Provoca una strana sensazione trovare nel Palazzo della Racchetta, edificio costruito nel Duecento nel centro medievale di Ferrara, un brulicare di paesi, volti, paesaggi da ogni angolo del pianeta. In un palazzo così antico – simbolo di per sé della staticità, dell’immutabilità, di solide radici – scorgere nei disegni e nelle fotografie allestite un unico lungo viaggio per il mondo, reso attraverso gli occhi e le mani di decine di persone, di veri e propri artisti. È la II° edizione del “Autori Diari di Viaggio Ferrara Festival. Il viaggio tra disegno e fotografia”, organizzato dall’Associazione “Autori Diari di viaggio” con sede in via del Carbone, 18/a, nelle giornate di venerdì, sabato e domenica. Una mostra e una maratona artistica con “disegno dal vero” grazie alle quali gli spazi diventano fluidi, le distanze impercettibili, in un gioco tra quiete e movimento, nel richiamo tra le testimonianze esposte e il girovagare nelle vie e nelle piazze della città, alla ricerca di frammenti di vita e di bellezza da raccontare.

In questo crocevia di colori, scorci e sensazioni, il genio artistico si fonde con il desiderio profondo della ricerca, con la brama di conoscenza, per sua natura infinita, che accomuna disegnatori, illustratori e fotografi provenienti non solo da Ferrara ma da diversi luoghi d’Italia e d’Europa, ad esempio dal Belgio e dalla Spagna. In ossequio alla filosofia del movimento oltre i confini della propria consolidata esistenza, la mostra dona ai visitatori una miriade di suggestioni, ricordi, in un unico grande anelito di scoprire e vivere realtà differenti. E di appuntarle, di immortalare quelle visioni, quegli stralci su taccuini, quaderni, fogli. Di rubare un po’ di ciò che si è scelto di svelare a se stessi, di farlo proprio, e ora anche di diffonderlo, rendendo partecipi quante più persone possibili della propria intima, personale avventura.

La manifestazione – patrocinata dal Comune e dalla Provincia di Ferrara, e con la partecipazione dell’Associazione di Mogliano Veneto “Matite in viaggio”, di Urban Center Ferrara e del Museo Nazionale Archeologico cittadino – ha inaugurato venerdì scorso alle 18.30 al Palazzo della Racchetta in via Vaspergolo, 6/a. Erano presenti Roberto Cariani, pittore e carnettista, Ernesto Sorghi, presidente dell’Associazione “Autori Diari di Viaggio”, Roberta Fusari, Assessore all’Urbanistica del Comune di Ferrara e portavoce di Urban Center, Mario Cesarano del Museo Archeologico nazionale di Ferrara e Marco Gulinelli il quale, accompagnato dalla chitarra di Roberto Formignani, ha letto alcuni brani dal suo libro “La perizia”. Per quanto riguarda la maratona, vi hanno preso parte una classe I° del Liceo Artistico di Torino (circa venticinque studenti), oltre a una delegazione del Dosso Dossi e del Liceo Ariosto di Ferrara, i quali si sommano agli altri partecipanti, per un totale di circa duecentotrenta persone.

Foto di Giacomo Brini

Nell’esposizione, invece, i disegni e le illustrazioni presentati rappresentano un’emozionante cammino intorno al mondo, reso ancor più immaginifico dal talento artistico dei “viandanti”. Grazie alle linee, alle suggestive forme da loro impresse, ci si può spostare da Palermo a Siviglia, da Stoccarda al Nepal, da Venezia alla provincia senese, passando per Udine o per la Provenza.

Altrettanto stimolanti sono gli scorci di vita immortalati dai fotografi, alcuni di essi appartenenti ad associazioni quali Feedback, Foto Club Ferrara, Foto Club Comacchio e il Foto Cine Club Il girasole di Voghiera. Sono spesso sguardi aperti sul quotidiano, sul flusso sempre uguale a se stesso della vita ma, grazie alla fotografia, trasfigurato e reso nella propria potenza d’istante eterno. Anche in questo caso è possibile ritrovarsi a Venezia o in Vietnam, in Birmania o in Spagna, oppure in qualche angolo ignoto di Ferrara. Sembra che le infinite sfaccettature dello stesso animo umano siano raccolte e indagate, non etichettate ma mostrate nel proprio fascino e mistero, passando da una pittrice d’immagini sacre ad alcune prostitute sul ciglio di una strada. All’interno dell’evento vi erano compresi anche numerosi laboratori e attività artistiche e, fino all’8 giugno prossimo, ci sarà la possibilità di votare su Facebook i diversi carnet degli artisti.

Ernesto Sorghi e Roberto Cariani mi raccontano di questi centoquaranta carnettisti e novanta fotografi, di come si sia arrivati a ideare, anche nella nostra città, un Festival così particolare, a come il passaparola, anche nell’era dei social rimanga il medium migliore per propagare gli eventi. Mi spiegano quanto sia personale, intimo un carnet di viaggio, come non nasca per essere mostrato, esibito, ma come solo successivamente, e in rari casi, avvenga tutto ciò. Dai pellegrini diretti in Terra Santa fino all’Ottocento con i suoi grandi viaggi europei di maturazione, l’idea di non perdere l’istante irripetibile di un’esperienza straordinaria in luoghi simbolo del mistero si può dire appartenga profondamente alla storia della nostra civiltà.

Quando, sabato, incombe il dolce crepuscolo, significa che il riposo serale è vicino. I carnettisti possono rientrare al Palazzo della Racchetta dal loro peregrinare in questa città per molti di loro straniera. È l’ora di un bicchiere di vino, di un piatto di cappellacci. Gli zaini, che sembrano anch’essi adagiarsi sempre più alle pareti dopo la faticosa giornata, simboleggiano la quiete soddisfatta e il bisogno di fermarsi. Per ora gli sgabelli pieghevoli sono posti ai lati delle panche e usati semplicemente per consumare convivialmente il lauto pasto.

C’è sempre il domani per ripartire, per riesplorare. Altri carnet, altri piccoli gioielli artistici colmi di pathos da qualche parte del mondo stanno nascendo. Appuntamento all’anno prossimo, dunque, per poterli ammirare con, nello sguardo, un po’ di malinconia, di invidia, di ammirazione. Si potrà così tornare a tratteggiare, con la fantasia, il nostro personale viaggio e pensare a un diario che tenti di contenerlo.

1 Commento

  1. Cristina Coreggioli scrive:

    Semplice,chiaro e vero.Aspettiamo con ansia il 3°-Festival ” Diari di Viaggio “.

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