Sotto la scuola è nascosto un tesoro: la Terramara di Pilastri

Sotto la scuola 
è nascosto
un tesoro:
non è d’argento
e nemmeno d’oro.

E’ fatto di sassi,
di pietre,
di cocci
che, se li pesti,
a volte, ti scocci.

Sono reperti!
Lo dicono gli esperti!
E, come tutte le cose preziose,
ben si nascondono,
ben si confondono.

Si fanno trovare
solo da chi,
con occhi curiosi
e mani leggere
li va a cercare,
li sa ascoltare.

Così,
ti raccontan le storie
di un tempo lontano lontano
di quando noi…
non c’eravamo.

9560365_origQuesta piccola poesia scritta dai bambini della scuola elementare di Pilastri racconta un progetto importante, un progetto nato dalla volontà di un Comune virtuoso, quello di Bondeno, e dalla sensibilità di enti pubblici e privati.

La storia del progetto “Tutela archeologica, memoria e terremoto: il caso della scuola di Pilastri di Bondeno (FE)” prende le mosse da un giorno che gli emiliani faticano a dimenticare, esattamente il 20 maggio 2012. A seguito del terremoto la scuola elementare nella località Pilastri a Bondeno è stata gravemente danneggiata, i bambini avevano bisogno di un nuovo edificio e il sito scelto per costruirlo era a ridosso di un’area d’interesse archeologico segnalata sin dagli anni ’70.

La Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna, lavorando di concerto con il Comune, si è subito adoperata per rendere edificabile la scuola e al contempo preservare e monitorare la zona .

Grazie agli sforzi congiunti delle istituzioni e degli enti locali, sotto l’attenta guida del dottor Valentino Nizzo, nel 2013 sono cominciati i primi scavi ed è stata istituita una convenzione (alla quale prendono parte anche le Università di Ferrara e di Padova) che permetterà di continuare le campagne di scavo fino al 2016.

Il sito di Pilastri è risultato degno d’attenzione in quanto vi sono state rinvenute tracce significative di un abitato risalente alla Media età del Bronzo, 3600-3200 a.c circa.

Gli insediamenti delle comunità che vivevano a ridosso del fiume Eridano (antico nome del Po), durante l’età del Bronzo media e recente sono noti con il nome Terramare. La loro peculiarità, intuibile già nel nome, consisteva nel loro stretto rapporto con l’acqua, si trattava infatti di gruppi di palafitte costruite in zone lacustri e palustri. Le comunità terramaricole si estendevano nella pianura padana a ridosso di fiumi e canali, sfruttati come via d’acqua per il trasporto delle merci; si suppone infatti che la loro attività principale fosse il commercio di materie rare e preziose quali ambra e stagno.

Nel sito di Pilastri, oltre a frammenti di utensili per la filatura, punte di armi e resti di vasellame, è stata rinvenuta dell’ambra. Questa importante scoperta conferma le ipotesi legate all’attività di scambio commerciale di queste antiche comunità, che molto probabilmente acquisivano la materia preziosa nel mar Baltico e la commerciavano nel bacino orientale del Mediterraneo.

Per rendere nota questa importante scoperta, far conoscere l’attività di scavo svoltasi fino ad oggi ed esporre i progetti futuri è stato presentato il 14 novembre 2014 presso il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara il video “Una finestra aperta sugli scavi” diretto da Andrea Samaritani. Il video è stato girato durante l’ultima campagna di scavo conclusasi il 31 ottobre 2014 e prende parte alla collana “Belle storie”, nata nel 2011 per volontà dell’assessore del Comune di Bondeno Francesca Poltronieri.

Courtesy Giulio Pola

Quello che più colpisce guardando le riprese sono il forte impegno e la passione dimostrati del gruppo di lavoro durante le attività di scavo e le contestuali attività didattiche; queste ultime hanno avuto luogo nei locali della polisportiva e hanno coinvolto le scuole del territorio.

Ciò che rende questo progetto davvero speciale è la scelta di fare della campagna di scavo uno spazio aperto, un luogo d’aggregazione e d’incontro dove imparare, crescere, scoprire. Nei due anni d’attività ben undici scuole (per un totale di 488 studenti) hanno visitato l’area, a queste si aggiungono i visitatori infrasettimanali e le visite guidate svolte durante i week-end a cui hanno partecipato pilastresi e persone provenienti da zone limitrofe. Scoprire il proprio passato, specialmente in un momento difficile e di transizione, può e deve essere lo stimolo con cui affrontare il futuro. Il progetto di Pilastri ha reso possibile alla comunità la difficile riconciliazione con la propria terra, una terra ferita e lacerata che può causare distruzione e sofferenza ma sa anche sorprendere e donare. Questi piccoli doni, i reperti archeologici, che stanno lentamente emergendo dalla terra raccontano la storia di un popolazione che ha vissuto e prosperato proprio a Bondeno in un tempo lontano. Grazie alle scoperte fatte sino ad oggi su questi antichi antenati il dottor Nizzo e la sua squadra guardano attivamente verso il futuro, un futuro prossimo che vede nell’EXPO 2015 di Milano il luogo d’eccellenza dove presentare i risultati raggiunti.

Per scoprire tutte le attività e sostenere il progetto Terramare di Pilastri vi invitiamo a consultare il sito web www.terramarepilastri.com, i maggiori socialnetwork e il canale You Tube dedicato al progetto, dove è possibile trovare numerosi filmati.

Il video “Una finestra aperta sugli scavi”, riportato qui sopra, sarà presto inserito nella sezione “Belle storie” del Comune di Bondeno.

Inoltre, fino al 12 gennaio 2015 sarà possibile visitare, presso il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara, la mostra “Archeologia a Pilastri Ieri e Oggi. Con le mani nella terra” allestita sotto la direzione scientifica del Dottor Valentino Nizzo , con il contributo e la collaborazione di Giulio Pola, Stefano Tassi, Giulia Osti, Margherita Pirani e Lara Dal Fiume e Valentina Guerzoni. La mostra, inaugurata il 4 ottobre 2014, è stata recentemente ampliata e ricollocata presso la sala del Tesoro del Museo Archeologico.

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