All’incirca un anno fa lamentavo da queste parti la mia insofferenza verso l’orrido casermone di bancarelle che ogni anno viene riproposto sul Listone nel periodo natalizio: enorme, ingombrante, cupo e triste come un centro commerciale improvvisato, privo di calore e soprattutto capace di annullare la dimensione aperta e volta all’incontro della piazza principale cittadina:

Impariamo da altre città, sfruttiamo gli spazi aperti lasciando che rimangano tali: abbiamo la meglio facoltà di Architettura e tante idee su spazi urbani, recupero di aree dismesse, eccetera. Togliamo quel catafalco, abbiamo un anno di tempo davanti.

Un anno di tempo è un periodo lunghissimo a volerlo sfruttare. Per fortuna al termine del periodo natalizio anche il primo cittadino Tiziano Tagliani sembrava essere d’accordo sulla questione, da molti cittadini rilanciata e discussa sui social network durante le feste. Rivolgendosi al Presidente del Consorzio che ogni anno organizza la Fiera del Regalo scriveva:

Mi deve tuttavia permettere di dissentire sulla “qualità” nel 2014 della struttura fieristica collocata sul listone: mi creda non è un vezzo estetico e personale, ma una sollecitazione che viene, e lei ben lo sa, da numerosi cittadini che chiedono un “mercato del regalo” all’altezza della nostra qualità urbana, sia in termini di impatto estetico che di tipologie merceologiche. Gli esempi di città vicine sono illuminanti e credo che la Soprintendenza ai Beni Monumentali sarà più che lieta di esaminare proposte migliorative dell’attuale, vetusta e non più accettabile soluzione. – ha continuato il Sindaco. Abbiamo un anno intero per immaginare una offerta adeguata alle attese, mi aspetto, come al solito, un concreto spirito collaborativo posto che la riqualificazione e l’ampliamento dell’offerta commerciale del Centro Storico sarà uno degli obiettivi futuri della amministrazione, la quale farà la propria parte.

Forse è la volta buona, abbiamo pensato in tanti. A fare eco a Tagliani anche l’allora Assessore alle attività produttive Deanna Marescotti dalle pagine de La Nuova Ferrara:

Il sindaco ha ragione, va ricercata una migliore qualità facendo uno sforzo comune, nel rispetto dei commercianti che negli ultimi anni hanno investito somme rilevanti per ammodernare la struttura espositiva.

Infine l’articolo, a firma di Fabio Terminali aggiungeva:

Tra l’altro proprio domani è in calendario un incontro tra l’amministrazione comunale e la Soprintendenza ai Beni Monumentali, un appuntamento preliminare per esaminare alternative possibili all’esistente. Probabile che, con la piazza Trento Trieste riqualificata, l’atteggiamento dell’ente preposto alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale si faccia più restrittivo.

Già, la piazza nuova avrebbe sicuro cambiato le cose. L’inaugurazione durante l’estate, la nuova pavimentazione, la valorizzazione tramite giochi di luce affascinanti e migliaia di foto condivise in rete dai cittadini che espressero il loro parere più o meno favorevole sugli interventi realizzati. Con tutta questa attenzione all’estetica della piazza abbiamo perso di vista per un attimo la reale funzionalità di questo luogo, ma si è infine arrivati negli ultimi tempi a parlare di utilizzo di spazi, di fontane, panchine, cestini: il bisogno dei cittadini che vivono la piazza lo si coglie nel momento del reale utilizzo, come quando abbiamo assistito allo scempio dei fittoni bloccatraffico ricoperti di immondizia come fossero cestini privi di contenitore.

Foto di Eugenio Ciccone

Nel frattempo, proprio a seguito di quell’articolo di lamentela, Listone Mag veniva contattato da alcuni commercianti aderenti al Consorzio Fiera del Regalo per provare a proporre idee, per provare a ripensare insieme l’allestimento dell’orrido catafalco marrone. “Sicuramente quella struttura ce la teniamo per parecchi altri anni, con quello che l’abbiamo pagata!” ci venne comunicato come primo paletto. “È stata scelta dalla precedente amministrazione comunale, con il placet della Soprintendenza ai Beni Monumentali, risultando a loro avviso perfettamente consona allo spazio, il costo sarebbe ammortizzabile solo in caso di utilizzo per dieci, quindici anni.” Quindi il Comune che si lamenta dell’allestimento ne è in realtà responsabile e deve in qualche modo farci i conti ancora per diversi anni in futuro. Nel frattempo passano i giorni e le settimane, le idee e i progetti provati a costruire intorno ad una struttura che in qualche maniera doveva rimanere quanto più possibile simile all’attuale si arenano sotto il sole cocente dell’estate in città e i sanpietrini ridisposti sul Listone da un operaio cinese. Dopo le elezioni e la riconferma di Tagliani alla guida della città cambia in parte la giunta, ma dal nuovo Assessore alle attività produttive Roberto Serra non giungono segnali e proposte di rinnovamento particolari: a novembre si inizia a costruire il solito edificio marrone e i commercianti riprendono l’allestimento delle solite bancarelle.

Il presidente del Consorzio Fiera del Regalo, Gianni Orlandini, possiede uno stand di dolciumi e sgranocchia gustosamente un pezzo di cioccolato quando lo avvicino sconsolato mentre finisce di allestire.

Presidente Orlandini, quindi resta tutto com’è anche quest’anno?
Tutto uguale! Anche quest’anno abbiamo la nostra struttura che si conferma come l’unica accettata dalla Soprintendenza, l’unica adatta a questo tipo di commercio nel periodo delle feste.

E gli abbellimenti, i progetti di restyling che in molti cittadini chiedono perché si sono arenati?
Mah… ad un certo punto la discussione si è completamente impantanata tra noi e il Comune, tutto taceva… sembrava che non fosse più un problema e alla fine abbiamo deciso di aumentare solo un po’ la luminosità degli ambienti. Vede? Ci saranno dei globi luminosi che scendono dai corridoi centrali e daranno un po’ di calore al passaggio e alle entrate laterali. Per il resto è la stessa struttura, che ci pare comunque funzionale e apprezzata da molti!

Il Sindaco verrà all’inaugurazione?
Non l’abbiamo nemmeno invitato, non voglio autorità quest’anno, al limite lo invito per un caffè nei prossimi giorni.

Va registrato che diversi commercianti sono effettivamente soddisfatti dell’attuale allestimento, solo qualcuno scuote il capo rassegnato ad un altro anno in un luogo un po’ soffocato e che non è sicuramente all’altezza di una piazza rinnovata come quella di Ferrara. Gli esempi visti in fiere ed allestimenti in tante altre città sono al confronto impietosi, la nostra baraccona risponde a criteri ed esigenze commerciali del decennio scorso, oggi fare di più e con poco sarebbe davvero semplice. Eppure tra uno stand e l’altro c’è chi ammonisce: “Attenzione a non voler cercare sempre di conservare i luoghi della città come erano, per guardarli sotto una campana di vetro! Non abbiamo rifatto la piazza per guardarla e basta, il suo scopo è anche questo: un mercato è importante per la vita cittadina, dobbiamo vivere anche noi. Va bene l’estetica ma poi lasciamo che la città e i suoi spazi siano davvero utili. Ripensare l’allestimento è un conto, ma la Fiera del Regalo va mantenuta in questo luogo ad ogni costo!”.

Un anno dopo insomma, tra ripensamenti, idee, progetti e tante, tante chiacchiere, siamo grossomodo al punto di partenza. Chissà che lamentarsene ogni anno non serva a qualcosa e se i 365 giorni che abbiamo davanti serviranno a muovere il boccino anche solo di pochi centimetri. La Fiera del Regalo inaugura oggi, la festa della sua piazza è ancora rimandata.

5 Commenti

  1. Florio Piva scrive:

    Credo che il “casermone cupo e triste” sia cresciuto con il crescere delle esigenze del pubblico e dei commercianti. Oggi è così, non solo a Ferrara, quindi mettiamoci il cuore in pace; penso che resterà. Un tempo ormai remoto,si faceva festa quando arrivavano le bancarelle dei giocattoli e dello zucchero filato, con i fischietti e gli animaletti rossi sui candidi lenzuoli che ricoprivano il banco. Esse a fianco dei portici del Duomo completavano l’atmosfera natalizia che già si respirava. Oggi invece avvertiamo un certo disagio! Quale abissale differenza !!!! Confesso che sono contento di aver vissuto in quei tempi.

  2. Sara scrive:

    In altre città, come a Vicenza, il mercato di Natale è composto da sono file di casette natalizie in legno, magari un po’ kitsch, ma allegre e poco ingombranti.

  3. franco50 scrive:

    Veramente molto triste!
    Ma … la littorina sul listone com’era?

  4. Florio Piva scrive:

    Con piacere rispondo al Sig. franco50. La littorina era un fabbricato orrendo, color mattone,in muratura leggera, “ancorato”(senza fondazioni) sul Listone, limitatamente alla parte che va da S.Romano verso Via Mazzini.In testata, verso la Torre della Vittoria,c’era un Bar, con tanto di fontanella alla destra della porta. Poiché dal lato Duomo la pavimentazione era in acciottolato molto sconnesso, i negozi più importanti erano dal lato Teatro Nuovo, dove la strada, oltre a essere più larga e dotata di due passatoie centrali in marmo,era più agevole..Esempio: lato Duomo- Deposito acqua e vini SISIFO,Calzolaio,ecc. lato Nuovo- Maglifici della Lombardia(vendita maglieria molto fine) Negozi di scarpe, stoffe, confezioni, biancheria ecc. Spero di aver risposto esaurientemente.Niente malinconie sulla littorina, mi raccomando.

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