Eccoci all’Epifania, festività cristiana vissuta in diverse parti d’Italia con ritualità splendidamente pagane: roghi di sterpaglie e altissime pire allestite per bruciare letteralmente il passato, fare tabula rasa dell’anno appena trascorso, porsi di fronte al futuro puliti dal fuoco che distrugge e disinfetta. A Ferrara quest’usanza non è molto diffusa ma meriterebbe di essere introdotta: un falò nella notte è sempre un bello spettacolo, la catarsi é assicurata, soprattutto se si accompagna alla serata del buon vin brulè.  Per crescere spesso serve  abbandonare qualcosa lungo la strada, alleggerirsi.
Cosa vorremmo dimenticare del 2013 appena concluso? Cosa invece vorremmo ricordare?
Ognuno può provare a rispondere, a compilare la propria hitlist personale, magari considerando come dimenticare significhi etimologicamente allontanare dalla mente, e ricordare conservare nel cuore. Chiacchierando con amici e amiche in questi giorni ho provato a raccogliere qualche opinione. Ecco una breve sintesi.

TRE COSE DA RICORDARE

Il Festival della rivista Altroconsumo, organizzato a giugno al Chiostro di San Paolo, appuntamento decisamente inedito e stimolante. Nella città che ha visto nascere e prosperare il Festival di Internazionale non era scontato si potessero muovere  energie e risorse per ospitare un’ulteriore rassegna votata a portare in piazza i contenuti e le firme della stampa. Lascia piacevolmente sorpresi constatare come la città non abbia voglia di sedersi sull’alloro conquistato (Internazionale) ma continui a sperimentare, a scommettere sulla qualità della proposta e sulla curiosità dei ferraresi.

I post-it colorati appesi sulle vetrate del cinema Apollo, a ridosso della chiusura. L’affetto dimostrato da tantissimi cittadini nei confronti di una sala che ha rappresentato, per tanti anni, un porto sicuro dove trascorrere le proprie serate.

La manifestazione organizzata a marzo per esprimere solidarietà nei confronti di Patrizia Moretti, madre di Federico Aldrovandi, dopo le tristi vicende relative al presidio del Coisp (insulti e polemiche, tanto per cambiare). A quell’appuntamento hanno partecipato tutti: impiegati, amministratori, studenti fuorisede, casalinghe, medici, operai, imprenditori. É stato un pomeriggio teso, l’aria era elettrica. In corteo sono arrivati in piazza Savonarola anche gruppi di persone notoriamente poco accomodanti, appartenenti a schieramenti e ideologie molto distanti, ma nessuno ha alzato la voce, nessuno si è permesso di profanare il momento. Non capita spesso di vedere la città così unita.

TRE COSE DA DIMENTICARE

Ops, già fatto. Di cosa si stava parlando? Ah, già: felice anno nuovo e tante epifanie per tutti.

2 Commenti

  1. Finetti ada scrive:

    Il 2013 è tutto da dimenticare; 1 i dolori personali 2 il lavoro 3 e forse quello che mi ha lasciata molto delusa è la poca considerazione che i datori di lavoro hanno verso i dipendenti. I ricatti fanno molto male. Aveva ragione mio padre: Tutto quello che la mia generazione ha ottenuto lottando voi la perderete. Peccato aveva ragione.

  2. spazzolino scrive:

    filosofico, bravissima

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