Lunedì 27 aprile scorso è stato assegnato alla giovane laureata Silvia Calabrese, dell’Università degli Studi di Ferrara, il prestigioso Premio di Laurea che il Comitato Leonardo attribuisce annualmente a neolaureati e studiosi, premiando le tesi più brillanti e meritevoli che raccontino il meglio dell’Italia di oggi nei vari settori. La cerimonia si è svolta al Palazzo del Quirinale ed ha visto la presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Il Comitato Leonardo nasce nel 1993 su iniziativa comune dell’Istituto nazionale per il Commercio Estero, di Confindustria e di un gruppo d’imprenditori con l’obiettivo di promuovere l’Italia come sistema Paese attraverso varie iniziative, volte a metterne in rilievo le doti di imprenditorialità, creatività artistica, raffinatezza e cultura che si riflettono nei suoi prodotti e nel suo stile di vita.

Silvia, che ha conseguito la Laurea Specialistica in Fisica presso l’Ateneo estense, è risultata vincitrice del Premio di Laurea del Comitato Leonardo sulle Energie Rinnovabili, concesso dal G.S.E. (Gestore dei Servizi Energetici). La sua tesi, dal titolo “Sviluppo di un sistema fotovoltaico a concentrazione in configurazione Cassegrain, basato sulla separazione spettrale della radiazione incidente”, è stata svolta sotto la supervisione del Prof. Donato Vincenzi, presso il Laboratorio Sensori e Semiconduttori del Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra dell’Università di Ferrara.

Silvia, di cosa tratta in pratica la tua tesi?

È un progetto che riguarda in particolare lo sviluppo e la caratterizzazione di un concentratore solare dotato di un particolare filtro, in grado di separare la luce che arriva dal sole in due fasci distinti e di convogliarla su due differenti celle solari. È un prototipo innovativo e unico realizzato per studiarne le prestazioni e l’applicabilità su larga scala.

premiazione

Nella foto con Silvia Calabrese il Presidente Mattarella, il presidente Nando Pasquali del G.S.E. e Luisa Todini, Presidente del Comitato Leonardo

Quanti studenti partecipano a questo concorso ogni anno?  

Sono migliaia i laureati che fanno domanda, non so se siano ammesse solo tesi di laurea specialistica o anche di dottorato e laurea triennale…

Vengono segnalati dai professori o si possono iscrivere liberamente?

Io ho fatto tutto da sola, ci si iscrive liberamente, il docente non ha un ruolo attivo. Ho parlato al mio professore solo dopo essere stata certa, documenti alla mano, della vittoria.

Quanti studenti sono stati premiati?

Quest’anno i premi sono stati 9, intitolati a varie fondazioni o aziende, hanno tutti un valore di 3000 euro non vincolati.

Quali applicazioni pratiche avrà in futuro il progetto?

Nel lavoro di tesi è approfondita e sviluppata una delle tecnologie fotovoltaiche che promette i più ampi margini di miglioramento delle efficienze e per cui esiste la possibilità di un abbassamento dei costi; il fotovoltaico a concentrazione (CPV). Tale tecnologia, grazie all’impiego di sistemi ottici economici, permette una sostanziale diminuzione della superficie attiva di materiale semiconduttore utilizzato che comporta una riduzione delle dimensioni complessive del sistema. In genere la ricerca in questo campo prevede l’utilizzo di celle multigiunzione; un approccio alternativo sviluppato nel lavoro di tesi, consiste nella separazione spettrale della radiazione incidente tramite filtri dicroici.

Gli studi proseguiranno oltre la tua tesi con altri studenti?

Uno sviluppo successivo al progetto illustrato nella tesi è già in fase di realizzazione presso il Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra di Ferrara in collaborazione con Trentino Rainbow Energy. Il Modulo Fenice è composto da 5×4 concentratori a separazione spettrale e costituisce un prototipo che sarà integrato architettonicamente a scopo didattico dimostrativo all’interno di un parco pubblico di Trento, ove verrà costruita una piattaforma Wi-Fi autoalimentata e di pubblico accesso.
Al momento dopo di me non ci sono stati studenti che hanno proseguito la ricerca sull’argomento dei concentratori solari, purtroppo. Il grande problema è la mancanza di fondi… e di studenti.

Di cosa ti occupi ora? Proseguirai gli studi nell’ambito del fotovoltaico?

Ho discusso la tesi che aspettavo il mio bambino, adesso ha un anno e nel frattempo sto frequentando il Master in Comunicazione delle Scienze all’Università di Padova. Mi sono lanciata in diversi progetti di divulgazione scientifica come Fisici senza frontiere, Scienza per tutti e altri sono in arrivo. Mi piacerebbe anche poter proseguire la ricerca nell’ambito delle Energie Rinnovabili, mi lascio le strade aperte, in continuo work in progress…

Rimarresti volentieri in Italia o sogni di poter collaborare con qualche prestigioso ateneo all’estero?

Al momento all’estero ci sono sicuramente varie opportunità nel mio settore e per gli studi che ho fatto, ma desidero rimanere in Italia per adesso. Non escludo però che se avessi l’opportunità sarebbe interessante fare brevi esperienze all’estero in futuro, anche se al momento con un bimbo piccolo e una famiglia il mio desiderio è restare qui.

Cosa ti ha detto Mattarella? È timido e riservato come sembra o sei riuscita a scambiare qualche parola con il Presidente?

È una persona molto gentile, ti scruta con quegli occhi benevoli di un azzurro ghiaccio che sembrano spilli ma ha uno sguardo pacato, tranquillo. È in grado di far sentire le persone a proprio agio a tal punto che gli ho stretto la mano tre volte. È comunque riservato come richiesto credo dalla sua carica di Presidente, ma ha anche senso dell’umorismo: mi è stato dato il diploma sbagliato e il Presidente se n’è accorto facendolo notare suscitando le risa generali.
Mi ha fatto tanti complimenti per il riconoscimento ricevuto e si è trattenuto qualche secondo, al momento della premiazione sul palco, con ognuno di noi ragazzi per complimentarsi. Dopo la cerimonia, durata circa un’ora, siamo stati invitati al buffet e il Presidente è rimasto a salutare i ragazzi e gli imprenditori, si è prestato a fare fotografie e saluti, io gli ho presentato il mio compagno Robert, mio fratello Gabriele e il mio relatore che erano con me alla cerimonia (ho potuto portare solo due accompagnatori e il relatore, gli altri fuori completamente dal Quirinale per ragioni di sicurezza). Non si è dilungato molto, era sempre circondato dalle guardie del corpo che però permettevano alle persone di avvicinarsi.

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