La donna che trascina la sua bicicletta rimane sorpresa davanti alla transenna. «Scusi, sa dirmi cosa stanno organizzando quei signori vestiti di bianco?», chiede con un sorriso incuriosito. Sul tratto di corso Giovecca, all’uscita dal giardino della palazzina Marfisa, è in corso la distribuzione dei cestini con l’occorrente per la cena all’aperto. L’ultima tappa della serata targata ‘Street Dinner’ (https://www.listonemag.it/2013/08/02/metti-una-sera-a-cena-in-strada/), infatti, prevede di lasciarsi dietro il vecchio ospedale Sant’Anna, attraversare l’arco della Prospettiva e convergere in piazzale Medaglie d’oro, ai piedi della scalinata. Appena il tempo di disporre le diverse file di sedie e tavolini, ritirati poco prima, e il banchetto notturno può avere finalmente inizio. L’ultimo atto dell’iniziativa, lanciata a Ferrara nel 2010 dall’imprenditore Zeno Govoni, reca come orario le 21.30 e si protrae fino a mezzanotte.

La giornata di sabato scorso, però, incomincia circa un paio d’ore prima. Con un pomeriggio brulicante di gente che calpesta il selciato sul quale si affaccia la cattedrale e con i capannelli di persone in abito bianco che spuntano dalle traverse. C’è la signora con in mano una mappa con le vie di Ferrara, c’è il ragazzo che controlla il display del suo telefonino in attesa del primo messaggio, c’è Agata, una ragazza che proviene dalla città polacca di Poznan e partecipa all’evento per raccontarlo in un blog. L’evento ‘Street Dinner’ ogni anno raccoglie trecento persone, calamitando l’interesse di turisti e cittadini.

«Abbiamo conosciuto la ‘Street Dinner’ nel 2012 – raccontano Claudia e Massimo, che vivono a Ferrara – lo scorso anno e abbiamo deciso di ripetere l’esperienza. Non esiste un vero e proprio luogo di ritrovo, ma si viene qui, nel pomeriggio, al centro storico, spesso in piazza Duomo, aspettando l’arrivo del primo sms che ci indichi dove andare per l’aperitivo». D’altronde l’abbigliamento per l’occasione permette ai partecipanti di conoscersi e scambiare qualche chiacchiera prima che tutto abbia ufficialmente inizio.

Foto di Andrea Bighi

Zaira e Luca, di Salsomaggiore, sono fra i veterani della manifestazione. «Abbiamo letto quattro anni fa su Venerdì di Repubblica di quest’evento – spiega Luca – e siamo presenti dalla prima edizione. Un’opportunità di conoscere persone in un modo casuale, oltre a divertirci e a visitare la città». Il messaggio, nel frattempo, arriva puntuale poco dopo le 19 e recita: «Iniziamo! Per l’aperitivo dovete attraversare uno storico giardino sportivo, dove Bassani e Antonioni sono stati campioni! Trovate il Tennis Marfisa in via Saffi». La carovana si mette in marcia con un occhio alla mappa. «La cura dei dettagli – continua Zaira lungo il tragitto a piedi – rende questa iniziativa ogni anno sempre originale. Mi piace il fatto che la disposizione dei tavoli per la cena sia affidata al caso. In questo modo abbiamo la possibilità di conoscere ogni volta persone nuove con cui poi rimanere in contatto. Una dinamica diversa, magari, da strumenti come per esempio Facebook. Dove spesso il social network è visto più come un fine che come un mezzo di incontro reale fra le persone».

All’aperitivo è presente anche una coppia proveniente da Macerata. «Siamo appassionati di enogastronomia – sottolineano Lilly e Luigi – e fino a ieri non avevamo ancora scelto la nostra destinazione. A Ferrara non eravamo mai stati e ci ha attratto subito l’idea di questo percorso alla cieca a caccia di una cena all’aperto».

Il buio, piano piano, cresce d’intensità e il sopraggiungere del prossimo messaggio accompagna i futuri commensali al ritiro di posate e portate. L’ultimo tassello è riservato al recupero di tavoli e sedie. Dai gradini in cima a piazzale Medaglie d’oro osserviamo il puzzle corale comporsi gradualmente. Sullo schermo proiettano video di brani come ‘Superstition’ di Stevie Wonder o ‘Nell’aria’ di Marcella Bella. E nell’aria della sera l’euforia si libera contagiosa.

Guarda il bellissimo video in time-lapse di un momento della serata, realizzato da Andrea Bighi:

Street Dinner 2013 from Listone Mag on Vimeo.

4 Commenti

  1. Giulia scrive:

    Un articolo davvero bellissimo. Street Dinner deve essere vissuta proprio in questo modo: stare insieme in una città magnifica qual’è Ferrara … e tutto il resto è una sorpresa!

  2. Zeno Govoni scrive:

    Che meraviglia!!! mi avete fatto commuovere. Avete interpretato perfettamente lo spirito con cui è nato Street Dinner. Il nostro intento è proprio quello di far socializzare facendo leva su strumenti che poco hanno a che fare con l’incontro fisico tra due persone, con l’incrociarsi di sguardi, con lo scambio di un “..ciao come ti chiami?”. E questi incontri li abbiamo pensati proprio in mezzo ad un palcoscenico unico come quello di Ferrara, piena di angoli meravigliosi, di sagrati, di piazze e di palazzi storici ma anche proprietaria di una cultura enogastronomica semplice e genuina ma molto apprezzata. Street Dinner è VITA, è VOGLIA DI CONOSCERSI, di IMPOSSESSARSI per una sola notte di un luogo magico di proprietà della collettività ma che per quella sera è solo della tribù di Street Dinner. Grazie a tutti i partecipanti che hanno fatto vivere nuovamente un sogno a tutto lo staff di Street Dinner. E grazie a Listone magazine per questo bellissimo racconto.

  3. Agata scrive:

    Ma davvero spettacolare questo Street Dinner! Non immaginavo di essere cosi bello. Secondo me, questo e’ esattamente un’offerta ottima per i turisti di oggi. Bravi!

  4. Andrea scrive:

    Voglio partecipare anche io il prosismo anno! Bravi bravi

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