Un concerto attesissimo e al contempo epocale, quello di ieri sera in Piazza Trento e Trieste: un po’ perché la piazza nuova di zecca attendeva solo un collaudo ufficiale con un bagno di folla che ha avuto rari precedenti negli anni recenti, un po’ per la simpatia e popolarità di Elio, che negli ultimi anni ha visto un numero crescente di fèns (cit. Pinguino Vodafone) avvicinarsi alla sua musica eclettica e genialmente demenziale.

Gli anni di Ferrara Sotto le Stelle ci hanno abituato a folle enormi in Piazza Castello, code chilometriche davanti a Savonarola e in Corso Martiri, ma era davvero da tanti anni che non c’era un concerto di simile portata sul Listone. Un inatteso regalo quello di Altroconsumo Festival, che al suo secondo anno ci vizia omaggiando prima di tutto i tantissimi ferraresi accorsi in Piazza: ieri sera al termine del concerto c’erano code ovunque, locali stracolmi, vie intasate nel centro storico. Sembrava il Buskers Festival ma si vedevano per lo più concittadini in giro, in una movida di giovani e famiglie all’ennesima potenza, gioiosa festa collettiva in un fresco maggio ricco di eventi, dal Palio, alla Mille Miglia fino a questo nuovo prezioso Festival che ha scelto la nostra città come sede.

Elio non ha certo bisogno di troppe presentazioni: chi lo segue da molti anni conosce bene le ritualità dei suoi show, forse ignorate dai presenti curiosi accorsi ieri sera al loro primo ascolto. C’è il Mangoni che balla e si dimena, nella vita stimato e serio architetto, ci sono le vocine buffe di Carmelo, le disgrazie sentimentali di Servi della gleba, la chiusura inno di Tapparella, con il groppo in gola pensando all’amico sassofonista Feiez e tanti altri momenti e siparietti classici, intervallati dai successi recenti come la Canzone Mononota e il Complesso del primo maggio. La bravura si trova nell’esecuzione musicale impeccabile, negli accordi diminuiti, nelle melodie ricercate e mai banali che ripescano note di altri brani famosi in un patchwork che metterebbe a dura prova qualunque musicista. La genialità si trova nei testi, pieni di citazioni, rimandi, incroci e omaggi, a volte velocissimi e sofisticati, coltissimi e al contempo popolari nel linguaggio, da approfondire libretti alla mano per coglierne davvero tutti i passaggi.

Queste che seguono sono le foto di questa serata un po’ speciale, sperando diventi una bella abitudine vedere la piazza così piena ogni anno in un grande ballo collettivo. E forza Panino, naturalmente.

IL CONCERTO

Foto di Claudio Furin

IL SOUND-CHECK DEL POMERIGGIO

Foto di Lucia Ligniti

2 Commenti

  1. Antonio scrive:

    Bello l’articolo, bello il concerto, bello il Listone, bravi tutti.
    Ma io mi vado ad ascoltare l’ultimo disco di Yoyo Mundi.

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