Il nome Riccardo Sinigallia può non evocare ricordi precisi, ma se si dice Vento d’estate di Max Gazzé, Capelli o Dica di Niccolò Fabi, La descrizione di un attimo o Due destini dei Tiromancino, allora si risveglia un mondo di ritornelli e melodie. Dietro a tutte e molte altre, c’è la sua sapiente mano come paroliere e compositore. Una carriera dietro le quinte quella di Sinigallia, che lo scorso anno ha però avuto la sua consacrazione pubblica grazie al terzo album Per tutti, che contiene anche la sanremese Prima di andare via. Le due più importanti riviste di critica musicale italiana, Blow Up e Rumore, che ogni anno stilano una severa classifica dei migliori dischi nel mondo, nel 2014 hanno inserito Per tutti rispettivamente al terzo e al quinto posto.

Sinigallia è stato in concerto a Copparo, e, per dovere di cronaca, visto che lo avevamo rilevato anche con Povia a Codigoro, bisogna dire che il teatro era mezzo vuoto. La differenza è che questa volta dispiace, perché lo spessore dell’uomo e dell’artista meritavano decisamente. Quelli che Sinigallia scrive per sé, sono brani meno pop e giocosi di quelli per gli altri. Sono melodie dilatate e malinconiche, che come refoli di vento dolcemente sollevano e portano in una dimensione introspettiva fatta di acustiche raffinate e testi mai banali.

Sinigallia ci ha dedicato una generosa videointervista in esclusiva, dove racconta tanto di sé e del suo lavoro, ma anche un po’ di Ferrara e di cose a noi molto vicine. Abbiamo deciso di riproporvela divisa in due parti.

Nella prima parte dell’intervista gli abbiamo chiesto come ci si sente a scrivere per gli altri, a stare dietro le quinte. Ma anche del suo brano scritto per Federico Aldrovandi e della collaborazione con Francesco Motta con cui sta incidendo il disco proprio qui da noi, nello studio di registrazione di Manuele Fusaroli “Infecta Suoni&Affini” di Corlo.

Nella seconda parte dell’intervista gli abbiamo chiesto dei suoi album, della sua evoluzione artistica, di cosa determina la riuscita di un concerto e di un progetto musicale, e di come sta vivendo questo periodo fortunato della sua carriera.

Durante il concerto, Sinigallia ha spiegato il perché della particolare scenografia fatta di bottiglie luminose e mappamondi che lo accompagnano nel tour Per Tutti. Si tratta del progetto Liter of Light per diffondere un sistema di illuminazione sostenibile basato su pannellini solari che, ricaricando delle batterie al litio, danno energia a dei led. Un’idea semplice e suggestiva, come la resa sul palco di questa installazione.

Foto di Stefania Andreotti

Lascia un commento

Prima di lasciare il tuo commento, ricordati di respirare. Non saranno ospitati negli spazi di discussione termini che non seguano le norme di rispetto e buona educazione. Post con contenuti violenti, scurrili o aggressivi non verranno pubblicati: in fondo, basta un pizzico di buon senso. Grazie.