Il giorno che ho sentito per la prima volta dell’impresa di Fabrizio ho capito che dovevo sapere il perché. Quanta tempra ci vuole per portare avanti un progetto così? Che genere di cecità o di lungimiranza è necessaria? Ma soprattutto poter chiedere: ma come ti è venuto in mente?, con un misto di ammirazione ed incredulità.

Quando lo si incontra si comincia a capire. Fabrizio Pareschi è un grafico pubblicitario sulla trentina, è piuttosto loquace ed è il regista di un musical che andrà in scena per la prima volta l’otto febbraio alla sala Estense, il cui titolo è “Dov’è l’amore?”.

E’ un musical composto da brani di Cher, con la medesima logica di altre opere come Mamma mia! o We will rock you. Pensare di costruire una storia con dei segmenti di narrazione già scritti, ecco, questo mi sembra un’impresa incredibile.

E infatti, come nasce? Quasi si saltano tutti gli stadi della più banale educazione per chiedergli come nasce. Fabrizio, va detto, è un appassionato di musical. Ne ha visti parecchi, ha provato ad avvicinarsi al teatro in maniera assolutamente non sospetta e sembra un vorace divoratore anche di film, commedie e altri racconti visivi. Cher, che si pronuncia Scer e non Cer (che, per l’idea italiana di inglese corrisponde più o meno alla sedia) come i Mon Cheri per capirci, è un apporto di un caro amico di Fabrizio, grande fan della cantante, che lo ha aiutato ad addentrarsi nel mondo della produzione musicale della signora Cherylin Sarkisian.

La nascita di Dov’è l’amore è un insieme di fattori: a Fabrizio resta impresso The winner takes it all, la sequenza finale di Mamma Mia! per capirci, dove Meryl Streep intepreta il pezzo camminando verso la chiesa del paese in una paesaggio marittimo mozzafiato, e lo interpeta davvero nel senso che l’aderenza tra il testo della canzone e il momento narrativo è totale; gli piacciono i musical e da poco ha partecipato ad un golden musical ispirato a Rent; conosce un buon numero di persone che hanno lavorato nel teatro o in settori che sono utili al teatro; ha voglia di divertirsi.

Foto di Giacomo Brini

Così una sera con l’amico appassionato di Cher viene fuori la cosa. All’inizio nasce come gioco tra amici. Poi a Fabrizio prende la mano e inizia a pensarci veramente. Una sera di luglio su Facebook si fa aiutare dall’amico veterano di Cher e lavora sulle canzoni, cercando di capire quali possono funzionare e quali invece no. La produzione musicale di Cher è piuttosto varia, spazia tra generi musicali e ha un buon ventaglio di situazioni descritte nei suoi testi.

Poi, la storia. Fabrizio diventa piuttosto orgoglioso quando arriva la parte della trama, e si rifiuta – giustamente – di andare oltre lo stretto necessario, così da non rovinare la sorpresa a nessuno. In un tempo non ben determinato, potrebbe essere oggi come quindici anni fa – “ma non ci sono i cellulari!”-, si articola la vicenda di Cherry Madford, una ragazza di Savannah, Tennessee, che, ormai stufa del suo matrimonio con il molliccio Jim Silkwood, decide di dare una sterzata alla sua vita mollando tutto per cercare una vita migliore. Dove? A Memphis, dove vive l’adorata zia Flo con il figlio, e quindi cugino, Molly; i due hanno una locanda, peraltro piuttosto viva durante i giorni in cui arriva Cherry perché in città si svolge l’Elvis Week, cioè l’annuale ritrovo dei fan di Presley in occasione dell’anniversario della sua morte. Da lì si snodano diverse vicende – l’avrete intuito, sentimentali – che fanno rivivere il passato della protagonista e l’animano per un due atti di musical.

All’inizio doveva essere solamente uno scherzo tra amici, lo ripete spesso, ma quando arrivano i personaggi e i passaggi narrativi azzeccati allora la cosa cambia.

Passa tutte le fasi dell’aspirante autore: ne faccio un film, poi una sceneggiatura, poi un libro e poi infine arriva il musical vero e proprio. Nel giro di un’estate Dov’è l’amore? è completo e depositato in SIAE.

Tutti abbiamo delle buone idee, anche più di una volta al giorno; alcune sono funzionali ad una situazione in particolare, del genere “come sistemo il lavandino che perde?”, altre magari sono legate ad un racconto o ad un momento espressivo come quella alla base di questo musical. Il discrimine è la realizzazione.

Per questo Fabrizio da settembre 2012 comincia a radunare chi per lui può essere un valido aiuto per mettere in scena Dov’è l’amore? Comincia con Pierluigi Andreotti, sotto la cui regia era stato realizzato “Born to be diffeRENT”, il golden musical di cui prima, perché lo aiuti nell’impresa titanica. Poi Francesca Venturoli, Nicola Mainardi, Simona Lattuga, Daniele Manara e Marianna Parrello, tutti con un passato legato alla musica e al teatro. Poi il lavoro musicale. Poi il progetto ha cominciato a espandersi a macchia d’olio e sono state coinvolte altre realtà, con partecipazione di alunni di corsi di teatro di Ferrara OFF, uno scenografo che fa parte della società Mazalora di Cento, la scuola di danza AlterArte di Ferrara e delle collaborazioni con la scuola di musica F. Musi di Ferrara. Hanno usato un po’ di posti per provare, e si sono trovati con regolarità, perché l’idea era di arrivare a fine 2013 con la prima messa scena: alla fine si sono avvicendati un po’ di rallentamenti, ma l’8 febbraio debutteranno .

Ce l’hanno fatta, e sentire parlare di quando faranno la prova costume a casa di uno, o di come fanno le prove con il nastro adesivo a segnare le misure del palco perché fino al pomeriggio dell’anteprima non potranno entrare in teatro fa quasi tenerezza, o peggio, fa pensare ad una recita parrocchiale, ma la carica che ha Fabrizio, e la cura che ha messo nel cercare soluzioni professionali ad ogni problema fanno venire voglia di arrivarci, a quel’8 febbraio, e capire davvero che le idee migliori sono quelle che si riescono a realizzare.

DOV’È L’AMORE – 8 febbraio 2014 – Sala Estense: per info clic qui.
In replica: 21 marzo 2014 al teatro del Quadrifoglio di Pontelagoscuro (FE).

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