco da fare in attesa che, a giorni, la città esploda di nuovo tra il nervosismo generale di chi non riuscirà a trovare parcheggio e l’entusiasmo contagioso dei turisti che scatteranno foto in ogni angolo della città.

Capita solo a Ferragosto, qualche giorno all’anno. Una tregua di socialità. Non fosse per tutte quelle stupide foto delle vacanze degli altri che ci tocca vedere – piedi nella sabbia, i migliori spaghetti allo scoglio, porzioni di costumi e pance pelose, ecc. – è quasi catartico e bellissimo restare a vagare come zombie in una Ferrara vuota.

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