Nutrendosi bene l’uomo potrebbe vivere fino a 120 anni in buona salute!

Ti sei mai chiesto se ti stai alimentando bene?

Quante volte ti sei chiesto cosa stavi mangiando o quale fosse la quantità giusta? Ma poi, giusta per cosa? Per alimentare bene il tuo organismo o per non ingrassare?

Dove cercare risposte attendibili?

E’ la domanda che si sono posti i medici e specialisti del Festival dell’Apparato Digerente, festival ferrarese unico nel suo genere.

Nasce dalla consapevolezza che l’informazione scientifica, quella che deriva dalla ricerca scientifica e che può dare quindi risposte attendibili alle nostre domande, non arriva al cittadino. Mancano gli strumenti e i canali di comunicazione adeguati. Il Festival si pone come obiettivo proprio quello di portare la conoscenza medica alla gente comune, di informare e di dare risposte alle tante domande del quotidiano. Perché se è vero che la sedentarietà fisica è micidiale, quella mentale lo è ancora di più.

Quest’anno, ho incontrato, alla libreria Feltrinelli, Giovanni Padricelli (chef e docente dell’Orio Vergani di Ferrara), Domenico Tiso (Responsabile dell’ambulatorio di nutrizione e benessere presso la clinica Villa Maria di Rimini), Sergio Gullini (Specialista Gastroentereologo e Presidente onorario del festival) e Vittorio Alvisi (Professore specialista in Gastroenterologia) che mi hanno aiutato a sfatare alcuni “falsi miti”, alcuni “sentito dire”, dell’alimentazione.

Dal Festival dell’Apparato Digerente “11 sentito dire” sull’alimentazione da sfatare.

Dieta significa “cura per dimagrire”!

Sbagliato. Dieta significa letteralmente “Stile di vita”, ovvero un “apporto alimentare ottimale, dal punto di vista nutrizionale e gustativo, che consente il migliore utilizzo degli alimenti in condizioni fisiologiche o patologiche”. Lo scopo primario della dieta è quindi quello di fornire nutrienti sufficienti a soddisfare le esigenze nutrizionali della persona. 

Mangio molto, poche volte!

Sbagliato. La dieta mediterranea consiglia di mangiare poco e spesso per non lasciare mai lo stomaco vuoto troppo a lungo. L’importante è infatti mangiare con moderazione!

L’etichetta non la leggo perché non la capisco!

“Sembra ma non è”! Quindi impara a leggere l’etichetta: il primo ingrediente che trovi è quello che è contenuto in misura maggiore. Per esempio, l’etichetta di una marmellata deve avere al primo posto la frutta (meglio se al 100%) e non lo zucchero, così come un cioccolato deve contenere al primo posto il cacao (meglio se oltre il 70%) per essere un vero alimento. Le verdure surgelate, per essere nutrienti, devono riportare nell’etichetta o nella confezione: “entro le 6/8 ore dalla raccolta”. Nella lettura delle etichette le nuove tecnologie ci vengono in aiuto. Tra le tante app inutili inventate nell’ultimo decennio, ne esiste una utile per leggere l’etichetta, è l’app su additivi e conservanti.

Al supermercato trovo tutto e risparmio!

Al supermercato è vero, trovi tutto, ma non risparmi. Meglio preferire l’acquisto di prossimità. Negli ultimi decenni la grande distribuzione ha studiato meccanismi e strumenti sempre più avanzati per portare il consumatore a riempire il carrello, sempre più grande, ad acquistare quello che non vorresti acquistare, e ad acquistare più di quanto riusciresti a mangiare. Basti pensare alle tecniche di distribuzione dei prodotti sugli scaffali che inducono il consumatore a provare e/o acquistare un determinato prodotto.

Se è di marca mi fido di più!

Scegliete solo prodotti tracciabili. Prima di mettere qualcosa nel carrello, chiedetevi: “da dove arriva questo prodotto?

Al supermercato compro “sano” perché i prodotti sono controllati!

Al supermercato non compri sempre sano! Un cibo controllato non è detto che sia prodotto con ingredienti sani. Quindi il controllo non è una garanzia di salubrità ma solo di assenza di batteri. L’unico modo per mangiare correttamente è tornare a fare la spesa tutti i giorni dal panettiere, dal fruttivendolo, dal macellaio e rimettersi, come una volta, ai fornelli, cucinando con alimenti freschi. E’ quindi una questione di organizzazione, ma anche di scelta dei prodotti. Quando scegli cosa acquistare devi sapere che alcuni prodotti sono da evitare, per esempio i gamberetti e le patate surgelati (perchè trattati con solfiti), l’insalata imbustata (perchè è lavata con cloro e ha perso tutti i nutrienti); i prodotti che contengano grassi vegetali e/o oli idrogenati come l’olio di palma (e sono veramente tanti!).

Integratori e probiotici per sopperire alle carenze nutrizionali!

Ricordiamoci che non è un cibo, ma l’alimentazione equilibrata che fa la salute. Già molti prodotti alimentari tradizionali, tra cui frutta, verdura, cereali, latte, contengono componenti potenzialmente benefici per la salute. Non vi è quindi alcuna ragione per assumere costantemente i cosiddetti cibi funzionali o Health Clamis.

Gli alimenti funzionali sono quegli “alimenti che dimostrano in maniera soddisfacente di avere effetti positivi su una o più funzioni specifiche dell’organismo, che vadano oltre gli effetti nutrizionali normali, in modo tale che sia rilevante per il miglioramento dello stato di salute e di benessere e/o per la riduzione del rischio di malattia”. Esempi di alimenti funzionali sono i cibi che contengono determinate sostante aggiunte (minerali, vitamine, acidi grassi o fibre) e quelli addizionati con sostanze biologicamente attive, ad esempio integratori, probiotici, prebiotici, con aggiunte di vitamine, di Omega3. E’ necessario sempre verificare che i supposti benefici vengano facilmente ottenuti nell’uso pratico. Inoltre è buona cosa verificare se il componente funzionale, qualora aggiunto ad alte dosi, non si riveli dannoso.

Carne tutti i giorni!

Siamo onnivori e la carne la dobbiamo mangiare. La carne è un alimento molto nutriente ma va mangiato con moderazione, come la maggior parte degli alimenti. Inoltre meglio se bianca.

Mangio prodotti di soia perché sono più leggeri!

Non esiste alcun motivo, se non per chi ha patologie e/o intolleranze legate ai latticini, per mangiare prodotti a base di soia in sostituzione ai prodotti a base di latte. Ormai è diventata una moda! Gli alimenti a base di soia sono meno nutrienti rispetto ai locali (formaggio, latte).

Un olio vale l’altro!

Se pensi che un olio valga un altro sbagli. La prima caratteristica da considerare è la confezione: acquista solo olio in bottiglia scura o lattina. La bottiglia chiara lo fa ossidare. La seconda caratteristica da tenere in considerazione è il prezzo: un buon olio non costa mai meno di 10 €.

La passata è rossa perché è pomodoro spremuto!

La passata di pomodoro è spesso prodotta a partire da pomodori cinesi e con l’aggiunta di coloranti. Falla tu, con pomodori italiani. Non cadere nella trappola delle diete dei “senza”! La miglior dieta è quella dei “con”: la Dieta Mediterranea. Quindi mangia poco e spesso, possibilmente a km0 e quindi rispettando la stagionalità dei cibi, con un apporto diversificato di cereali (recupera tutti gli altri cereali di cui disponiamo oltre al grano), con un corretto apporto di legumi e frutta, carne con discrezione (due volte la settimana e meglio se bianca), pesce azzurro a volontà (anche 5 volte la settimana).

2 Commenti

  1. Riccardo Ravani scrive:

    Complimenti per l’articolo, scritto bene, in un italiano corretto, e dettagliato di informazioni. Proverò a farlo leggere ai miei genitori e poi vediamo se cambia qualcosa. Sono pienamente d’accordo quando affermi: “L’unico modo per mangiare correttamente è tornare a fare la spesa tutti i giorni dal panettiere, dal fruttivendolo, dal macellaio e rimettersi, come una volta, ai fornelli, cucinando con alimenti freschi”. Sono luoghi che sono un patrimonio del nostro Paese, Ferrara in particolare. Mi dispiace dire che anch’io sono compro al supermercato, perché è più comodo per fare una spesa globale. Ma mi ferisce il cuore sapere che servizi come Marchetti in corte vecchia debbano chiudere. Ripeto sono un patrimonio immenso. (Così come lo erano i nostri cinema del centro storico, soppiantati dalle multisale).
    Grazie mille per l’articolo.

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