Ritrovo ore 10.15 sulle Mura degli Angeli, anche detta Casa del boia. Un po’ di riscaldamento, una corsetta leggera e poi si può iniziare con la tonificazione: gambe, braccia e via di nuovo con affondi, saltelli, piegamenti e addominali. In tutto 50 minuti di allenamento che si concludono con un buono stretching. Durante l’allenamento vengono utilizzati attrezzi sia specifici e professionali come gli elastici, sia forniti dalla palestra naturale del luogo come muretti e panchine, ma il grosso lo fanno carrozzine e passeggini.

Sì, carrozzine e passeggini con tanto di mini passeggero a bordo, che vengono usati e diventano parte integrante dell’allenamento, perchè quella a cui abbiamo assistito è una lezione di MAMMA FIT, un vero e proprio programma di allenamento per neo mamme che non devono così separarsi dal loro bambino.

A dirigere la lezione e a spiegarci questo mondo c’è Elena Vacchi. Elena nasce come istruttrice di fitness e diventa istruttrice certificata di Mamma Fit, metodo di allenamento riconosciuto a livello nazionale. Dal 2014 è presidente dell’associazione sportiva dilettantistica BenEssereMamma che nasce con lo spirito secondo cui “per essereBene mamma, bisogna perseguire il BenEssere della mamma”. Cosa non trascurabile del curriculum di Elena è l’essere mamma (appunto), per tre volte e benché il fisico non tradisca il segno di neanche mezza delle tre gravidanze, la prova tangibile me la trovo lì, ha i riccioli biondi e si chiama Orlando e accompagna la mamma sul passeggino per tutta la lezione.

Il gruppo è composto da circa dodici mamme con bimbi, alcuni di pochi mesi, i più grandi tra l’anno e l’anno e mezzo. Quando la lezione inizia non posso fare a meno di notare le reazioni dei passanti. Podisti che danno un’ occhiata di sfuggita, un bimbo che cerca di capire cosa si sta perdendo, un cane che si ferma ad annusare, una mamma con carrozzina in solitaria che pensa che prima o poi dovrà fare qualcosa per rimettersi in forma. Poi passa una signora che rallenta più degli altri, le guarda e fa partire un applauso con tanto di incitamento «belle, brave e belle!», e ha ragione, queste mamme, queste donne, con i fisici ammorbiditi dalla maternità non hanno niente da invidiare al più allenato degli atleti che passa di lì.

Ma Mamma fit è qualcosa di più che una tabella di allenamento, è un riappropriarsi del proprio fisico per riappropriarsi della propria mente, della propria identità e individualità di donna, modificata dalla nuova condizione di essere mamma. Durante i nove mesi di gravidanza il segno più evidente del cambiamento è la pancia che si fa sempre più pesante e ingombrante, ma che conferisce a chi la porta un senso di orgogliosa invincibilità. Ogni donna incinta si sente portatrice di una cosa straordinaria, e così effettivamente è. Poi i nove mesi passano, ma non è detto che con il parto anche la pancia passi e ci si trova così con un corpo cambiato che non restituisce più un senso di orgoglio e forza, ma anzi cede il passo all’inadeguatezza e al disagio. Che la maternità sia uno degli avvenimenti più sconvolgenti della vita di una donna si sa, di tutti gli aspetti incredibilmente positivi qualsiasi madre potrebbe parlare; quello che si fa più fatica a raccontare è che nelle settimane che seguono il parto i padri tornano a lavorare, finiscono i pellegrinaggi di amici e parenti e la neo mamma si trova a sperimentare quel rapporto di totale dipendenza che la lega al neonato. Un legame fatto di poppate, cambi, pianti, talmente esclusivo da soffocare una donna. E’ il cosiddetto baby blues, che in alcuni casi può sfociare in una vera e propria depressione post parto.

Foto di Giulia Paratelli

Mamma fit si inserisce in questo panorama come supporto alle neo mamme. E allora tra un piegamento e l’altro fa sentire meno sole sapere che alle tre dell’altra notte, mentre si percorrevano chilometri e chilometri tra la sala e la cucina, cercando di sconfiggere una colichetta, altre cinque mamme erano nella stessa situazione; che quel latte in polvere è migliore dell’altro, che quella crema è miracolosa per le smagliature, e intanto si trova un motivo per non stare da sole in casa, per prepararsi, uscire, fare qulcosa per se stesse senza per il senso di colpa di doversi separare dal proprio bimbo.

Il gruppo di mamme è più di una classe di qualsiasi corso di fitness, è un gruppo di confronto, di ascolto e di sostegno. Mamma fit va ad essere un filo della rete di sostegno su cui ogni mamma dovrebbe poter contare. Lo sa bene Elena, che oltre ad essere istruttrice di Mamma fit è anche istruttrice di Pilates per la gravidanza e consulente alla pari in allattamento.

Quasi sul finire della lezione il piccolo Orlando reclama le attenzioni della mamma, che lo allatta senza smettere di tenere il conto degli addominali. Questa scena mi fa pensare a quanto multitasking possa essere una mamma, termine che non mi sta particolarmente simpatico, ma rende bene l’idea.

Se un atleta che nuota per 4 chilometri, monta in bici per 180 e corre per 42 si guadagna il titolo di Ironman, non vedo perché una donna che fa gli addominali, inforna la cena, allatta suo figlio e prepara la relazione da consegnare al capo, tutto contemporaneamente, non debba meritarsi un titolo altrettanto prestigioso.

Se a qualche neo mamma o futura tale fosse venuta voglia di fare un po’ di movimento, i corsi terminano a giugno, ma riprendono subito dopo la pausa estiva.

4 Commenti

  1. Manuela scrive:

    Da quattro mesi faccio questa esperienza che, oltre a dare tonicità al corpo, dà forza allo spirito grazie alla presenza di un’istruttrice completa a 360° e mamme fantastiche. Complimenti per l’articolo, rende bene l’idea di quello che mamma fit è per noi allieve!

  2. Marica scrive:

    Grazie per aver descritto così bene l’aria che si respira durante il corso. Per noi neo mamme è stata una risorsa infinita, e questo articolo gli rende merito, come alla nostra speciale istruttrice. Spero che la pubblicazione di questo pezzo così ben fatto possa portare altre mamme ad iniziare questo fantastico cammino di consapevolezza del proprio corpo e del ruolo di mamma.

  3. Dal scrive:

    La giornalista descrive molto bene cosa significa per noi mamme questa esperienza! Non è solo un allenamento per il corpo, lo è soprattutto per lo spirito! Lo consiglio a tutte le neo-mamme! Grazie alla speciale insegnate Elena!

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